Gentile don Giorgio…

Gentile Don Giorgio, ho trovato per caso il Suo profilo facebook e ora, dopo aver letto qualche Suo pensiero, mi ritrovo a mandarLe queste poche righe.

Non sono solito scrivere messaggi a persone sconosciute, e di certo non avrei mai pensato che mi sarei rivolto a un uomo di Chiesa (non credo in una dimensione ultraterrena e di questo mi è sempre stata fatta una colpa, anche negli Scout che mi estromisero, cosa che mi fece molto male perché sembrava che il mio valore di persona fosse legato e subordinato al partecipare alla Messa), ma il fatto che Lei si sia espresso tanto chiaramente su questioni che mi stanno a cuore mi hanno spinto a mandarLe un ringraziamento.

Non capita tutti i giorni di "incontrare" un uomo di Chiesa con una visione critica e progressista (quasi mi vergogno a scrivere certe cose, ma si chieda perché persone come Don Ciotti, Don Gallo e Don Colmegna, per esempio, siano stimate e seguite da strati della popolazione così differenti, spesso anche non religiosi). Tempo fa ho visto una specie di piccolo documentario proprio su Don Gallo che andava a trovare una trans nella sua Genova; in quella occasione ho potuto vedere una bellissimo esempio del più perfetto e universale insegnamento di Gesù, l'Amore incondizionato per il prossimo. Poi sono capitato sul Suo sito e ho visto che ha messo a disposizione uno spazio a Barbara X. E ancora, leggo il giornale locale e scopro che il Vescovo Muser, della mia regione, non esclude dalla Comunione i divorziati o le famiglie 'irregolari', "perché – dice – non è mio compito giudicare". Sono tutti esempi di ciò che ritengo essere la parte più nobile e viva della Fede.

Capisco bene che un'istituzione millenaria e codificata come la Chiesa non possa cambiare da un giorno all'altro, o cambiare affatto, ma ritengo che la buona novella (una bellissima definizione) passi proprio dalle persone di Chiesa, spesso l'unica vera autorità ascoltata dai fedeli. È questo il compito al quale siete chiamati.

Insomma, fa piacere vedere una persona non più giovanissima utilizzare questo strumento per raggiungere una platea potenzialmente universale.con messaggi di comprensione umana, che oggi pare così rara.

Se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo

Un caro saluto

Davide

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