Angelo Scola e Papa Francesco credono nella più grossa balla della Chiesa

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Quest’anno, probabilmente, avrei taciuto, ma un articolo apparso sul sito della Diocesi milanese, «Il “Perdono d’Assisi” prepara al pellegrinaggio di ottobre», mi ha spinto a riprendere l’argomento delle indulgenze. Non voglio aggiungere altro di quanto ho già scritto sulle indulgenze, sul mio sito e su Merateonline.
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Dal sito di don Giorgio

Le indulgenze
sono la più grossa balla della Chiesa

di don Giorgio De Capitani
Ci si sta avvicinando ai primi di agosto e, come vuole un’antica tradizione della Chiesa, si darà anche quest’anno ai fedeli più devoti la possibilità di acquistare il cosiddetto Perdono d’Assisi, ovvero la remissione di tutti i peccati (non vi dico in che consista, perché il meccanismo è complesso: bisognerebbe anzitutto capire a fondo la distinzione giuridica tra la colpa e la pena, altrimenti non si capirebbe neppure la trovata delle indulgenze!) che, in poche parole, consiste nel prendersi l’indulgenza plenaria (ecco, ci siamo!), osservando alcune pratiche religiose (il meccanismo ha il suo automatismo!): la visita di una chiesa parrocchiale (inizialmente era un privilegio della Porziuncula di Assisi, poi venne esteso a tutte le chiese parrocchiali: la generosità della Chiesa non ha limiti, naturalmente in modo poco gratuito), inoltre recitare alcune preghiere, confessarsi e comunicarsi. Un buon investimento per il paradiso per chi dovesse morire in quell’istante! Garantito il passaggio, comunque, per le anime del purgatorio: anima per anima, per la sempre magnanimità della Chiesa che moltiplica il Perdono “toties quoties”: ogniqualvolta entro in chiesa, recitando le preghiere stabilite, acquisto l’indulgenza plenaria da estendere alla tal anima. Mia madre, quando ero piccolo, mi trascinava dentro e fuori la chiesa di Rovagnate per chissà quante volte! Dentro e fuori, dentro e fuori… Toties quoties!
Che nel passato i bravi cristiani credessero a queste cose, non sto qui a giudicare la loro buona fede. Ma che oggi si continui a tenere i credenti in simili menzogne, questo è insopportabile. Ognuno può vivere come vuole il proprio rapporto con il Padre Eterno, ma non accetto più che si educhi il popolo di Dio con simili panzane. Le indulgenze sono state la più grossa balla o blasfemia della Chiesa! Nulla hanno di fondamento teologico. E non mi si dica che tutto fa brodo, purché la gente si avvicini ai sacramenti. Ma che stiamo dicendo?
Casomai, cerchiamo di raccogliere il messaggio evangelico del Poverello d’Assisi, snellendo le nostre strutture troppo ricche e impegnandoci gratuitamente al servizio del bene comune
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dal sito ChiesadiMilano

1-2 agosto

Il «Perdono d’Assisi» prepara
al pellegrinaggio di ottobre

Un evento particolarmente propizio per le Chiese di Lombardia, perché segna l’inizio liturgico/spirituale dell’appuntamento che attende la Regione in autunno. Il vescovo ausiliare monsignor Martinelli presiederà l’apertura dei riti solenni in Santa Maria degli Angeli
di Massimo PAVANELLO
21.07.2015
Sabato 1 e domenica 2 agosto si celebra il «Perdono d’Assisi», una singolare manifestazione della misericordia di Dio e un segno della passione apostolica di San Francesco. Fu il frate umbro infatti a richiedere al Papa – dopo aver avuto un sogno specifico al riguardo – questa possibilità straordinaria di Grazia. Onorio III, otto secoli fa, la concesse. Le cronache narrano che alla domanda «Francesco, per quanti anni vuoi questa indulgenza?», il Santo rispose: «Padre Santo, non domando anni, ma anime». Così il 2 agosto 1216, insieme ai Vescovi dell’Umbria, Francesco annunciò al popolo convenuto alla Porziuncola: «Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!».
Oltre che nella cittadina francescana, però, il «Perdono d’Assisi» può essere vissuto anche in ciascuna singola parrocchia, secondo le modalità consuete per ottenere l’indulgenza. Per tale ragione quindi la ricorrenza di quest’anno è particolarmente propizia per le Chiese di Lombardia. La data segna infatti l’inizio ideale – dal punto di vista liturgico/spirituale – del pellegrinaggio che la Regione compirà ad Assisi, in ottobre, per la tradizionale accensione della lampada votiva che arde nella cripta del Santo Patrono d’Italia.
A suffragio di questa lettura della circostanza vi sono almeno due elementi. Il primo riguarda il tema-guida del pellegrinaggio autunnale – «Il Signore mostri il suo volto e abbia di te misericordia» – che ben si lega all’agostano perdono francescano. Una sottolineatura presente pure nella lettera che i Vescovi lombardi hanno inviato ai fedeli della Regione indicendo il pellegrinaggio comunitario. I presuli ricordano infatti come il perdono abbia portato Francesco a desiderare «di essere promotore di una riconciliazione con Dio, ma anche nel popolo, e più radicalmente ancora in tutto il creato».
Il secondo elemento di felice congiunzione è dato dal fatto che quest’anno sarà proprio monsignor Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano, a presiedere l’apertura dei riti solenni in Santa Maria degli Angeli ad Assisi, introducendo così un link esplicito tra la data di agosto e quella di ottobre. Questa, come le altre celebrazioni del triduo, potranno essere seguite in diretta dalla WebTv della Porziuncola.
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E Papa Francesco che ne pensa? Egli crede vivamente nelle indulgenze, e le distribuisce a piene mani.
Eccone l’ultima prova.
Il Papa concede l’indulgenza plenaria ai pellegrini del Cammino Ignaziano

5 Commenti

  1. carlo dalla ha detto:

    d’accordissimo con tutti voi. E’ veramente uno scandalo ed uno schifo

  2. ANTONIO ha detto:

    SONO TUTTE SCHIOCCEZZE, CHE ORMAI E’ DA ANNI CHE HO BUTTATO ALLE ORTICHE. CHI VUOL CREDERE CREDE, NON MI INTERESSA. SE DIO E’ ONNIPOTENTE, ONNISCENTE, MISERICORDIOSO, PERFETTO, DIVINO, PRESENTE IN OGNI LUOGO, ECT, ECT, CHE SENSO HANNO QUESTE COSE. SE DIO SA TUTTO E VEDE TUTTO CHE SENSO HA LA CONFESSIONE, L’INDULGENZA, L’EUCARISTIA, L’ACQUA SANTA, MA PER FAVORE. IO MI SONO LIBERATO DA TUTTE QUESTA COSE. NELLA VITA PER ME LA RELIGIONE E’ SOLO E SOLTANTO IL BUON SENSO. GRAZIE

  3. Patrizia ha detto:

    Il guaio è che sanno perfettamente che è una panzana.
    E il sangue di S. Gennaro? Gettiamo un velo pietoso.

  4. Giuseppe ha detto:

    Evidentemente la storia non è del tutto maestra di vita, almeno per quanto riguarda la chiesa cattolica, come sempre testarda nel mantenere le sue tradizioni, giuste o sbagliate che siano. Già Martin Lutero, nelle sue 95 tesi , aveva denunciato la condizione penosa in cui versava la chiesa da un punto di vista morale, non certo perché la disprezzasse, ma per un sincero atto d’amore e di esortazione a seguire il messaggio evangelico liberandosi degli orpelli e dei fronzoli che nel tempo erano stati aggiunti. In particolare fece scalpore, e venne condannata aspramente, la critica severa verso la pratica fantasiosa delle indulgenze che aveva portato al loro indecente mercimonio. Per tutta risposta, come ben sappiamo, Lutero venne scomunicato e, a quanto mi risulta,nessun papa ha mai revocato quella scomunica, nonostante il passare del tempo, il miglioramento dei rapporti e il continuo dialogo tra le varie chiese cristiane. Ho cercato di capire in cosa consista la “pia” pratica delle indulgenze, ma francamente ho fatto fatica ad orientarmi tra i meandri piuttosto complessi della dottrina cattolica che, spesso, hanno ben poco a che fare con l’essenzialità del messaggio evangelico e a un certo punto ho preferito lasciar perdere. Intanto mi par di capire che c’è di mezzo il Purgatorio, vale a dire quella sorta di sala d’aspetto simile a un istituto di pena in cui le anime dei defunti dovrebbero soggiornare per un lungo lasso di tempo primi di essere ammesse in Paradiso. Non so chi si sia inventato l’esistenza del purgatorio e su quali basi l’abbia concepito, visto che nelle sacre scritture non ce n’è alcun accenno, mi sembra piuttosto un tentativo di antropomorfismo per cercare di raffigurare l’aldilà, di cui non sappiamo nulla, adeguandolo alle usanze sociali e ai luoghi della nostra vita terrena. Il che oltretutto nasconde un atteggiamento un tantino terroristico della vita oltre la morte, forse per ribadire con fermezza quanto sia impervia e piena di insidie la via della salvezza. Eppure tutto ciò sembra nettamente in contrasto con il messaggio d’amore universale e d’accoglienza lasciatoci in eredità da Gesù Cristo, che ha voluto farci conoscere un Dio paziente e misericordioso, profondamente diverso rispetto a quello irascibile e vendicativo raccontato dall’antico testamento. Se ho capito bene, quindi, l’indulgenza non sarebbe altro che una riduzione dei tempi d’attesa da passare in purgatorio…
    Non so cosa ne pensiate voi, ma a me, a costo di passare per blasfemo, sembra solo una enorme panzana.

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