Il Risorto, la Chiesa e la Maddalena

 

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Il Risorto, la Chiesa e la Maddalena

Anche quest’anno la Pasqua cristiana
è passata “invano”.
Tutto come prima.
Lo stesso giorno di Pasqua
ancora morti, omicidi, brutalità, stupri…
Il tempo sembra continuare il suo corso
verso il vuoto.
Anche quest’anno la Chiesa ha proclamato “invano”:
– Cristo è risorto! Alleluia!
tra riti solenni, parole teatrali, canti anche sguaiati, gesti folcloristici,
segni o simboli di una nullità illusoriamente allucinante.
Anche quest’anno le campane delle chiese
hanno suonato a festa,
ma i loro suoni si sono subito dispersi nell’aria indifferente,
tra gente cinicamente distratta.
Tutto “invano”!
La tomba dell’umanità è rimasta vuota del nulla!
Del Cristo risorto neppure l’ombra!
Nemmeno un angelo a spiegarci il motivo
per cui siamo stati ingannati!
Forse solo Maria di Magdala potrebbe dirci qualcosa:
ma ancora oggi ella si tiene per sé il segreto
del suo grande Amore.
Già, la Maddalena!
La Mistica del Dio privilegiato,
Colei che si è invaghita dell’Eros divino,
è rimasta “sola” a vegliare il sepolcro vuoto,
in attesa che lo Sposo consumi di Sé il cuore
di ogni essere umano.
La Chiesa, da quel primo giorno di Pasqua,
non pretende altro che di toccare le piaghe,
apparenze di carne del Risorto,
ed è  rimasta ancora con il dito nel Suo costato,
dimenticando la grande “beatitudine”,
con cui si chiude il Vangelo di Giovanni:
“Beati i non vedenti!”, ovvero
coloro che non hanno più bisogno
del Cristo storico, del Cristo di carne per credere.
Apparizioni di madonne piagnucolose,
gesti di santoni alla padre pio,
ossessioni paranoiche del sensazionale…
ecco le bestemmie che vanificano il Cristo risorto!
La Maddalena:
ovvero la Mistica dell’Eros più puro,
l’Amante dell’Amato/Amante senza stigmatiche,
Colei che si è invaghita del Divino
al di là di ogni “lecito” umano.
La Chiesa è ancora quella apostolica,
aggrappata alle socche di un Maestro,
definitivamente morto sulla croce:
e spera, in attesa che il Cristo “carnale”
torni a giudicare e a condannare gli spiriti liberi,
le anime vergini, gli esseri non più schiavi
di religioni cadaveriche.
Le Maddalene
sono state bruciate da una Chiesa “carnale”,
ma i loro spiriti vagano nel mondo,
scuotendo le coscienze, ma invano:
lo spirito è ancora troppo “debole”,
la ”carne” è ancora troppo forte.
Povera Maddalena, l’Amante ribelle,
graticolata da una religione “morta” sulla croce!
Anche quest’anno la Pasqua cristiana
è passata “invano”:
ha vinto ancora la messinscena liturgica
di una Chiesa carnale e cadaverica.
Ora la Maddalena vorrebbe dirci qualcosa,
ma è ancora troppo “impudica” per essere guardata:
“impudica” nella sua nudità di Amante
dell’Essenziale divino!
7 aprile 2018
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

Lascia un Commento

CAPTCHA
*