Fatelo fuori!
Un giorno in più di vita,
molti innocenti moriranno sotto la mannaia
del boia
di don Giorgio De Capitani
In nome di Dio, secondo alcuni,
ma io dico secondo la Giustizia:
UCCIDETE IL TIRANNO PUTIN, IL MACELLAIO,
che sta facendo strage di un popolo innocente.
La Storia non perdona,
ma ha i suoi tempi per giudicare e condannare;
la nostra coscienza ci spinge a dire:
UCCIDETE IL TIRANNO PUTIN!
Ogni giorno che passa
quel criminale distrugge e uccide.
Non c’è più un attimo per ripensarci,
e per farci sentire in colpa
per quel senso di buonismo
o per quel misto di stupidità
che pervade una massa di coglioni
che, intellettualoidi o analfabeti,
vorrebbero cincischiare
in attesa che, accordandosi,
il macellaio sospenda la mannaia
per poi colpire di nuovo.
I tiranni criminali vanno uccisi,
subito, al più presto.
In nome di Dio, secondo alcuni,
ma io dico secondo la Giustizia
che però richiede il nostro intervento:
FATELO FUORI! UCCIDETELO!
Ogni giorno che lo lasciate fare,
ogni giorno che la vostra ignavia
o la vostra stupidità impediscono
di intervenire per colpire il boia,
è un giorno in più di connivenza col criminale,
perciò un giorno in più che sarete giudicati
dalla Storia che non perdona.
Voi imbecilli putiniani,
voi imbecilli pacifisti del cazzo,
voi siete conniventi con un criminale,
anche voi sarete giudicati come criminali.
Voi avete perso il senso del bene,
confondendolo con il male:
voi non sapete più distinguere tra la ragione e il torto,
e non saprei dire il perché:
forse oggi regna una tale confusione mentale,
una totale mancanza di intelletto,
una radicale imbecillità
per cui chi sragiona regna,
chi ragiona viene stigmatizzato come eretico.
Ma da questa società balorda e carnale
che cosa ci si può aspettare di meglio?
Ma forse mi sarei aspettato qualcosa di meglio
da una chiesa che sa predicare anche saggiamente,
pulendosi bene la bocca
per tirar fuori la parola a effetto populista.
Ma che ingenuo sono,
se credo ancora a “questa” chiesa tuttora struttura,
la cui facciata è tanto pulita quanto ipocrita.
Appena mi spoglio di ogni riverenza formale,
allora sento profonda nausea e totale ribrezzo
per questa chiesa che tiene il piede in due scarpe,
maledicendo il male e la guerra,
senza colpire i criminali,
sempre per quel senso di diplomazia,
per cui tutti siamo peccatori,
e perciò tutti meritevoli di perdono.
Perdono!
Parola magica, che tradisce ogni senso di giustizia,
ma questo la chiesa lo fa coi potenti,
mentre con i poveri cristi li massacra
anticipando loro l’inferno.
Non pretendo che la chiesa ufficiale dica:
UCCIDETE IL TIRANNO PUTIN!
Sa benissimo che non lo potrebbe fare,
ricordando il suo passato di tirannia criminale.
Mal comune mezzo gaudio,
e il gaudio oggi per la chiesa
è stare nel mezzo:
usa parole forti,
senza colpire il vero colpevole.
UCCIDETE IL MACELLAIO PUITIN!
Lo dico io, credente in quel Cristo
che è vero che lui si è sacrificato sulla croce,
ma che proprio sulla croce ha donato quello Spirito,
che oggi mi ispira perché io urli:
UCCIDETE IL TIRANNO PUTIN!
Il pontefice non lo urla,
neppure lo sussurra alla propria coscienza:
non può sentirsi in colpa, e come potrebbe?
Non dormirebbe più,
si sentirebbe anche lui un maledetto
dai benpensanti e dagli imbecilli:
E così mi sento quasi orfano!
Almeno avessi un vicario di Cristo,
di quel Cristo che non vuole servi del ni,
ma vuole figli liberi di spaziare tra i folli,
e di volare in alto,
come un condor che coi suoi artigli
afferra la preda, e poi vola in alto
per disintegrarla nella luce divina.
UCCIDETE IL TIRANNO PUTIN!
Forse non servirà a risolvere tutto,
ma sarà un segno che la Giustizia c’è:
quella Giustizia che denuda i codardi,
smerda gli imbecilli, spazza vie le diplomazie,
toglie i paludamenti ai gerarchi del ni.
Non ucciderete Putin?
Io l’ho già ucciso con il mio odio,
che nasce dal profondo del mio essere.
Commenti Recenti