Per chiarire meglio il mio pensiero…

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Per chiarire meglio il mio pensiero…

Anzitutto, non vorrei mai essere o anche solo apparire un nostalgico del passato storico: mi rifaccio, questo sì, alla tradizione di un Pensiero forte, l’unico che non muore mai: quello degli antichi sempre presenti filosofi greci.
Rifarci al passato passato è la più grossa imbecillità; anzi, una chiusura mentale, che tiene aperta una o più finestre sul passato oramai morto.
Cerco perciò di vivere il presente, quello che veramente conta: l’Eterno presente.
Smettiamola perciò con le dietrologie: occorre avere i piedi per terra sul presente, e il presente esige lucidità e richiede realismo.
Anche a me farebbe comodo essere un eterno utopista, ma con l’esperienza, frutto di anni e anni, ho capito che occorre non staccarci troppo dalla realtà quotidiana.
Dunque, essere lucidi di mente e realisti, e non sognatori, chiusi in un mondo diciamo fantascientifico o talmente fuori dalla realtà da procurare guai alla stessa realtà.
È il difetto dei puri idealisti, dei pacifisti fuori di testa, degli ambientalisti che vivono tra le nuvole, o di quelle categorie sindacali che puntano all’estremo dei diritti, castrati di doveri, ingannando il mondo degli operai coglioni.
E un eccesso di diritti condurrà a forme di borghesismo individualista, fenomeno già in atto che sta distruggendo quei Valori conquistati prima con il sangue.
Vorrei ribadire una cosa, e cioè che ultimamente ho sostituito il mio idealismo precedente (anche se non vorrei dimenticare che per carattere sono sempre stato un indefesso battagliero, molto realista tanto da beccarmi querele su querele!) con una scoperta sensazionale, quella della Mistica medievale, la quale paradossalmente mi sta facendo capire anche “come” lottare in un modo efficace, l’unico modo, tanto da dare quel vero contenuto e valore alla stessa lotta e resistenza al male.
Resistere è sempre stato la mia forza morale, ma oggi la resistenza ha la sua sorgente non in un mondo di istinti bestiali o carnali, ma nel fondo della propria anima.
Altro che dire, come oggi sento dire da parecchi imbecilli sempre più imbecilli, che l’Ucraina dovrebbe cedere, consegnandosi ai russi, per evitare altro spargimento di sangue: il motivo è un altro, ogni cedimento avrà effetti ancor più deleteri.
La resistenza dell’Ucraina è qualcosa che ogni giorno mi commuove, mi dà speranza di vivere come essere umano, la cui forza sta nell’opporsi al male, e non nel cedere al male.
L’Ucraina è un esempio di vitalità, di coraggio, di quel bene per un popolo che ha ogni sacrosanto diritto di proteggere anche con le armi la propria libertà e la propria democrazia.
Cedere significherebbe dar via libera ai criminali di fare ciò che vogliono.
Dunque, resistere, resistere, resistere fino all’ultimo.
Con qualche anno in meno, sarei andato in Ucraina a combattere, in qualsiasi caso non andrei tutte le sere in tv a fare il pirla saputello, il cretinetti da quattro soldi, l’imbecille patentato, l’opinionista del cazzo pagato profumatamente: più puzzano, più la tv di stato li paga con i nostri soldi.
E che dire dei telecronisti o telecroniste ignoranti come buoi (pardon, i buoi non sono ignoranti!), dei seminatori di false notizie, dei no vax convertiti in putiniani, gente da far sparire, di una massa di coglioni che tutti i minuti sparano sulla propria pagina facebook commenti idioti, sindaci pagati per fare il sindaco che invece perdono tempo sui social a commentare cazzate, sindaci da denunciare.
Già la guerra è un vespaio di violenze, di inganni, di false notizie, se poi ci si mettono i mass media a seminare odio, zizzania, allora potete immaginare lo stato d’animo degli onesti.
Ma dove sono oggi gli onesti?
26/03/2022
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

2 Commenti

  1. Alessandro Veneziani ha detto:

    Non so dove siano gli onesti, ma penso di sapere cosa NON fanno: sicuramente non leggono i suoi editoriali.

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