Quando il direttore di un giornale locale
sta letteralmente massacrando
la dignità personale di un sindaco…
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Basterebbe questa risposta del direttore di Merateonline, Claudio Brambilla, per capire tante cose, ad esempio come un Direttore proprietario di un giornale, online o cartaceo, possa condizionare un “suo” giornale secondo i suoi paraocchi o i suoi pregiudizi, tanto più se sono velenosi, tali da distorcere la verità dei fatti.
Chiariamo subito una cosa. Nessuno può ritenersi in diritto di dire: «questo giornale è “mio” e me lo gestisco come mi pare e piace». Ogni giornale sta in piedi o perché c’è un riccone che lo sostiene per i suoi interessi, e quindi il giornale è condizionato dal riccone, oppure, come nel caso di Merateonline, il giornale sta in piedi per la pubblicità e la pubblicità dipende dal numero dei lettori, non importa se condividano o no il contenuto del giornale. E allora Merateonline non è del tutto “proprietà” del Direttore, il quale dunque non può farne ciò che vuole, a parte un discorso generico, e riguarda il dovere di dire le cose come stanno, senza prendere alcuna posizione mettendo in evidenza solo gli interventi dei lettori in suo favore, e mettendo in secondo di piano, facendoli subito sparire, i commenti in suo sfavore. In favore o a sfavore della tesi o ideologia del Direttore, che, guarda caso, solitamente pende dalla parte sbagliata.
Ma la cosa, che è la dote mentale di Claudio Brambilla, è quella perversione diabolica che prende di mira un personaggio che lui ha stabilito di distruggere, proprio perché, al suo confronto, lui, il (signor) Brambilla sa di essere inferiore in nobiltà e in autorevolezza, per non dire in rettitudine morale.
Concretamente: per il caso Parco del Curone (nomina del nuovo Presidente), che c’entra che Marco Panzeri, attuale sindaco de La Valletta Brianza, abbia nel passato scelto Renzi o sia stato di sinistra, e che ora abbia cambiato casacca (supposto che sia vero!)?
Per il fatto che Marco Panzeri abbia scelto un candidato sostenuto dalla destra, non significa che Panzeri abbia tradito la sua predilezione per la sinistra! E qui apriamo un discorso serio.
Quando ci sono nello stesso giorno elezioni comunali e elezioni politiche, succede in tutti i paesi che per le comunali la gente voti un uomo di sinistra e per le politiche scelga la Destra, o viceversa. Che significa? Che la gente (ed è saggia!) in loco valuta la persona, e non il suo partito.
Le diatribe intorno alla figura di Giovanni Zardoni, a iniziare dal Direttore di Mol, sono state – e lo sono tuttora – condizionate dal fatto che sindaci di destra o sindaci di sinistra abbiano scelto Molgora (oramai fuori causa) o Zardoni. Ma che c’entra la politica nelle sue faziosità partitiche? Si dovrebbe valutare invece il candidato nella sua competenza e professionalità, e per altre cose come ad esempio per il fatto che rimanere troppi anni a governare il Parco porta alla chiusura mentale e anche a creare un giro poco chiaro di amicizie del tutto particolari. Certo, non sempre succede, ma può succedere!
Chiediamoci: che significa ambientalismo? Solo amore per l’ambiente in senso fisico, o anche in senso culturale? Si valuti il programma dei due candidati, e non ci si fermi alle loro persone, giudicandole in un modo o nell’altro: per il loro passato, o per i loro difetti.
A questo punto, se posso dire la mia, propenderei per un cambiamento radicale: via il vecchio e avanti il nuovo!
E oggi, fuori causa Molgora per la sua rinuncia, puntare su un terzo nome come compromesso sarebbe la cosa sbagliata, proprio perché un nome di compromesso. Forse Molgora ritirandosi ha sbagliato, ha agito d’istinto, doveva restare come alternativa a Zardoni.
E tutto questo sta avvenendo in un clima avvelenato dalle forti pressioni del (signor) Claudio Brambilla, direttore di Mol: già il nome (nomen omen) lo dice: zoppicante. Zoppica la sua versione dei fatti, zoppica la sua mente contorta (giornalisticamente parlando)… per non dire altro.
Ma ciò che è veramente inaccettabile, da querela, è quel suo colpire ripetutamente la persona dell’avversario, e lo fa calunniando, distorcendo la verità dei fatti, come ad esempio per quanto riguarda la vicenda della Unione. E insiste, insiste, insiste, come un martello pneumatico, sapendo che a furia di dire bugie qualche dubbio rimarrà nella testa della gente. Ma le bugie hanno le gambe corte, e prima o poi la verità uscirà, e il signor Brambilla “Claudio” ne subirà penalmente le conseguenze.
(Signor) Brambilla, il claudicante,
il tuo comportamento è da infame, e non vado oltre.
“Vomitevoli” sono i tuoi velenosi interventi
contro Marco Panzeri.
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