“… gli attacchi di Hamas contro Israele non nascono dal nulla…”

L’EDITORIALE
di don Giorgio

“… gli attacchi di Hamas contro Israele

non nascono dal nulla…”

Riporto da un Quotidiano queste notizie.
Nazioni Unite (New York), 24 ott. (askanews) – Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha cancellato l’incontro programmato con il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, a margine della riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul conflitto tra Israele e Hamas.
Una decisione arrivata dopo le parole di Guterres nel suo discorso all’Onu.
“È anche importante riconoscere – ha detto tra le altre cose il Segretario generale dell’Onu – che gli attacchi di Hamas contro Israele non nascono dal nulla, considerando che i palestinesi sono sottoposti a 56 anni di occupazione soffocante. I palestinesi hanno visto la loro terra costantemente divorata dagli insediamenti, tormentata dalla violenza, la loro economia soffocata, la loro gente sfollata e le loro case demolite; le loro speranze di una soluzione politica alla loro situazione sono svanite”.
Guterres si è detto inoltre “profondamente preoccupato per le chiare violazioni del diritto umanitario internazionale a Gaza”, tornando a chiedere “un cessate il fuoco immediato”.
Dichiarazioni che non sono piaciute affatto a Israele. Dura la reazione del ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen: “Signor segretario generale, in quale monde vive? Sicuramente non è il nostro mondo”.
L’ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, è arrivato a chiedere le dimissioni di Guterres: “Non c’è alcuna giustificazione o senso nel parlare con chi mostra comprensione per gli atti più terribili commessi contro i cittadini di Israele, tanto meno da un’organizzazione terroristica dichiarata” ha detto.
Le parole del Segretario generale dell’Onu mi hanno colpito, facendomi riflettere allargando il discorso, oltre la guerra tra Hamas e Israele, una guerra che da una parte e dall’altra sta coinvolgendo in particolare i civili innocenti.
Dire oggi che si è dalla parte delle vittime soprattutto palestinesi si è accusati di antisemitismo, e via dicendo. Dire poi che in questo caso il terrorismo, ovvero Hamas, non proviene dal nulla, ovvero affonda la sua violenza in qualche buona ragione, allora si scatena una violenta reazione da parte di Israele e dei suoi fanatici sostenitori.
Il Segretario dell’Onu ha ragione, e ha tutto il mio appoggio per il coraggio di averlo detto in questi momenti così confusi, in cui sembra che l’Occidente democratico non faccia altro che condannare semplicemente Hamas, senza voler riconoscere che la situazione tra Israele e i Palestinesi, perché è di questo che bisognerebbe parlare, è complessa e richiede chiarezza dicendo come storicamente stanno le cose, per trovare una via di soluzione, che non sta dunque nel condannare Hamas, e basta.
E allora, allargando il discorso, vorrei dire che ogni male ha una qualche ragione, soprattutto se di mezzo c’è una violazione di diritti sacrosanti oppressi da uno Stato che si dice democratico.
Se i genitori non fanno che reprimere i diritti di un loro figlio, che cosa vi aspettate? Che il figlio se ne stia zitto zitto, subendo ogni sopruso dei suoi genitori? Arriverà il momento che si ribellerà, e anche violentemente, facendo gesti inconsulti o sbattendo la porta di casa per andare altrove.
Che cos’è il male, che noi tanto condanniamo a parole, però? Anche sant’Agostino diceva che il male in sé non esiste, in quanto è la mancanza di bene, ovvero il male è un bene non realizzato, non ancora perfetto.
Basterebbe che noi ci impegnassimo a realizzare man mano il bene, e il male man mano scomparirebbe. Un bene mancante o mancato procura come conseguenze reazioni negative e anche violente. Nel caso del palestinesi, i loro diritti da anni e anni conculcati dallo Stato d’Israele hanno creato le premesse per il terrorismo che, vedetelo come volete, è anche una forma estrema di diritti conculcati.
E voi credete che un popolo represso nei suoi diritti, tanto più se è composto in gran parte di bambini, si rivolga solo ai santi del cielo o alle anime pie in perenne orazione o al papa che sa parlare bene sul tema della pace, ma oltre non può andare?
Un popolo inerme che viene represso, e viene represso proprio perché è inerme (e questa è la vigliaccheria dei prepotenti) genera direi naturalmente qualche organismo che fa della violenza la sua arma, anche perché oltre la violenza non ha altre vie per farsi valere.
Sì, “gli attacchi di Hamas non nascono dal nulla”, così il male in genere non nasce dal nulla: c’è sempre una causa, che non giustifica la violenza, ma in certi casi ricorre a ogni mezzo per farsi valere. Più la repressione è violenta, più è violenta la reazione.
E infine, perché giudicare la violenza solo dal suo aspetto fisico? Ci sono violenze morali che sono ben peggiori di violenze fisiche. Togliere la libertà o l’autonomia di un popolo che cos’è? Roba da poco in confronto alla violenza fisica dei terroristi? E perché chiamare terroristi solo quelli che usano la violenza fisica?
28 ottobre 2023
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