Oggi non c’è nulla di più “normale” che essere leghisti!

di don Giorgio De Capitani
Certo, non mi aspettavo che il Paese dei Geni arrivasse così in basso, ma è successo, e forse non siamo che all’inizio della parabola discendente.
Forse a breve succederà ciò che nessuno, neppure il più balordo tra i balordi, vorrebbe che succedesse.
Ma siamo al punto tale che la balordaggine neppure potrebbe immaginare dove porterà un popolo di rincoglioniti che hanno del tutto perso ogni ben dell’intelletto.
Non meravigliamoci!
Siamo un popolo imbastardito dalla nostra stessa auto-castrazione mentale!
Quando penso alla facilità con cui si dà consenso o assenso a partiti di populisti del vuoto mentale, non credo che attualmente ci possa essere una speranza di ravvedimento.
E che cos’è il ravvedimento, se non la speranza che il cervello possa rientrare nel sé e riattivare quel minimo di pensiero ancora rimasto?
Ma non ci si può ravvedere, quando ci si è a lungo castrati nella mente.
Parlare allora di ideologia leghista è un controsenso, perché già dire ideologia richiede almeno un’idea, ma l’idea è stata distrutta nella pancia di un avere che ha sostituito l’essere.
Non sto naturalmente rivolgendomi ai leghisti che, in quanto leghisti, non potrebbero mai comprendere un benché minimo ragionamento che non sia il borbottio della loro pancia.
In questi giorni un amico mi ha scritto: “I leghisti non votano, ma scoreggiano!”.
Un altro mi ha assicurato di aver assistito ad una scenda allucinante. Ha visto gente entrare al seggio camminando all’indietro, senza testa, e votare con il culo.
Forse quell’amico aveva fatto un brutto sogno.
Ma forse quel sogno era una visione profetica!
Eppure, i leghisti “sembrerebbero” persone perbene! Ovvero: sembrerebbero persone del tutto “normali”.
E di queste “normalità”, purtroppo, sono pieni i nostri paesi.
Non c’è nulla di più normale che riempirsi la pancia, bere, pisciare e defecare.
Non c’è nulla di più normale che protestare, obbedendo alle esigenze del ventre.
Non c’è nulla di più normale che correre dietro al culo degli imbonitori che promettono un paradiso di ogni ben di pancia.
Ed ecco questi bifolchi che non sanno fare altro che muggire e muggire, lamentandosi appena manca loro un po’ di strame.
E poi avete il coraggio di parlarmi di progresso?
Ma che cos’è il progresso?
È possibile il progresso Umano senza farsi accompagnare dal Pensiero?
E dov’è il Pensiero in un partito, quello leghista ad esempio, dove a “legare” è solo il continuo muggito di bestie sempre affamate di mangime, prodotto dagli intrugli di cervelli spappolati?
Non dovrei, ma talora mi lascio prendere da brutti pensieri, che si traducono poi in qualche domanda: come è stato possibile che il più “Bel Paese” del mondo sia diventato il più rozzo, il più barbaro, il più selvaggio?
Se è vero che la bellezza ci salverà, ma di quale bellezza in realtà si tratta?
No, no! La cosiddetta Natura in tutte le sue meraviglie non è sufficiente a raffinare gli animi.
No, no! L’arte non basta a renderci migliori nello spirito!
Ci siamo castrati nell’essere!
Questo è il punto!

 

1 Commento

  1. Giuseppe ha detto:

    La normalità non esiste. Esistono delle modalità di comportamento che alcuni personaggi più o meno popolari indicano come “normali” cercando di condizionare la pubblica opinione. Un po’ come quelli che nel mondo di internet vengono definiti “influencer”. E siccome la massa della popolazione, non avendo né anima né spirito d’iniziativa, si limita a seguire la corrente facendosi trascinare da un conformismo privo di qualità e di valori, andare appresso al caporione di turno fa tendenza. La lega, forse addirittura senza esserne pienamente consapevole, anche quando si limitava ad essere una paladina del nord e non aveva ancora cominciato ad interessarsi al resto della penisola, per fare proseliti ha sempre fatto leva su questo stato di cose. E più o meno la stessa cosa è successa anche nell’altro movimento populista, quello dei grillini. E neanche a farlo apposta si tratta proprio delle due entità politiche che sono uscite vincenti dalle ultime elezioni politiche e che adesso aspirano a governare il paese, ma avendo una collocazione politica differente, e trovandosi in disaccordo su gran parte degli argomenti, non riescono a trovare un punto d’incontro. Tra l’altro non va sottovaluta la circostanza che vede la lega obbligata a restare fedele all’alleanza di centrodestra che è del tutto inconciliabile, vista la presenza di Berlusconi, con la “filosofia “ del M5S.

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