Da quella bocca escono mille rospi al giorno

 

di don Giorgio De Capitani

Andate su un qualsiasi canale televisivo, e chi vedete?

Daniela Santanché che non fa che ripetere:

– Silvio Berlusconi non potrà mai essere condannato, perché…
bla bla bla!

– Silvio Berlusconi è il capo di un partito, dunque…
bla bla bla!

– Silvio Berlusconi è il nostro capo, dunque…
bla bla bla!

– Silvio Berlusconi è stato il più votato, dunque…
bla bla bla!

Sempre la solita zolfa, sempre la solita stupida storiella,
con quella bocca che potrebbe ingoiare di colpo mille rospi.

Apre bocca, ed ecco un rospo:
entra o esce?

Apre bocca, e la saliva infetta chi le sta davanti.
Il veleno esce anche dallo schermo, attenzione!

In fondo, poveretta, è innocua,

non sa dire altro che
– Bla bla bla…

Compatiamola, perdoniamola, il signor B.
è il suo unico vero amore:
perché toglierle questa soddisfazione anche erotica?

Non è l’unica:
c’è tutto un harem di donnette che fanno da coro,
come voci bianche…

E che dire degli uomini mezzi-uomini come Lupi o Bondi?
Il primo è un mentecatto ciellino tutto fare,
pronto anche ad accendere una candela
al divino Sgorbio tentacolare,
il secondo è uno strofinaccio sempre pronto
a pulire i piedi del suo padrone?

Maurizio Lupi è il chierichetto di Berlusconi,
Sandro Bondi è un innocuo stupido sparacazzate
che, mentre le dice, se la fa addosso.

Dico solo una cosa, e la dico senza tanti sotterfugi:
Silvio Berlusconi ora è un condannato, un pregiudicato,
un evasore, un ladro: è la legge che lo dice!

Tu lo sostieni? Sei un connivente!
Anche tu sei un farabutto, bastardo, criminale:
è la legge che lo dice!

 

da Articolo21.org

 Il Re è nudo

di Domenico Gallo

Alla fine l’ultima parola l’ha dettala Cassazione, com’è logico in tutti i procedimenti giudiziari. Sia ben chiaro, la Cassazione non ha condannato Berlusconi: ha posto fine al procedimento penale intentato nei suoi confronti dalla Procura di Milano, riconoscendo la correttezza dell’operato dei giudici del merito che lo hanno dichiarato, al di là di ogni ragionevole dubbio, colpevole del reato di frode fiscale, con riferimento alla annosa vicenda dei costi gonfiati per l’acquisto dei diritti delle opere cinematografiche. La Cassazione ci dice che Berlusconi è stato legittimamente condannato, all’esito di un equo processo ed ha ricevuto una pena adeguata alla gravità dei fatti. La Cassazione ha censurato la Corte d’appello soltanto in ordine alla determinazione della durata della pena accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici, rinviando gli atti al giudice del merito per una nuova valutazione della durata, essendo scontato (ed irrevocabile dal punto di vista giudiziario) che l’imputato deve, comunque, essere interdetto dai pubblici uffici.

I giudici hanno accertato che, attraverso espedienti vari e pratiche truffaldine, è stata creata all’estero una ingente provvista di fondi neri, sottraendo milioni di euro all’Agenzia delle entrate. Oggi questo accertamento non può essere più messo in discussione da nessuno: è passato in cosa giudicata. Adesso si eleveranno al cielo gli ululati dei pasdaran dell’esercito di Silvio ed una valanga di imprecazioni sarà scagliata contro il sistema giustizia ed i giudici, rei di non aver garantito l’impunità al sovrano di Arcore. Questa sentenza farà scandalo e verrà denunziata come un golpe la prossima rimozione dalle cariche pubbliche di un politico per via giudiziaria.

Nel mondo della realtà lo scandalo deve essere rovesciato. Non è l’esercizio indipendente della giurisdizione e la intemerata capacità dei giudici di effettuare il controllo di legalità nei confronti dei comportamenti criminosi dei potenti che deve fare scandalo; al contrario ciò costituisce motivo di orgoglio per la giurisdizione e di soddisfazione per i cittadini. L’indipendenza della magistratura è stata concepita negli ordinamenti democratici proprio per consentire che il controllo di legalità potesse penetrare anche nei santuari del potere economico e politico, al fine di assicurare il rispetto della legge e, con esso, garantire tutti i cittadini da ogni forma di abuso dei poteri. Il fatto che un uomo politico potente come Berlusconi sia chiamato a rispondere delle sue malefatte ed inchiodato alle conseguenze dei suoi comportamenti illegali costituisce la gloria dello Stato di diritto, dimostra chela Costituzione è viva e che le garanzie dell’ordinamento democratico sono ancora attive e vitali, malgrado da circa vent’anni una politica che aspira all’onnipotenza stia cercando di mettere la museruola alla giurisdizione.

Rimuovere un leader politico per via giudiziaria non soltanto non è uno scandalo, ma è un preciso dovere a cui l’autorità giudiziaria non si può sottrarre, ove vengano accertate gravi responsabilità penali, com’è già avvenuto, in passato, con l’on. Craxi e, più recentemente, con l’on. Previti. L’onore della magistratura ed anche la ragione che giustifica la sua indipendenza stanno proprio nella sua capacità di intervenire, recidendo le metastasi che inquinano la vita delle istituzioni, come è avvenuto, per esempio, eliminando dalla magistratura quei giudici che si sono fatti corrompere con il denaro di Berlusconi.

In realtà in questa vicenda lo scandalo sta tutto nella politica e nel sistema dei media.

L’art. 54 della Costituzione stabilisce che “i cittadini a cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.

Chi dovrebbe vigilare che non vengano affidate funzioni pubbliche a soggetti coinvolti in vicende di corruzione, invischiati in fondi neri ed in frodi fiscali?

Le vicende oscure legate alla resistibile ascesa di Silvio Berlusconi erano note da tempo, sono state persino certificate da più sentenze passate in giudicato: com’è possibile che in Italia il sistema politico (non solo la destra ma anche la sinistra nelle sue varie componenti) ed il sistema dei principali media non si siano accorti di niente e sia stato recitato fino a qualche ora fa il mantra che le traversie giudiziarie di Berlusconi sarebbero un suo affare privato che non riguarda l’uomo politico e tantomeno le istituzioni?

In quale altro paese di democrazia occidentale il sistema politico avrebbe consentito l’accesso alla stanze del potere di un uomo politico con un carico di scheletri nell’armadio come quello dell’on. Berlusconi?

L’uomo politico Berlusconi si è sempre fatto forte della promessa che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani; adesso la sentenza della Cassazione ci rivela che ha sottratto milioni di euro dalla tasche degli italiani, sottraendole al fisco.

La sentenza della Cassazione ha messo a nudo un sistema di potere illegale che i cortigiani dell’imperatore hanno ostentatamente nascosto tessendogli abiti sontuosi con i fili dorati del servilismo e dell’adulazione. Come il bambino della favola di Andersen, la Cassazione ci dice che quegli abiti non esistono: il Re è nudo.

 

 

10 Commenti

  1. franco ha detto:

    caro don giorgio ma da una cosi che senza berluscon safrebbe una nullità sia professionale ( la sua agenzia infatti lavora per il girornale) che dal punt di vista personale cosa pretende? cosa pretende da una che pochi anni fa stava con storace e denigrava il suo ora padrone dicendo che vede tutte le donne orizzontali e non glie l’avrebbe mai dat, poi trombata (in senso politico)alle elezioni eccola pasadaran del ducetto lacrimante. una cosi con il suo olindo sallusti dove sarebbe senza iddu

  2. flavio ha detto:

    Ricordatevi che loro sono il popolo dei moderati e possono dire ciò che vogliono, i guerrafondai sono i comunisti e i magistrati, vero Bondi?

  3. simbad il marinaio ha detto:

    Non intendo assolutamente uscire dal tema proposto da Don Giorgio. Ci mancherebbe!
    La signora, soggetto dell’articolo, credo non abbia comunque alcun “primato”. Anzi!.

    Don Giorgio è Sacerdote.
    Don Giorgio sa, e noi sappiamo, che in ogni caso, un sacerdote, è nel cuore di Gesù, e per sempre.(eternamente).

    Di conseguenza, lo “stile” dell’articolo, se così si può dire,è anche un’occasione per evangelizzare.
    Perchè no?

    Allora,dal momento che parliamo di “una bocca”,non posso dimenticare il pensiero di Gesù.

    Da Matteo 15,17, Gesù dice: “Non capite che tutto ciò che ENTRA nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna?
    Invece ciò che ESCE dalla bocca proviene dal cuore . Questo rende immondo l’uomo (e la donna).
    Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni,i furti, le false testimonianze, le bestemmie”.

    Anche impiegando tutta l’umiltà possibile, si può aggiungere dell’altro? Si può escludere la politica?

    Allora perchè non rimandare nelle stesse bocche, le parole uscite, proprio perchè finiscano nell’unico posto che meritano?. Le fogne.

    Bene dico, augurando ogni bene, sempre.

  4. Ludovico ha detto:

    Complimenti don Giorgio. La foto scelta è signorile ed adatta all’articolo. Si vede che lei ha stile!

  5. Giuseppe ha detto:

    La signora Garnero (già coniugata Santanché)è anche la pasionaria ex AN che dichiarò: “A Berlusconi le donne piacciono solo in posizione orizzontale, e io non mi ci metterò mai!” Non si sarà messa in posizione orizzontale, ma prona e adorante si! Ieri al Tg de la 7 c’era l’ex ministro delle pari opportunità, già soubrette Raiset, Mara Carfagna, che oltre a negare l’evidenza, condannava tout-court la magistratura “vero cancro di una democrazia dimezzata…” (sigh!). La geniale esponente del pidielle ripeteva come una cantilena il ritornello mandato a memoria in questi giorni: “i giudici al soldo dei comunisti non possono condannare il miglior politico italiano di sempre, che ha sempre avuto un vastissimo consenso popolare, solo per invidia, perché è migliore di loro… e che questa sentenza è un vero e proprio colpo di stato…”. La poverina nel recitare la sua parte dimenticava che non erano i giudici ad aver evaso il fisco, ma bensì il suo signore e padrone, facendosi tra l’altro beccare con le mani nel sacco. Va bene la “fedeltà” al sovrano, ma sarebbe meglio non esagerare, anche se si è una delle favorite dell’harem.

  6. Pietro ha detto:

    Caro don Giorgio,
    intelligenti pauca !!!
    Quello che denunci è già scritto nel nostro discernimento.
    Solo chi subisce il fascino delle illusioni,del culto smodato di talk show coi politici che si parlano addosso l’un l’altro per non far capire nulla a chi ascolta e dove chi sbraita di più crede di avere ragione, può pensare d’aver maturato un’idea chiara della situazione politica italiana. Una destra perentoria e pretestuosa, una sinistra moscia, ma proprio moscia,senza una vera identità. In questo quadro, c’è chi preferisce la bocca accattivante della Santanchè ed i suoi rospi,piuttosto
    che le prediche sul faremo e sui rinvii di riforme che alzano al cielo “il grido di dolore che si leva da tutte le parti d’Italia”.

    • Haiku ha detto:

      Condivido l’opinione, il pensiero espresso e partecipato. Grazie.

      E’necessario, proporre l’opinione di tutti.
      Specialmente in questo momento, di cui la stessa Storia,probabilmente, ne codificherà pagine bianche,o forse del più disgustoso grigio-caligine e maleodorante, da non lasciare accedere il SOLE.

      Da questo blog, molti degli attori,del momento storico,di ogni latitudine politica, possono misurare il livello e lo spessore della loro “popolarità”.

      Possono rendersi conto che non sono assolutamente in grado di alzare la moltitudine di Italiani di un solo centesimo di millimetro, verso un qualsiasi punto, che dal piano orizzontale si proietta nello spazio, nel tempo. Variabili dinamiche.

      Al contrario degli attori, invece statici, nella loro paura,nella loro cupidigia di imbecillità selezionata.

      Ecco allora riproporsi quel “grido di dolore che si leva da tutte le parti d’Italia”.

      Posso sbagliarmi. Credo che il re Vittorio Emanuele II°, in un discorso, appena prima, o appena dopo la manovra di unione d’Italia, ha detto più o meno la stessa cosa:”Non siamo sordi al grido di dolore, e di aiuto, che da più parti d’Italia si eleva, ecc.ecc.!”.

      Per dire che ci troviamo al punto, purtroppo statico, della nostra storia. Apparentemente immutabile, non modificabile.

      E’ questo, almeno per me ora, il dolore morale che avverto sensibilmente.

      Tanto più, che noi Italiani, manteniamo un eccesso di valori, di virtù,di genio, di Storia, che mi sembra, almeno per quanto mi riguarda, di sprecare, nel tenativo, di riempire un vuoto assoluto, in grado di aspirare a sè, ogni cosa, ogni persona.

      Motivo in più per gridare, sempre e più forte:” SPES CONTRA SPEM”.

      Tutti assieme.

      Cordialmente, auguro ogni bene, sempre.

  7. Sandro ha detto:

    Bondi è uno dei tanti “fantocci” di una nutrita pattuglia di infami e rinnegati ex comunisti, vendutisi in età matura un tanto al kg al “Criminale P2” ed indirettamente, de facto al nemico di sempre, il capitalismo USA,lo zio Sam, di cui si sono fatti indirettamente sponsor osceni, traviando in particolare le nuove generazioni, ridotte ad uno stato di inconsapevolezza e rozzezza generale inquietanti!

    Delle altre maschere inutile spercare caratteri, si “sublimeranno” come la canfora …

    Sarà molto interessante vedere cosa accaderà nel PDL, quando il capomafia se ne tornerà al padre …

  8. GIANNI ha detto:

    Due articoli, uno sulle esternazioni, l’altro su aspetti giuridici.

    Quanto ai pensieri direi che non vale la pensa arrabbiarsi, perchè qualcuno esterna qualcosa di contrario al proprio, ognuno ha il suo.

    Visto che peraltro anche la costituzione dice qualcosa a proposito, direi che mi non ho mai trovato interessente seguire le varie diatribe su questo o quel personaggio.
    Tanto ognuno continua di solito ad esternare, e spesso le eventuali motivazioni dell’uno si contrappongo a quelle dell’altro.
    Quanto all’articolo giuridico, rinvio per il momemento a quanto già detto in altri commenti.
    L’aspetto fondamentale è appunto riconducibile a questo punto:
    l’articolo parla di dimostrazione….
    Io le carte processuali non le ho lette.
    Quando ci sarà la motivazione, mi interesserà sopratutto andare a vedere il tipo di prove utilizzato.
    VIsto che questa sarà una sentenza che farà giurisprudenza, si realizzerà neecessariamente un indirizzo anche probatorio, che potrà infuire altri casi simili.

  9. attilio ha detto:

    Ieri, 3/8 u.s., una “voce”, ha AMMESSO, che il nostro Paese, gli Italiani, possono confrontarsi in una competizione meglio nota come “GUERRA CIVILE”.

    Ho sospeso ogni pensiero.

    Ancora adesso mi avverto come “mortalmente ferito”.

    Prima vittima di un vero e proprio “pericolo pubblico”, da identificare definitivamente.

    Subito dopo,se ancora in tempo,da ricoverare e curare immediatamente.

    Allo stato attuale della realtà, almeno oggettiva, mi chiedo e chiedo: “Qual’è la terapia eccellente per il caso, che ritengo, assolutamente PATOLOGICO?”.

    Non ho parole. Scusate.
    Mi viene come da piangere.
    E’IMPROPONIBILE. E’INSOSTENIBLILE. E’ INACETTABILE.

    Scusate.

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