Flash pasquali

 

di don Giorgio De Capitani

A questo nuovo video ho voluto dare un titolo che sintetizza qualche mia riflessione in questo momento particolare dell’anno, che contraddistingue non solo i credenti in quanto tali, ebrei e cristiani.

La festa di Pasqua cade solitamente all’inizio della primavera, che è il primo passaggio delle quattro stagioni: dopo l’inverno arriva la primavera, anche se quest’anno sembra farsi a lungo aspettare.

Dunque, flash pasquali. Anzitutto, vorrei parlare di flash come lampi di luce, come bagliori di intuizioni, come speranze che illuminano anche solo per un istante una notte cupa.

Dire che non siamo in pieno giorno è un eufemismo che non può certo consolare anche i più ottimisti. Almeno vedessimo il sorgere di un’alba nuova!

Tocca dunque a noi illuminare con qualche flash un giorno che non riesce proprio a togliersi di dosso una coltre pesante e ostinata di nebbia.

Anche se l’inverno prolunga il suo rigore, qualche fiorellino (lo vedo già nel giardino parrocchiale) riesce sempre a spuntare dal suolo, facendoci pregustare l’attesa primavera.

Siamo dotati di una intelligenza che non si adegua allo scorrere di un tempo impazzito, a causa di una insipienza umana che vorrebbe annullarci come esseri umani.

Basta un granello d’intelligenza per ridarci fiducia, e sperare che l’essere umano imponga il suo passo di Civiltà. E Dio sa di quanta Umanità la società d’oggi abbia bisogno per uscire dalla rigidità di un progresso tecnologico e materiale che si è dimenticato di ciò che noi siamo: esseri umani.

Flash pasquali. Flash come passaggi non per entrare in un tunnel ma per uscire da situazioni senza scampo. Flash come passaggi, non per entrare in una tomba sigillata, ma per risorgere.

Sembra che la parola risurrezione l’abbia inventata il cristianesimo. Già la natura è risurrezione, dal chicco di grano che marcisce sottoterra alle quattro stagioni, che sono un continuo passaggio di vita: anche l’inverno nella natura conserva la vita come in un grembo, al caldo da ogni gelata.

Ogni cosa, anche la più cattiva, racchiude un seme di risurrezione. Forse è più difficile credere che in ogni persona ci sia un germe di vita. Ma cerchiamo di avere uno sguardo nel contesto di una umanità che, se ha nella singolarità aspetti negativi, tuttavia nel suo insieme riesce sempre a far prevalere le migliori energie.

Certo, non bastano dei flash per rimettere in piedi una società genuflessa, come non bastano a ridare radicalità evangelica alla Chiesa di Cristo. Anche se, come credente, con l’annuncio del nuovo Papa sembra di rivivere la prima Pentecoste. Ma come cittadino italiano mi sento ancora amareggiato e deluso. Fino a quando l’inverno prolungherà il suo corso? Ma, più che di inverno, parlerei di un senso quasi abissale di impotenza, dovuta forse ad un totale annientamento di ciò che è stato il genio italiano.

Nel campo politico, i flash non bastano più. Occorrerebbe tutta la potenza della risurrezione di Cristo. Ma, se al Signore è costata poca fatica rotolare via la grossa pietra dal sepolcro, gli costerà parecchio della sua onnipotenza per far risorgere la Democrazia in Italia.      

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7 Commenti

  1. PetrusLXXVII ha detto:

    DON GIORGIO: “Anzitutto, vorrei parlare di flash […] come bagliori di intuizioni, come speranze che illuminano anche solo per un istante una notte cupa. […] Tocca dunque a noi illuminare con qualche flash un giorno che non riesce proprio a togliersi di dosso una coltre pesante e ostinata di nebbia. […] Sembra che la parola risurrezione l’abbia inventata il cristianesimo. Già la natura è risurrezione..”
    PAPA FRANCESCO: “La Risurrezione di Cristo è la nostra più grande certezza; è il tesoro più prezioso! Come non condividere con gli altri questo tesoro, questa certezza? […] Purtroppo, spesso si è cercato di oscurare la fede nella Risurrezione di Gesù, e anche fra gli stessi credenti si sono insinuati dubbi. Un po’ quella fede “all’acqua di rose”, come diciamo noi; non è la fede forte. E questo per superficialità, a volte per indifferenza, occupati da mille cose che si ritengono più importanti della fede, oppure per una visione solo orizzontale della vita. Ma è proprio la Risurrezione che ci apre alla speranza più grande, perché apre la nostra vita e la vita del mondo al futuro eterno di Dio, alla felicità piena, alla certezza che il male, il peccato, la morte possono essere vinti.”
    Penso non ci siano dubbi che un palese esempio della “fede all’acqua di rose che sostituisce alla realtà fisica della Resurrezione di Cristo, la metafora di una risurrezione ideologica mirata solo a sostenere una visione orizzontare della vita” di cui parla il Papa, sia rappresentato dalle parole del don Giorgio! Il Papa parla di una Risurrezione che da speranza nell’affrontare la vita perchè vince la morte e le tenebre del peccato aprendo alla caducità della carne l’eternità preparataci da Dio. Il don Giorgio parla della speranza tutta materiale dell’auspicabile trionfo di idee rivoluzionarie che risollevino il mondo dalla “sua” visione di degrado morale e giurisdizionale! Mi spiace don Giorgio, ma l’antica Pentecoste di cui si fa portavoce il nostro Papa non equivale alla gnosi di cui lei si fa portavoce!!!

    P.S: se davvero lei è un uomo libero, non faccia come tante altre volte e pubblichi il mio commento! Attuerà la libertà di pensiero che va professando per credo politico in un gesto concreto..

    • Don Giorgio ha detto:

      Sei un limitato mentale! Ma non riesci proprio a cogliere ciò che scrivo? 

      • PetrusLXXVII ha detto:

        E’ proprio perchè riesco a cogliere ciò che scrive che scorgo il senso delle sue parole! Del resto, in uno dei suoi video lo scorso anno lo disse in modo esplicito che per lei Risurrezione significava risurrezione ideologica! Conosco le derive deleterie sulla fede che l’esegesi moderna ha prodotto e se lei, come ebbe a dire, si trova in sintonia con le elucubrazioni di Giocchino da Fiore, questo non può che confermare i miei sospetti!
        Se poi, come per i cristiani, anche per lei Cristo non si è putrefatto nella tomba (con tutte le implicazioni escatologiche ed antropologiche che questa Verità implica), ciò non può che rallegrarmi.. e non lo dico sarcasticamente!

  2. Luciano ha detto:

    Grazie don Giorgio per questi flash. La Chiesa finalmente, sembra che abbia un papa che vuole davvero imitare Cristo, lo vuole seguire e non accompagnare. Purtroppo, invece, nel nostro governo, pare che questo evento, purtroppo, ancora non vuole accadere. Speravo tanto che con queste ultime votazioni, avvenisse un cambiamento epocale della democrazia in Italia. Speravo che finalmente fossero giunte le rese dei conti per i troppi figuri nefasti e disonesti che, invece, continuano a imperversare e a cercare di lordare la nostra Costituzione, dal mondo assai invidiata e, purtroppo da noi mai attuata in toto e, spesso attentata da qualche miserabile ancora in auge. ora ci sono pure i 10 saggi (???!!!), ma continuiamo a non cavare un ragno dal buco. Si, concordo che non bisogna disperare ma, vorrei vedere davvero qualcuno che voglia il Bene della Nazione e del polo degli italiani onesti. Spero davvero di vedere presto una nuova primavera di rinnovamento.

  3. giuseppe ha detto:

    L’importante è non perdere la speranza e continuare a crederci. Alcuni segni li abbiamo già visti con l’elezione di papa Francesco e della Boldrini, ma chiaramente il cammino è lungo e faticoso e ci sarà sempre qualcuno che darà il peggio di sé per rendere le cose ancora più complicate. Però la natura ce lo insegna: a volte la primavera è un po’ capricciosa e si fa desiderare, ma prima o poi arriva, sempre. Altrimenti il ciclo vitale si interromperebbe.

  4. GIANNI ha detto:

    Come diceva De Filippo, Ha da passà ‘a nuttata…
    già, ma quanto è lunga??

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