Un operaio muore a 85 anni e lascia 1,2 milioni all’ospedale

L’ingresso dell’ospedale civile di Vigevano
da www.informatorevigevanese.it
CILAVEGNA, L’EREDITÀ DI GIUSEPPE COLLI

Un operaio muore a 85 anni

e lascia 1,2 milioni all’ospedale

Il tesoro in conti correnti e polizze frutto di una vita molto parsimoniosa
Claudio Bressani
31 Dicembre 2024
Una vita modesta, solitaria, un lavoro da operaio in un’officina meccanica e una casetta a Cilavegna che, alla morte, ha lasciato al Comune. Ma non c’era solo quello nell’eredità di Giuseppe Colli, scomparso a 85 anni il 2 agosto 2022: due testamenti, uno pubblico e uno olografo, assegnano all’ospedale di Vigevano, che tra l’altro l’aveva curato dal Covid, un tesoro di oltre 1,2 milioni, frutto dei risparmi di una vita parsimoniosa e forse anche di un’eredità ricevuta.
Non sono immobili da vendere ma liquidità subito disponibili, conti correnti e polizze, custoditi in quattro istituti di credito: Intesa San Paolo, Poste Italiane, Bper e Banca Popolare di Sondrio. Dell’eredità si sapeva fin dallo scorso febbraio, quando l’Asst l’aveva accettata con beneficio d’inventario, ma se ne ignorava l’entità così ragguardevole. Solo a mesi di distanza il notaio Antonio Trotta di Pavia ha completato le verifiche, escludendo l’esistenza di debiti e accertando un attivo di 1.203.110,50 euro, di cui 812.466,27 già incassati.
La notizia del rilevante lascito, nell’aria da tempo in attesa di conferme che tardavano ad arrivare, è emersa perché l’Asst ha iniziato a spendere la somma, per una parte della quale, quella esistente presso Intesa e Poste, il benefattore ha disposto una suddivisione precisa: «40% per la clinica medica, 30% per la clinica chirurgica e 30% per la clinica oculistica».
Con un primo provvedimento sono stati acquistati 88 letti di degenza, per sostituirne altri in condizioni di «conclamata obsolescenza». All’ospedale di Vigevano ne sono stati destinati 58, di cui 12 a Cardiologia, 10 a Chirurgia, 16 a Ortopedia, 10 a Ginecologia e 10 all’area sovraffollamento del Pronto soccorso, ricavata nell’ex Oculistica. Ci sono poi 25 letti per l’Asilo Vittoria di Mortara (10 per Medicina, 4 per Riabilitazione, 5 per Chirurgia e 6 per Pneumologia) e anche 5 per la Neurologia di Voghera. La spesa totale è di 190.550,82 euro, la fornitura è stata affidata alla Hill-Rom Spa di Rodano (Milano). Non è finita perché, attingendo dallo stesso “tesoretto”, è stata acquistata una lampada a fessura per l’Oculistica del costo di 14.945 euro.
Ma chi era Giuseppe Colli? A ricordarlo è l’omonimo (non parente) ex sindaco di Cilavegna: «In paese era conosciuto come “Peppino meccanico” per il suo lavoro. Un uomo di un’altra epoca, molto schivo, un po’ gobbo, sempre distinto e ordinato. Non aveva moglie né figli e viveva solo, dedicando molto tempo a curare l’orto. Non è mai andato da nessuna parte, non aveva neanche la tv. Ogni tanto veniva in municipio a trovarmi per chiacchierare un po’, senza un particolare motivo, solo perché mi chiamo come lui».
Giuseppe Colli era nato l’8 agosto 1937: quando è morto stava dunque per compiere 85 anni. Se ha destinato il grosso dei suoi beni all’ospedale di Vigevano, non s’è comunque scordato anche del Comune di Cilavegna, al quale ha lasciato la casetta in cui ha sempre vissuto in vicolo Oropa con l’orto annesso, oltre a due piccoli terreni agricoli situati fuori paese. Dopo l’accettazione con beneficio d’inventario nel maggio 2023, il consiglio comunale ha provveduto all’accettazione definitiva dell’eredità nella seduta del 30 ottobre scorso.

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