da bologna.repubblica.it
26 Febbraio 2024
Morto Don Giovanni Nicolini,
il prete degli ultimi.
Prodi: “Figlio spirituale di Don Dossetti”
di Eleonora Capelli
Scomparso il sacerdote, nato a Mantova nel 1940, fu direttore della Caritas e parroco a Sant’Antonio da Padova, alla Dozza. Mercoledì 28 i funerali con il vescovo Zuppi
Bibbia e il giornale, il Concilio e la Costituzione”. Se si dovesse riassumere in poche parole l’esperienza del sacerdote che ha segnato in modo indelebile la vita di Bologna, non solo quella dei fedeli, bisognerebbe scegliere proprio questo “leitmotiv”, che ha caratterizzato il cattolicesimo di Dossetti e Ruffilli. Il funerale di don Giovanni Nicolini sarà mercoledì 28 febbraio alle 15.30 nella cattedrale di San Pietro di Bologna. Le esequie saranno presiedute dal cardinale, Matteo Zuppi.
Il dolore di Romano Prodi
“Esprimo profondo dolore per la scomparsa di Don Giovanni Nicolini di cui sono stato amico fin dai tempi degli studi a Milano. Figlio spirituale di Don Giuseppe Dossetti, Don Giovanni è stato un sacerdote al servizio dei più poveri e degli emarginati”. Lo dice Romano Prodi.
“La sua costante sollecitudine nei confronti dei più fragili – prosegue – lo ha condotto e guidato sempre, senza incertezze, sul sentiero della Carità: come direttore della Caritas diocesana che ha fortemente voluto in un rapporto con la città di Bologna, come vicario della parrocchia dell’Ospedale Sant’Orsola quando si è dedicato ai malati condividendone la condizione di sofferenza umana e, nella parrocchia di Sant’Antonio da Padova, dove all’impegno pastorale ha saputo unire la sua completa disponibilità e presenza per i detenuti del vicino carcere della Dozza. Un apostolo delle carceri, con lo sguardo rivolto al mondo: la sua vocazione per i più deboli non gli ha impedito di esprimere la passione per la politica concepita non come contesa, ma come esperienza di condivisione.
Ci mancherà – aggiunge Prodi – la sua passione, la sua intelligenza, la sua profonda umanità e quella sua straordinaria capacità di aggregare, come fu per la comunità sorta attorno alla parrocchia di Sammartini di Crevalcore. Il mio pensiero più affettuoso va ai suoi familiari, alla comunità di Sammartini e ai tanti a cui lui si è dedicato e che gli hanno voluto bene”.
Nato a Mantova nel 1940 da una ricca famiglia borghese, Don Nicolini arrivò nella Bologna di Dossetti e Lercaro nel 1967, dopo la laurea in Filosofia alla Cattolica e dopo aver studiato Teologia all’università Gregoriana. Ordinato presbitero nel 1972, dopo essere stato cappellano a San Giovanni in Persiceto, nel 1977 ha assunto le parrocchie di Sammartini, Ronchi e Caselle. A Sammartini si è creata anche una comunità di famiglie che scelse di vivere secondo gli stessi valori del religioso stimatissimo.
Elly Schlein: una missione sociale
Elly Schlein ricorda il prete degli ultimi. “È stata – afferma la segretaria Pd – una vita dedicata completamente agli ultimi, quella di don Giovanni Nicolini, una vita di missione religiosa e sociale. È un dolore per tutte e tutti noi, la sua scomparsa”. Don Nicolini, sono ancora le parole della leader democratica, “è stato tra i primi collaboratori di don Giuseppe Dossetti e la sua è stata una presenza forte e costante accanto a chiunque si trovasse in difficoltà. Mancherà la sua guida e mancherà tanto il suo esempio”.
Lepore: l’impegno per la Caritas
La sua scomparsa, è il cordoglio del sindaco di Bologna Matteo Lepore, “ci addolora molto, chi di noi ha avuto la fortuna di conoscerlo nei vari luoghi del suo impegno negli anni, alla Caritas, al carcere della Dozza o tra le corsie del Sant’Orsola, ha imparato a volergli bene per quel modo di spendere la propria vita al servizio degli altri, degli ultimi e degli emarginati”.
Il cordoglio delle Acli
Don Nicolini è stato assistente diocesano dell’Azione Cattolica, è diventato vicario episcopale per la Carità e direttore della Caritas, parroco di Sant’Antonio da Padova alla Dozza. Il primo messaggio di cordoglio è arrivato da Filippo Diaco della Acli, che ha voluto ricordare “una figura importantissima della Chiesa di Bologna, assistente spirituale della Acli nazionali, precursore di quella Chiesa in Uscita poi promossa dal magistero di Papa Francesco”.
Le parole di Bonaccini
Al cordoglio per la morte del sacerdote si unisce anche la voce del presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “È stato uomo di profonda conoscenza e cultura, dal cuore immenso e dalla mente grande e pura. Un uomo che ha vissuto fino in fondo parole ed esperienze quali accoglienza, perdono, fraternità”. In particolare “ha dimostrato la sua vicinanza agli ultimi, a cui non ha esitato aprire le porte: migranti, carcerati, senza fissa dimora, vittime della tratta”. Il ricordo del dem De Maria
Con don Giovanni Nicolini se ne va “un riferimento di fede ma anche di impegno sociale e civile di grandissimo valore”. Così il deputato Pd Andrea De Maria rende omaggio al sacerdote, scomparso. “È Con grandissimo dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di don Nicolini- scrive de Maria- una personalità di altissimo profilo. Un riferimento di fede ma anche di impegno sociale e civile di grandissimo valore. Con lui sono stati negli anni tanti i momenti di scambio e condivisione, che ho sempre considerato molto preziosi».
Legacoop
Anche Legacoop Bologna si dice “profondamente addolorata per la scomparsa di Don Nicolini, una figura di riferimento per tutti quelli che hanno a cuore il riscatto delle persone deboli e svantaggiate. La cooperazione ha incrociato spesso il suo percorso di impegno per la costruzione di una città a misura di persone, capace di inclusione e di non lasciare indietro nessuno. Terreni comuni, come la concezione della lotta alla disuguaglianza come elemento essenziale della democrazia, la creazione di percorsi di riscatto e l’impegno per la pace”.
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