Parigi val bene una Messa!

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Parigi val bene una Messa!

Sarà stato anche un grosso sbaglio coprire le statue nude dei Musei Capitolini in occasione della visita a Roma del Presidente iraniano Hassan Rohani. Ma, per amor di tutti i Numi, finiamola con questa polemica all’italiana. Il più grosso sbaglio è che, avendo coperte le statue, si è data l’occasione ai media italiani di romperci le palle e a Vittorio Sgarbi di esternare tutta la propria boria artistica.
Siamo almeno coerenti! In altre occasioni era già successo più o meno la stessa cosa, e nessuno ne aveva parlato così tanto. Forse nemmeno Sgarbi. Forse perché, quando c’è di mezzo papa Francesco, allora tutto va bene, sempre con il beneplacito di quel felicemente devoto ateo, di nome Eugenio Scalfari (quanto mi sta sulle palle!).
Ma l’associazione radicale Adelaide Aglietta così attacca: «Nel giugno dello scorso anno (non del secolo scorso), solo sette mesi fa, “per rispetto” vennero coperti i manifesti della mostra di Tamara de Lempicka per la visita del Papa nella laica (si fa per dire) Torino. Allora nessuno si scandalizzò. Solo noi manifestammo il nostro dissenso. Si tratta evidentemente di una laicità a corrente alternata, ma la laicità è … o non è». Sulla vicenda interviene anche il segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Raffaele Carcano: «Oggi tutti gridano allo scandalo, ma per la censura torinese per la visita del Papa allora nessuno si unì a noi: come mai? Possibile che in questo Paese ci si indigni solo a sprazzi per la censura in nome della religione?».
Veramente allucinante il commento del Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni: «La faccenda delle statue coperte ai Musei Capitolini? Una vera figura di merda internazionale». Forse Maroni si dimentica delle figuracce di cacca, che ha fatto Lega nel campo mondiale.
Che dire? Dico semplicemente una cosa. Che abbiano coperto le statue, a me proprio non interessa un fico secco, casomai interessa che la venuta in Italia del Presidente iraniano abbia portato al nostro Paese benefici di carattere economico.
Non credo che Rohani sia venuto in Italia per visitare i Musei italiani o per far visita al Papa! Sarei tentato di aprire una parentesi sulle visite dei Capi di Stato in Vaticano, perché altrimenti lascerei in mutande sia il Papa che i Capi di Stato! Quanta ipocrisia! Vengono dal Papa, e poi tornano a casa a fare la guerra.
E non credo proprio che ai lavoratori italiani disoccupati importi gran che delle statue dei Musei Capitolini: importa casomai che Hassan Rohani abbia portato possibilità di lavoro o altro.
Sono realista, e ragiono con i piedi per terra; e sono idealista, ma senza per questo fregarmene della realtà esistenziale della gente comune.
Anch’io sono d’accordo sulla importanza della cultura, ma non a tal punto da ritenere la fine del mondo se una statua nuda venisse coperta con un lenzuolo o con un cartone. Casomai, dovremmo dire agli italiani di amare di più il patrimonio artistico del loro Paese, e non invece pensare solo alla propria pancia, ma, nello stesso tempo, non possiamo dimenticare che esiste anche il problema del lavoro e della casa, e che “Parigi val bene una Messa”, ovvero che l’esistenza val bene una statua da coprire secondo l’occorrenza.
30 gennaio 2016
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

4 Commenti

  1. Giuseppe ha detto:

    Se non ci nutrissimo del festival di Sanremo, della televisione dei cosiddetti programmi nazionalpopolari e altre baggianate come la polemica sulla “vestizione” di statue nude, cosa resterebbe da dare in pasto ai famelici opinionisti di mestiere e alla massa di utenti creduloni e rincoglioniti disposti a commentare anche l’ultimo pettegolezzo e l’ultima polemica?

  2. zorro ha detto:

    Niente di nuovo gia’ 25 anni fa quando lavoravo presso una azienda italiana che aveva commesse importanti in Iran quando semplici manager venivano a visitarci dovevamo coprire le donne semi nude sui calendari e levare di torno i documenti di commesse dell Iraq.I soldi non puzzano.Se l’italia non avesse bisogno allora si potrebbe fare una politica estera piu’ dignitosa ,ma dato che abbiamo bisogno di tanti perche’ siamo un paese senza risorse naturali dobbiamo fare la putta… di tutti districandoci nel miglior dei modi possibili.

    • Don Giorgio ha detto:

      Che dobbiamo fare: andare sulla luna? Non è questione di fare la puttana, siamo semplicemente realisti. I sogni solitamente sono di coloro che non hanno problemi esistenziali, e possono sognare perché hanno di che campare.

  3. Paolo ha detto:

    Ha ragione da vendere don Giorgio. Il problema però è che come sempre siamo riusciti a fare le cose all’italiana. Un po’ come con la rissa sui Rolex nella missione italiana in Arabia Saudita o come quando, nel nostro piccolo, sopprimono il treno a porta Garibaldi ma sul binario di fianco c’è già il treno che dovrebbe partire un’ora dopo. Spero solo che con Rohuani non si siano decise commesse militari e che i nostri politici abbiano parlato anche di diritti umani, visto che in Iran, tanto per fare un esempio, l’omosessualità viene punita con la pena di morte.

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