Tensioni nel coro del Duomo, lettera di protesta sul direttore: monsignor Massimo Palombella accusato di “comportamenti offensivi”

da IL GIORNO
04 febbraio 2025

Tensioni nel coro del Duomo,

lettera di protesta sul direttore:

monsignor Massimo Palombella accusato

di “comportamenti offensivi”

SIMONA BALLATORE
Milano – Un’indagine “di clima“ – affidata alla nota società di consulenza ‘Ernst & Young’ – è stata avviata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo per fare chiarezza su alcune tensioni interne alla Cappella musicale del Duomo.
Segnalazioni arrivate anche a mezzo stampa, con la richiesta dell’anonimato “per evitare ritorsioni”. In particolare, alcuni genitori dei piccoli cantori e coristi adulti contestano presunti comportamenti “poco rispettosi” del maestro, monsignor Massimo Palombella, direttore della Cappella musicale del Duomo, “scoppi d’ira, minacce, frasi offensive e discriminatorie” ai cantori e anche agli addetti alla sorveglianza della Cattedrale. Una lunga lettera è stata inviata anche all’attenzione dell’arcivescovo Mario Delpini il 14 dicembre, in cui si segnala anche che dopo gli “iniziali entusiasmi”, “un numero crescente di coristi rinuncia a cantare per evitare di essere oggetto di aggressioni verbali”. Missiva che non è caduta nel vuoto, nonostante non riporti alcuna firma in calce, ma la sigla di “alcuni Cantori della Cappella Musicale del Duomo di Milano“.
Veleni interni e antipatie o segnalazioni circostanziate? Fatto sta che la Veneranda Fabbrica del Duomo conferma a Il Giorno “l’avvio dell’indagine “di clima“, richiesta e approvata dal Consiglio di amministrazione (della Veneranda Fabbrica, ndr) e affidata a una primaria società di consulenza”. La Ernst & Young, appunto. “Tale indagine di clima non ha finalità investigative”, sottolineano dalla Veneranda, ma “è volta ad approfondire le dinamiche interne, valutare il benessere delle persone e analizzare a tutti i livelli i fattori relazionali e organizzativi che influenzano la collaborazione e la motivazione di tutti coloro che fanno parte della Cappella musicale del Duomo”. A tutela, quindi, sia del maestro Palombella, sia dei coristi.
L’indagine è attualmente in corso: “Si è deciso di affidarla a una società esterna per garantire massima trasparenza – precisano dalla Veneranda –: le conclusioni di questo lavoro, che è già iniziato, saranno portate all’attenzione del Consiglio di amministrazione nei tempi necessari allo svolgimento del lavoro e nelle forme previste. La Fabbrica del Duomo segue questa situazione con la massima attenzione”.
Nella lettera inviata all’arcivescovo, i mittenti si appellano anche alla sentenza di primo grado del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano a carico sempre di Palombella, al quale erano stati contestati “fatti di carattere amministrativo che non riguardano in alcun modo l’impegno musicale ed educativo da egli svolto presso la Veneranda Fabbrica dal settembre 2021, quale attuale Maestro direttore della Cappella Musicale del Duomo di Milano”, ricordava il 10 dicembre la Veneranda in una nota ufficiale. Sotto la lente erano finiti i precedenti incarichi professionali ricoperti durante il suo servizio a Roma. Palombella era stato condannato in primo grado con altri due imputati – l’ex direttore finanziario Michelangelo Nardella e la moglie di Nardella, Simona Rossi – per presunti illeciti nella gestione finanziaria del Coro della Cappella musicale pontificia Sistina.
Il Tribunale vaticano, presieduto da Giuseppe Pignatone, ha concluso il procedimento penale, avviato il 24 maggio 2023, con una sentenza che condanna Palombella a 3 anni e 2 mesi di reclusione, 9 mila euro di multa e interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. Anche questa vicenda è tutt’altro che chiusa: si attende il secondo grado di giudizio.
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Se è vero che l’artefice della nomina di Massimo Palombella

Direttore della Cappella musicale del Duomo di Milano

è l’attuale Arciprete monsignor Gianantonio Borgonovo,

allora a Mario Delpini non resterà che spedirlo in Perù.

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