Sogno un paese in cui…

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Sogno un paese in cui…

Sogno un paese in cui, all’entrata, si possa trovare un cartello con scritto:
“Qui c’è un sindaco “intelligente”, amministratori ”competenti”, tanta gente “saggia” che ama il bene comune al di là dei propri interessi. Nessuno si sente forestiero. Ogni forestiero è accolto come fosse di casa. Si respira aria leggerissima, in una bellezza “naturale” che contagia ogni essere umano. Entrate buoni e uscirete migliori, ancor più intelligenti, competenti e saggi, più umani e più divini”.
Non avete l’impressione che questi nostri piccoli paesi brianzoli, incastonati in una tale bellezza “naturale” da far invidia al mondo intero, non vivono però di Bellezza, ma di egoismo che abbruttisce già i nostri ragazzi, che crescono sfacciati e maleducati, come selvaggi in balìa di istinti sfrenati?
Questi giovanissimi vivono in un ambiente da favola, ma non se rendono conto, come ciechi e ottusi. Vogliono godersi la vita, consumando il loro cervello.
E poi ci lamentiamo di una società balorda, alla mercé del più bieco populismo e di una Chiesa che pensa solo di evitare di naufragare nel vortice del suo vuoto d’essere.
Questi ragazzi di oggi, figli del nulla che crescono nel nulla!
Non conoscono la Gioia di godersi già l’Eterno presente. Spremono un presente già vuoto d’essere.
Che paradosso! Avere ottanta e più anni e sentirmi ancora giovane, tra giovani già decrepiti più di ottantenni in fase terminale.
Mi alzo ogni mattina (di solito verso le 4.00) e mi dico: “Ho voglia di vivere!”. E poi constato una società che muore ogni giorno.
Si nasce già carnali, si vive carnali e si muore carnali!
Almeno ci fosse uno spirito libero con la passione di rompere il cerchio maledetto!
Ne basterebbe uno! Forse no. Forse neppure cento giusti.
La gente è così rincoglionita che neppure lo Spirito santo sarebbe in grado di farla rinsavire.
Quando si è arrivati a dar credito a Giorgia Meloni, che dice di essere pronta a governare l’Italia, allora mi chiedo se sia ancora lecito credere in un miracolo che tolga l’imbecillità di un mondo politico alla deriva e di un popolo demente.
Da anni siamo nelle mani di farabutti e di nullità, e il cerchio non si apre, per colpa di un popolo rincoglionito da una sete di nullità, oramai incapace di reagire e di rialzarsi in piedi.
I giusti sono banditi dalla stessa Chiesa, la quale dà credito a preti pazzerelli che predicano un dio imbecille.
Invidio il Medioevo migliore, illuminato dalla Mistica più divina!
Oggi non vedo che un popolo immerso in una totale confusione mentale, che sta creando un malessere generale.
La tentazione l’avrei di prendere un’arma micidiale e di sparare all’impazzata, ma poi mi chiedo a che cosa servirebbe.
Via un bastardo, è già pronto un altro ancor più bastardo. Sembra che i bastardi abbiano figli dappertutto. Qualche puttana, forse più di una, la trovano sempre per accoppiarsi carnalmente, producendo una catena di generazioni malefiche.
Ho l’impressione che la terra sia talmente contaminata dal marciume umano da produrre solo veleno.
Quando penso che è si ancora nelle mani di barbari come Salvini e di imbecilli come la Meloni, mi sento così impotente da chiedere a Dio perché anticipi la fine del mondo. Non è rimasto nemmeno un virgulto di speranza. 
22 maggio 2021
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

Lascia un Commento

CAPTCHA
*