Due preti “canterini”, quale energia per la Diocesi milanese!

preti-canterini
di don Giorgio De Capitani
Cavoli! Non sapevo che la nostra Diocesi milanese fosse tanto ricca di energie così imprevedibili! E pensare che fino a poco tempo fa l’avevo ritenuta immobile, stanca, priva di effervescenza. No! Che effervescenza, invece! 
Recentemente ho parlato di un prete “canterino”, don Bruno Maggioni, che ora rallegra una parte della Valsassina, e avevo proposto che tenesse un concertino, in occasione della visita di papa Bergoglio a Milano, il prossimo 25 marzo 2017.
Ed ora, ecco un altro prete “canterino”, don Marco Rapelli, che solleva il morale degli abitanti di Casatenovo e dintorni, cantando le canzoni di Enzo Jannacci. A questo punto, il concertino è garantito: due preti “canterini” che rallegreranno papa Francesco. E poi quale altra migliore garanzia della effervescenza della nostra Diocesi. Altro che crisi! Qui ci sono segni di miracoli pronti a far risorgere anche le pietre!
Le coglionate che don Marco Rapelli ha detto a proposito di Halloween sono di chi fa il furbo, e vuole prendersi un po’ di gloria, quando oramai il tempo ha un po’ ridimensionato la stupidità di una ricorrenza festaiola alla vigilia cristiana dei Santi e dei Morti, che, ai suoi tempi, aveva fatto incazzare perfino il cardinale Carlo Maria Martini. Che male ci sarebbe far divertire i bambini con maschere o zucche o? Nulla. La domanda forse è un’altra: quale sarebbe il bene continuare a far divertire i bambini, senza dar loro qualcosa di più essenziale? E poi a me non va giù che i cristiani battezzino sempre a modo loro le feste pagane! Queste feste che rimangano “laiche” in tutti i sensi; e che vengano gestite privatamente o dagli enti comunali o scolastici: questo mi sta bene. Perché sempre mettere il cappello “cattolico” sopra! Comunque, di Halloween me ne frega proprio niente. Mi interessa invece che le teste soprattutto dei bambini si riempiano di valori umani, e non restino zucche vuote! E che dire poi della frase di don Rapelli: “a differenza del paganesimo antico, il Cristianesimo cattolico romano…”. Prima non ero sicuro, ma ora ho una conferma del fondamentalismo destrorso di questo prete che si aggrappa alle sottane della Chiesa cattolica romana per fare anche il burattino. Ancora: che dire della frase: “è stato il Sessantotto, non Halloween, a fare della promiscuità sessuale una moda di massa”? Certo, sarà anche vero, ma ridurre il Sessantotto a questo è proprio da idioti, di chi invece della testa ha una zucca vuota? E poi che ne sai del ’68, se pisciavi ancora a letto? Mi viene ora un dubbio, in fondo le teste di zucca e le maschere sono proprio di quei fondamentalisti che guardano all’esterno, in superficie, per coprire il nulla che hanno dentro.
In ogni caso, tra don Bruno e don Marco, preferisco mille volte don Bruno: vedo in lui tanta ingenuità e candore, il che non vedo nella zucca di don Marco.

4 Commenti

  1. giovanna ha detto:

    Mi perdoni ma io vedo tanta idiozia in entrambi…il candore e l’ingenuità mi paiono assai differenti…e in ogni caso anche l’ingenuità a volte ammazza!!!

  2. GIANNI ha detto:

    Gli antichi romani dicevano: in medio stat virtus, e qui, considerando ai due estremi della foto i due sacerdoti, vedo invece al centro un bell’organo a canne.
    Pertanto sceglierei quest’ultimo, e lascerei perdere i due estremi.
    Battute a parte, ognuno può dar sfogo alla propria vena artistica come gli pare, basta non sovrapporre sacro e profano.
    Invece, per quanto riguarda halloween e festa di ognissanti, anche a tale riguardo non bisogna sovrapporre una festa laica con ricorrenze religiose.
    Anche se credo che poi ogni realtà locale faccia a modo suo, e si pone il problema liturgico di cosa sia compatibile e cosa no proprio con la liturgia.
    Anni fa, ad esempio, quando mi trovavo in Francia per una visita a certi organi a canne di quel paese, in attesa di poter provare uno di tali strumenti, ebbi modo di assistere ad una messa, nell’ambito della quale venivano eseguiti anche balli folkloristici della tradizione popolare.
    A quanto pare, comunque, neppure la danza sarebbe esclusa a priori dalla liturgia:
    http://it.aleteia.org/2014/12/22/a-messa-si-puo-ballare/

    La festa di halloween ha, comunque, origini antiche, probabilmente risalenti al culto celtico legato alla celebrazione della fine dell’estate, o dell’inizio d’autunno, e temporalmente si è poi sovrapposta alla ricorrenza religiosa.
    La laicizzazione della società ha poi contribuito a sovrapporre ed, anzi, talora proprio a sostituire il senso spirituale di certe ricorrenze con aspetti commerciali o comunque laici.
    Basti pensare, del resto, alla commercializzazione del Natale.
    Quanto alle opinioni sul ’68, ovviamente si possono avere opinioni molto diverse.
    Ma una cosa è certa: è assolutamente riduttivo considerare solo taluni aspetti, e non la complessità di fenomeni e movimenti, che non hanno riguardato solo aspetti morali o comportamentali, in varie materie, come il sesso.
    Questo è solo uno degli aspetti più esteriori del ’68, la cosiddetta liberazione sessuale e che, probabilmente, sarebbe prima o poi intervenuta anche a prescindere dal ’68.
    L’aspetto più profondo del ’68 ha costituito, invece, una fase del pensiero filosofico, prima ancora che politico, imperniato su un ripensamento critico della società contemporanea in tutti i suoi aspetti, con particolare critica rivolta contro l’autoritarismo della società industriale, compresa quella sovietica.
    Basti pensare ad Adorno ed a Marcuse.
    Paradigmatico quello che si dice nell’opera L’uomo ad una dimensione.
    Al tempo stesso, quindi, volendo coglierne il significato più profondo, commetteremmo un errore nell’identificare ’68 e marxismo, perchè, anzi, da alcune correnti riconducibili al ’68 nacquero movimenti anche contro la società sovietica ed il marxismo imperante in certi ambienti.
    Marcuse ne è la dimostrazione più evidente.

  3. Alberto ha detto:

    Don giorgio
    sono quasi sempre in disaccordo con te e te l’ho anche scritto (nonostante tu mi abbia spesso non pubblicato)
    Ma Su quanto hai qui scritto sono d’accordo con te

  4. john ha detto:

    Ma perché non fanno i preti ?

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