Un bel bidone! Papa Francesco non riceve Scola e la delegazione Expo 2015

Un bel bidone! Papa Francesco non riceve Scola e la delegazione Expo 2015

di don Giorgio De Capitani

Chiamatelo come volete, ma per me si è trattato di uno sgarbo nei riguardi di Angelo Scola e del suo entourage.

Il cardinale di Milano, giorni fa, aveva chiesto a Papa Francesco un’udienza particolare, durante la quale, insieme ad una delegazione, composta da pezzi grossi della Curia milanese e dal cardinale Gianfranco Ravasi, nonché da alcuni vertici dell’Expo 2015, avrebbe invitato ufficialmente il Santo Padre all’Esposizione universale che si svolgerà a Milano nel 2015.

L’udienza era fissata per mercoledì 4 dicembre. Ma è successo qualcosa di strano. Gli eccellenti Delegati si sono presentati in Vaticano, ma… l’incontro è saltato. Ecco il comunicato della Curia milanese:

“Al termine dell'udienza generale, molto lunga e impegnativa, il Santo Padre sentendosi un poco stanco ha preferito rinviare ad altra data dopo Natale l'udienza alla delegazione di Expo 2015 di Milano rappresentata dai dott. Diana Bracco e Giuseppe Sala, guidata dai cardinali Angelo Scola e Gianfranco Ravasi in modo da poterle dedicare adeguata attenzione”.

Voi pensate che le cose siano andate così? Per me no! Per me c’è dell’altro. Il Papa ha ritenuto opportuno rimandare per verificare meglio l’invito.

Non so che cosa avrà pensato Angelo Scola. Avrà avuto una certa stizza? Penso di sì. Lo sgarbo c’è stato, e brucia.

NOTABENE.

Oltre all’Arcivescovo, la delegazione era composta dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la Cultura; da monsignor Erminio De Scalzi, Vicario episcopale per gli Eventi e gli incarichi speciali; da monsignor Bruno Marinoni, Moderator Curiae; da monsignor Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la carità, la missione e l’azione sociale; da Luciano Gualzetti, vicedirettore della Caritas ambrosiana e vicecommissario del padiglione della Santa Sede all’Expo, insieme a monsignor Pasquale Iacobone, responsabile del Dipartimento Arte e Fede del Pontificio Consiglio della Cultura. Inoltre doveva essere presente un delegato della Conferenza episcopale italiana.

Nella delegazione c’erano anche i vertici dell’Esposizione universale: Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 Spa e Commissario generale di Sezione per il Padiglione Italia; e Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del governo per Expo Milano 2015 e Amministratore delegato di Expo 2015 Spa.

Da Lettera 43.it

RETROSCENA

Expo 2015, i dubbi del papa

Iper-attività di Scola. O il rifiuto di essere testimonial a pagamento. Bergoglio si nega alla delegazione.

di Giacomo Barone

È bastato che il papa non ricevesse l'arcivescovo di Milano Angelo Scola, in visita a Roma con la delegazione Expo 2015 per presentare l'Esposizione universale, che in Vaticano si scatenassero i rumors. Certo, il 4 dicembre molti si sono chiesti Oltretevere il perché del 'gran rifiuto'. Si è trattato di «un fulmine a ciel sereno», dicono a Lettera43.it al di là del Portone di Bronzo, che nessuno si sarebbe aspettato da Francesco.

LA VERSIONE UFFICIALE. La spiegazione ufficiale è una: Bergoglio era molto stanco e spossato dopo l'udienza del mercoledì e che quindi avrebbe chiesto di rinviare l'incontro.

Ma in Vaticano circolano altre versioni. Anche perché non si trattava di una semplice visita di cortesia. Della delegazione, infatti, facevano parte pure il commissario unico per l'Expo Giuseppe Sala, ossia un rappresentante del governo italiano, e Diana Bracco, commissario del padiglione Italia.

IL GRUPPO IN TALARE. Senza contare il gruppo in talare composto da monsignor Erminio De Scalzi, vicario episcopale della diocesi di Milano per eventi e incarichi speciali; Bruno Marinoni, «moderator curiae» della diocesi di milanese; Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale della diocesi di Milano; Luciano Gualzetti, vicecommissario del padiglione della Santa Sede all’Expo e vicedirettore della Caritas ambrosiana; monsignor Pasquale Iacobone, vicecommissario del padiglione della Santa Sede e responsabile del dipartimento arte e fede del Pontificio consiglio della cultura.

L'IPER ATTIVITÀ DI SCOLA. Due sono invece le versioni ufficiose del mancato incontro. Secondo alcuni l'iper attività di Scola per la manifestazione milanese avrebbe lasciato un po' perplesso il commissario vaticano per l'Expo, ossia il cardinale Gianfranco Ravasi che curerà il padiglione della Santa Sede. Questa ipotesi però è smentita dal fatto che lo stesso Ravasi era nella delegazione che Bergoglio non ha incontrato. E perché la gestione del padiglione, sebbene la cura sarà di Ravasi, toccherà alla diocesi di Milano.

FRANCESCO CONTRO IL TICKET. La seconda versione, invece, punta sul carattere del papa: il successore di Benedetto XVI non avrebbe incontrato la delegazione di Expo perché – seppure invitato da Scola a compiere una visita pastorale in città in concomitanza con l'Esposizione – preferirebbe presenziare a eventi organizzati a Milano che non richiedano da parte dei fedeli il pagamento di un biglietto, cosa che potrebbe accadere se si recasse in visita all'Expo e in particolare al padiglione vaticano. Tanto che oggi non sono pochi i monsignori di Curia che, tra un capannello e l'altro, dubitano che Francesco presenzi all'evento. Vedremo quali decisioni verranno da Santa Marta.

UN INVESTIMENTO TRA I 4 E I 15 MLN. Intanto Scola ha anticipato i particolari del padiglione vaticano. Avrà la forma di un chiostro medioevale, ma dal design postmoderno che racconterà, con un percorso interattivo, tutto ciò che la Bibbia dice sul tema del cibo (tema dell'Expo): dal paradiso terrestre alla manna mangiata dagli Ebrei nell'esodo, fino all'alimento divino per eccellenza rappresentato dall'eucarestia.

Si parla di un investimento tra i 4 e i 15 milioni di euro. A carico degli sponsor.

Giovedì, 05 Dicembre 2013









 

15 Commenti

  1. Antonio Luigi Mori ha detto:

    SCOLA STA INFILANDO UNA FIGURACCIA DA CIOCCOLATAIO DIETRO L’ALTRA: DAL CONCLAVE IN AVANTI E’ TUTTO UN PESTAR POPO’.

    POVERO ANGELONE…MEGLIO SE RESTAVI A VENEZIA A CONTAR LE GONDOLE

  2. roberto ha detto:

    SEMPLICI COME COLOMBE e “ASTUTI” COME SERPENTI

    Astuzia = furbizia ,…………………………… diabolica
    Astuzia = prudenza,…………………………. divina

    SEMPLICI NELLE ATTITUDINI E PRUDENTI COME SERPENTI

    Astuto …… Scola

    Strumento…….EXPO2015

    Trappola ……. delegazione politica e chiesa

    vittima ………. FRANCESCO

    Prudente …….FRANCESCO

    “..abbiam rinunziato alle cose nascoste e vergognose, non procedendo con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verità raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo nel cospetto di Dio” (2 Corinzi 4:1-2).

  3. Antonio Luigi Mori ha detto:

    Certo che il cardinale ciellino Scola, aspirante papa trombato, ha fatto una gran bella figura da cioccolatino con i suoi compari dell’EXPO….chissà quanti ansiolitici ha preso quella sera: doppia razione….hihihihhii

  4. dottginkobiloba ha detto:

    sicuramente all’ultimo expo (Shanghai 2010) non ci sarà stato uno stand del vaticano. se a milano dovesse esserci per me è una buona cosa, così ci si può far conoscere da milioni di persone di ogni parte del mondo

    • ada ha detto:

      Io penso che sia importante che i vescovi seguano queste questioni nelle loro diocesi, ma che il papa ne rimanga fuori, per ovvi motivi.

      • roberto ha detto:

        ….sto cercando di immaginare Gesù che cerca un evento politico/economico a scopo di lucro per farsi conoscere da milioni di persone…..
        mah…non ci riesco anche al massimo degli sforzi …

        • ada ha detto:

          Gesù ha vissuto, nella Sua epoca, secondo il costume dei Suoi contemporanei, andava a banchetti, a feste e non disdiceva di incontrare persone o gruppi: gli unici che ha selezionato sono stati gli apostoli, che ha scelto perchè fossero con Lui.
          Oggi, a mio avviso, Gesù farebbe anche telefonate e userebbe internet, oltre che andare a eventi del territorio in cui predicava: Egli non era del mondo, ma non era fuori del mondo!
          Penso che anche noi dovremmo vivere così, senza demonizzare tutto! Dovremmo essere noi capaci di migliorare gli eventi e non temere di sporcarci le mani a partecipare!

        • dottginkobiloba ha detto:

          io l’ho pensata in questo senso.

          (Mc 16, 15-20) “Gesù disse loro:”Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura”.
          con l’expo si può approfittare del fatto che tutto il mondo verrà a milano,e del resto 2000 anni fa era difficile immaginare che il papa scrivesse su twitter. I tempi cambiano

          • Antonio Luigi Mori ha detto:

            HAI PENSATO? CASPITA, ALLORA IN CIELLE VI CONSERVANO UN PEZZETTINO DI CERVELLO…

  5. Giuseppe ha detto:

    Vi dicono niente tutte le chiacchiere che circolano sull’evento? Expo 2015 prima ancora di venire alla luce era già il simbolo degli sprechi della politica e della collusione tra politica ed imprenditoria, e i costi previsti per la sua realizzazione continuano a lievitare solo a parlarne. Chissà perché c’è stato il tentativo di coinvolgere papa Francesco come testimonial d’eccezione…

  6. ada ha detto:

    Io che da diversi anni seguo le udienze del papa, di qualsiasi papa, perchè amo sempre il papa attuale (udienze che per me sono sempre motivo di approfondimento e di riflessione), ho notato che ieri Francesco era particolarmente affaticato, ho pensato che non stesse tanto bene in salute, mi è sembrato particolarmente stanco,
    perciò credo che possa essere stato questo il motivo del rinvio dell’incontro.
    D’altra parte, il nostro caro papa non si fa scrupolo di gestire in modo personale e privo di particolarismi le udienze, perchè mi risulta che nelle scorse settimane abbia negato l’incontro anche a personaggi politici importantissimi a livello internazionale, incontrandoli in tempi diversi da quelli richiesti dagli stessi! Cosa che, penso, non sarebbe avvenuta se un poveretto o un malato grave avesse chiesto di incontrarlo!!!!
    Comunque, mi dispiace vedere che il mio CARO e AMATO arcivescovo non abbia capito a fondo “quanto è buia la notte”
    e che papa Francesco non voglia essere coinvolto in iniziative politiche o cerimoniali, E FA BBBENE!
    Sono certa che a Torino, per l’ostensione, il papa ci sarà,
    ma, spero,
    NO a Milano!
    Sarebbe un comprometterlo e un esporlo rappresentandolo con la combriccola politica, non importa di quale schieramento sia!
    Caro card Scola, non invitare Francesco a Milano per l’expo, ti prego!!!

  7. GIANNI ha detto:

    Di voci ne sono circolate anche altre, in questi giorni, tra cui quella che anche Bergoglio, per problemi di salute, possa lasciare il soglio pontificio.
    Tanto, come stanno veramente le cose non credo riusciremo a saperlo, almeno per il momento.

  8. roberto ha detto:

    …c’è da chiedersi, tute quelle persone della “chiesa” , perchè?…….mah….
    investimenti per lo ior per expo2015?
    ahahahahaha

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