Un mondo che va a rotoli…

Un mondo che va a rotoli…

 di don Giorgio De Capitani
Quando il mondo va a rotoli, e la gente viene trascinata verso il baratro, chi dovrebbe alzare la voce?
Questo è il vero problema: manca una Chiesa autorevole, manca una gerarchia profetica, manca un Uomo di Fede.
La Chiesa di oggi fa paura per i suoi gerarchi di potere che sono veramente “piccoli” in tutto. Moralmente e spiritualmente!
La Chiesa è come un cadavere!!!
Prima con il Covid, e ora con la guerra, la Chiesa è assente, paurosamente assente.
I credenti sono disorientati, il mondo è disorientato, e la Chiesa è… assente.
Qualche poveraccio di credente che manifesta per la pace, e così rivela che la Chiesa ha toccato il fondo della sua imbecillità.
Una Chiesa assente!
Sì, qualcosa di tremendo!
I pazzi ballano, i criminali se la godono, e il Maligno se ne sta tranquillo su una montagna a osservare lo spettacolo osceno di una umanità, disfatta e a pezzi, che si scanna a vicenda.
Ed ecco che si scende in piazza a gridare pace, ma di quale pace parlano questi coglioni borghesacci, il cui unico problema è di non poter divertirsi di più, avere meno orgasmi per una esistenza già consumata dal tempo, che fa da giudice implacabile della stupidità umana.
Dov’è la Chiesa di Cristo?
Assente…
Mai come oggi la Chiesa è impotente, anche se vorrebbe ancora mostrare i muscoli della propria carnalità. Muscoli che vorrebbero contrapporsi ai muscoli dei pazzi.
Diocesi allo sbaraglio di nullità di pastori, piccoli pastori, ballerini pastori, inutili pastori, osceni pastori che non spargono che semi sterili in balìa del vento.
Tanta rabbia addosso per sentirmi impotente nel fare qualcosa per far risuscitare una Chiesa cadaverica.
E la massa?
Il problema è che non si riesce a farla ragionare, tanto è incretinita…
Sì, c’è anche del buon senso, ma quel buon senso che è solo opportunismo o qualche rivincita ideologica.
La gente ha perso il ben dell’Intelletto. Ha il buio nella testa. È fuori di sé…
Si sente soprattutto la mancanza di intelligenze libere da ogni ideologico condizionamento. Su ogni canale televisivo imperversano imbecilli (anche filosofi!?) che dicono solo stronzate.
Quando tutto è buio – chiesa, stato, politica, pensiero, massa – allora mi chiedo dove andremo a finire.
Ci sarà una via d’uscita?

3 Commenti

  1. pio ha detto:

    hai visto don giorgio quel sindaco in polonia che ha spiattellato a salvini in faccia la sua maglietta con putin?
    tutto filmato con un giornalista che gli gridava “sei u buffone”
    per la prima volta mi ha quasi fatto pieta’
    che figurona di m…..

  2. simone ha detto:

    Da anni ripeto unito a don Giorgio che si è smarrita la strada. Non parlo di questi ultimi anni di pandemia ma del periodo prima. E non dell’anno prima ma di qualche decennio prima. Si è smarrita la strada. Il clero ha perso completamente la sua identità concedendosi totalmente al mondo mondano e carnale.
    Non sono più autorevoli in niente, neanche tra le 4 mura delle chiese. Sinodi sprecati parlando di nulla e con l’obiettivo di non raggiungere nulla. Il mondo corre corre e loro lì a sprecare tempo e parole e soprattutto a difendere i loro spregevoli privilegi.
    I vescovi, i cardinali sono niente. Una nota di colore che non riesce più a lasciare il segno.
    Purtroppo, questa è la mia contestabilissima opinione, il Vangelo non lo ascolta più nessuno. I primi a non ascoltarlo e viverlo sono i ministri. Altro che casa sulla roccia, la casa la costruiscono sulla loro presunzione e arroganza. Prima del Vangelo vengono le loro idee, il loro IO così ingombrante. Ecco dove sta la crisi; una crisi di umiltà. Questo è il problema…anni buttati nel cazzeggio (la FOM di Milano è regina nello sforzare una boiata dietro l’altra che aiuta i bimbi a crescere pirla). Non si è costruito niente e ci si è trovati a dover affrontare pandemia e guerra senza un minimo spessore. Senza una preparazione. Senza una FEDE, uno straccio di qualcuno a cui ancorarsi. Qui siamo oltre il brancolare nel buio. Schiavi della propria inconsistenza. Non riusciamo nemmeno a trovare le parole giuste per arrivare, non dico per fermare, ma per generare una minima riflessione. Mina aveva descritto inconsapevolmente questo periodo della chiesa: “Parole, parole, parole; soltanto parole”. Solo un’infinità di parole che hanno stancato, che nessuno ascolta più. Vogliamo l’esempio, i fatti….

  3. Giorgio ha detto:

    Se poi il patriarca di Mosca Kirill giustifica la guerra perché va contro le parate gay… allora siamo a posto anche nella Chiesa Ortodossa Russa!

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