Grillino? No grazie!

di don Giorgio De Capitani

Eppure, appena agli inizi,
quando Beppe Grillo, tra comicità e satira,
sembrava volesse aggredire il mondo,
con le sue sparate contro tutti e contro tutto,
ero stato, senza volerlo, iscritto tra i grillini di Lecco.

L’occasione era stato un foglio-proclama,
messo in bacheca fuori della chiesa,
in cui denunciavo l’allora situazione politica italiana,
già strapazzata dal Porco d’Arcore e dai suoi luridi scagnozzi,
in primis i lecchini Feltri e Belpietro (col suo ghigno da iena ridens).

E poi un mio articolo sull’acqua,
in cui attaccavo l’allora pontifex maximus Formigoni,
era piaciuto a Beppe Grillo
che lo aveva riportato sul suo blog,
con un cappello a modo suo.

Di Beppe Grillo ammiravo il suo ostinato opporsi al regime,
e alcune battaglie in favore dell’ambiente,
un po’ l’unico a distinguersi tra altri giornalisti
– tipo Marco Travaglio –
fissatamente monotematici:
giustizia, poi giustizia, e ancora giustizia,
nei suoi risvolti giudiziari,
ottenendo anche notevoli successi editoriali,
oltre che di tipo economico.

Ho tanti difetti, ho le sue idee,
ho anch’io le mie fissazioni,
ma non mi piace soffermarmi solo su un aspetto
di questa decadente società.

Spazio dalla politica alla religione,
dall’ambiente ai beni comuni universali:

per me l’uomo è integrale,
e non si può non avere una visione olistica dell’universo.

Certo, dipende anche dalle circostanze,
dai particolari momenti storici,
per cui bisogna valutare la realtà contingente
con quel pizzico di Profezia
che permetta di andare oltre.

Non so vedere nei vari savonarola di oggi
alcun spirito profetico:
vedono, accusano, combattono
ma senza uscire da una stringente contingenza:
certo, vorrebbero un mondo migliore,
che per loro significa solo cambiamento.
Ma quale cambiamento?

Anche Beppe Grillo è rimasto vittima
di quel pragmatismo contestatorio
che ha contribuito a dargli un successo oltre il dovuto.

E ha saputo navigare bene
tra una precedente politica di marciume
e il rigore attuale di un governo di tecnici
che ha messo in crisi il comico genovese:

oggi con chi se la prende?

Ormai ha le idee confuse,
non sa più contro chi lottare.

Ma ciò che mi spaventa di Grillo
è la mancanza di un progetto politico:
in realtà che cosa propone di grande?

Se da Grillo passiamo al grillismo
allora i timori aumentano,
e mi chiedo cosa succederà ora che,
nelle ultime elezioni amministrative,
alcuni giovani “grillini” sono diventati sindaci.

Credo ancora invece nei Sindaci virtuosi,
i quali, se non altro, dove hanno finora amministrato,
sono riusciti a imprimere un nuovo volto al nostro Paese.

Non sono alla mercé di un capo banda
che, volere o no, condiziona l’autonomia dei singoli:
i sindaci virtuosi, ognuno nel proprio campo,
portano avanti proposte comuni, le migliori,
senza un leader che impone le proprie direttive,
in nome di un partito o di un movimento.

Il Carisma non è prerogativa del leader,
ma di ogni membro di un movimento che,
se riceve l’input iniziale dal fondatore,
proprio perché, come dice il nome, è un movimento,
non esaurirà le proprie risorse nel carisma del capo,
a meno che il capo carismatico non sia così profetico
da lasciare via libera ai “migliori”.

È questo che contesto in Grillo:
è un leader-capo che è geloso del suo carisma,
perciò sempre timoroso che qualcuno lo possa scavalcare
nel carisma.

E poi la cosa più importante da dire è questa:
fino a quando spingo in alto può anche andare bene,
ma se mi faccio prendere dalla tentazione di buttarmi nella realtà,
allora bisogna mettere in conto anche i rischi.

E il primo rischio reale è il dover ridimensionare i miei sogni,
o quel venir meno ai principi
prima tanto sbandierati e ritenuti intoccabili.

E poi non ci si vuole rendere conto
che il consenso popolare non sempre corrisponde
al fatto che la gente che mi dà il consenso
mi abbia capito fino in fondo.

Il consenso ha motivazioni le più strane:
solitamente la gente vota un partito o un movimento
perché non trova altro di meglio,
ma li vota con l’intento di ottenere ciò che le è più opportuno.

Ogni movimento o partito si presta alla pancia,
anche senza volerlo:
perciò, sarà costretto a rimangiarsi i propri principi,
o salvare continuamente la propria faccia, tra bugie e sotterfugi.

Oggi in Italia tocca al Movimento di Grillo
dare qualche speranza, nel marasma generale.
Ma la speranza durerà poco,
e il Movimento farà la fine degli altri.

Credo, invece, nella politica nel piccolo,
fatta con la Politica del grande.

È ciò che manca nel nostro Paese,
anche se ci sono delle luci promettenti:
quelle dei Comuni virtuosi.

Ogni comune, dunque, si dia da fare
per dare alla propria amministrazione
quel colpo d’ali che permetterà di ridare alla gente
quella fiducia e quella speranza che vanno ben oltre
le sparate, le urlate, le minacce di Beppe Grillo
e dei “grillini” a cui non serve garantirsi la propria autonomia:
l’ombra del capo aleggia su di loro, per forza di cose.

17 Commenti

  1. Riccardo ha detto:

    Per avere ancora qualche speranza bisogna uscire dall’euro e da questa europa maledetta massonica plutocratica serva delle banche, che considera virtuoso tagliare le pensioni agli anziani e gli stipendi ai dipendenti pubblici. Virtuoso! Che c’è di virtuoso nel prendersela con chi non può difendersi? Non hanno la forza di reagire i nostri poveri anziani, trattati come inutili zavorre da governanti infami, loschi e malandrini. Non possono difendersi i dipendenti pubblici, traditi da sindacati opportunisti che neppure più fanno la sceneggiata di opporsi a Berlusconi e ai suoi degni successori. Che c’è di virtuoso nell’offendere la dignità di categorie che hanno dato e continuano a dare il sangue per la nazione in cambio di stipendi che nel resto dell’europa padrona sono l’equivalente del sussidio di disoccupazione? In Danimarca per fare un esempio concreto il sussidio di disoccupazione è di 1.300 euro. In italia lo stipendio medio di uno statale è di 1.200 euro. E’ a queste condizioni che dobbiamo stare in questa Europa maledetta? Servi in casa nostra! Con il plauso della BCE, della trilatrale, della P2 della P3 e P4, del Gruppo Bilderberg, delle massonerie infiltrate ad ogni livello di comando e delle mafie di ogni ordine e grado che controllano ogni aspetto della vita. la politica – quella vera, della gente – è morta. Siamo un popolo di servi ove qualcuno riesce ancora – per poco – a prosperare nel privilegio di casta, in attesa che arrivi un nuovo ordine delle cose che rovesci questa dittatura dell’euro diretta dagli evasori fiscali italiani ed europei.

  2. franco ha detto:

    spesso e volentieri leggo i blog di grillo sul suo sito, molto volte sono d’accordo ma molte volte non approvo quello che scrive, questione di punti di vista; bene i punti principali del programma ma sul suo programma non vedo il pensiero su economia, giustizia,estero,ed altro, senza alcun spirito ironico o polemico ,caro andrea dimmi dove posso visionare il suddetto programma.secondo la mia opinione il sucesso del m5s si puo spiegare tranquillamente con quello che è successo questa settimana in parlamento, l’inciucione per mettere alle poltrone agicom ed autority gli amici di partito, la non possibilità di arrestare uno indagato per truffa da 22ml di euri perchè tanto cosi fanno tutti, la fiducia al celeste vacaniere lombardo (che fece voto di castità e poverta) con il voto della lega (ricordate quelli delle ramazze per fare pulizia?),sino a che esisteranno i pseudo partiti gestiti da segretari telecomndati dai dalema dai berlusconi dai casini e non da gente con idee progressive i grillini o similari c saranno sempre; il successo della lega agli inizi anni 90 la lega è un esempio eclatant

  3. ETTORE ha detto:

    È facile cadere nella rete di Grillo, è successo anche a me. Poi, quando mi sono reso conto che la sua attività è solo quella di sobillare facili mal di pancia, vista l’ombra oscura di Casaleggio, e dopo qualche censura, bé …. qualche dubbio me lo sono posto. Ad onor del vero, fa proprio paura quell’esaltazione del marcio per demonizzare anche il poco di bene rimasto, puzza di sfascismo su commissione. Con la tecnica degli spot per colonizzare degli spazi mentali ho già dovuto assistere alla triste ascesa di un cavaliere e alle sue malefatte. La politica convenzionale non ha più ragione d’esistere perché il mondo è ordinato secondo i mercati finanziari. Concordo che la politica nel piccolo può fare grandi cose, perché il piccolo è più vicino. Inoltre, sottolineo che dal piccolo del nostro comportamento che si forma il grande. Anche l’acquisto di qualunque bene è esprimere un consenso al comportamento di un’impresa o di una multinazionale, cioè ad un comportamento più grande che dobbiamo sapere se rispetta i diritti umani e dell’ambiente, altrimenti siamo complici. Finora grazie al direzionamento mediatico (stampa e internet compresi) è stato dato troppo consenso ad una marmaglia di briganti dell’economia quanto della politica. Forse è da qui che bisogna ripartire. Saluti.

  4. Enzo Arosio ha detto:

    Sono preoccupato per Beppe Grillo : il potere da alla testa e mi sembra che vi siano già avvisaglie di ” autoritarismo ” nei suoi atteggiamenti ,per altro del tutto ingiustificato . Ma … vi sfido e sfido Don Giorgio : oggi voi e Lei don Giorgio chi votereste ; Bersani ? ; non ne ha indovinata una ; è riuscito a sovvertire persino la legge dei grandi numeri ; Alfano non mentore ma s-mentito del ‘ criminale ‘ ? ; Piercasinando ? la vergogna si fa spudoratezza ; poi ci sono Di Pietro , ottima persona che però assomiglia sempre più giust’appunto ad un ‘ savonarola ‘ dagli argomenti ormai logori, triti e ritriti e Vendola , bravo , bravissimo ma il comunismo è morto e sepolto . Mi auguro che certe posizioni di Grillo non tarpino le ali ai grillini per i quali continuo a nutrire simpatia anche se mi rendo conto che alla prova dei fatti potrebbero denunciare molti limiti, poichè il purismo non confa ad un sano realismo ovvero quand’anche opportunismo politico . ” Il politico deve sapere che facendo politica si sporcherà l’anima ” Max Weber.

  5. vale ha detto:

    Sono molto contenta dell’elezione di alcuni grillini a sindaco; perché finalmente potremo vedere se, al di là dei paroloni e delle grandi rivoluzioni annunciate, ci sia qualcosa di valido.

    Tuttavia continuo a considerare la diversità e la democraticità del Movimento uno slogan come un altro. Se Grillo non è un leader come tutti gli altri, allora non avrebbe espulso Tavolazzi o quanto meno avrebbe fatto un po’ di chiarezza (coerentemente con la tanto sbandierata ricerca della trasparenza…).

  6. casulaaldo ha detto:

    seguo beppe grillo da 20 anni,
    lo ammiro per il coraggio e le rinunce,per essersi messo contro i comunisti democristiani e fascisti di merda da sempre.
    invito don giorgio(che stimo e seguo anche se scrivo raramente nel suo sito)ad informarsi sul programma del movimento 5 stelle, es. riforma pensionistica 1000€ la pensione minima, 3000€ la pensione massima e dentro questa forbice tutte le altre.mi sembras la più grande riforma.
    ciao

  7. Giuseppe ha detto:

    Francamente Beppe Grillo non mi piace, e non da oggi. Il comico genovese ha compiuto un’operazione mediatica semplicistica cavalcando il malcontento popolare, e raccogliendo consensi sempre più numerosi via via che l’insofferenza verso la classe politica e la casta che la compone è andata (giustamente) crescendo. Da vecchio guitto, esperto del palcoscenico e degli show televisivi “contro” ha portato gli aspetti più provocatori della sua satira antiregime sulla rete e nelle piazze, con uno sforzo economico che solo chi è molto ben coperto finanziariamente avrebbe potuto fare. Intendiamoci, molte delle cose che dice Grillo sono vere, ma era inevitabile che fosse così: quando si spara nel mucchio qualche colpo va sicuramente a segno. Quello che non sopporto però, a parte il contagio che sembra aver pervaso i “perennemente scontenti” è il suo linguaggio offensivo (gli insulti hanno sempre fatto parte del suo bagaglio) che non fa sconti a nessuno senza distinguere tra persona e persona, e, ancor più la mancanza assoluta di proposte concrete. Ho come l’impressione oltretutto che questo successo clamoroso ed inatteso abbia spiazzato lo stesso Grillo, che prima o poi sarà costretto per forza di cose a cambiare qualcosa per poter riuscire a restare sulla cresta dell’onda. Esempio lampante è il comune di Parma. A quasi venti giorni dalla vittoria di Pizzarotti la situazione è ancora in una fase di stallo e si è già verificato il primo scontro tra il giovane sindaco e il suo mentore sul nome di Tavolazzi… sembra di rivedere i problemi di uno qualsiasi dei partiti che il M5S vorrebbe combattere.
    Va comunque riconosciuto che probabilmente i più grandi alleati di Grillo sono proprio i partiti e la classe politica messa sotto accusa perché è del tutto inutile accusare i grillini di antipolitica e di qualsiasi altra ignominia, se si continuano a ripetere gli errori di sempre mantenendo gli stessi comportamenti irresponsabili e criminali, facendo assegnamento sulla protezione delle barriere delle cariche istituzionali e dell’omertà imperante. Se questi signori non si decidono a scendere dai loro scranni, facendo una sana autocritica e dando vita ad un rinnovamento reale, Grillo e suoi seguaci continueranno ad aumentare e sarà sempre più difficile governare questo paese.

  8. Salvatore Testa ha detto:

    Don Giorgio il suo giudizio sulla “novità” Grillo mi sembra superficiale e non visto in un contesto globale. Grillo è utile ed efficace per ottenere un cambio radicale della situazione politica e sociale di cui anche il “suo” Monti ci tiene ancorati.

  9. piero ha detto:

    Il m5s fondato da grillo ha una grande missione convertire i sudditi italiani in cittadini.Devono essere gli italiani gli artefici del proprio destino e togliere deleghe in bianco a chi per 60 anni ci ha raggirati.Il programma lo deve costruire la comunità individuando con metodo democratico i propri rappresentanti,che dovranno periodicamente render conto di ciò che fanno.Le attuali forze politiche sono basite e annichilite di fronte a questo movimento che profuma di onestà.Senza legalità non andremo da nessuna parte,nell’attuale parlamento si muovono oscuri figuri e criminali.Pavento azioni forti dai soliti poteri che tutti conoscono ma che chiamano occulti.

  10. raimondo ha detto:

    Importante è accorgersi in tempo quando le provocazioni profetiche diventano acchiappa allocchi. I veri innovatori, rivoluzionari o prefeti si espongono sempre in prima persona e non mandano mai avanti “la carne da macello”.
    Sono con don Giorgio anche per questa sua capacità di ammettere i suoi abbagli. Spero che non abbandoni mai questa sua radicale coerenza.

  11. Luciano ha detto:

    Personalmente sono arcistufo e disgustato di questi politici da strapazzo che continuano a proteggersi reciprocamente (vedi De Gregorio e Formigoni). E’ ora di riprenderci i nostri spazi e la nostra dignità dignità di cittadini italiani, sovrani di poter decidere democraticamente come governare in Democrazia, dove ognuno deve partecipare attivamente con il proprio contributo in un civile confronto. Il movimento 5 stelle ha fatto delle proposte che sono state insabbiate dagli attuali governanti.Per esempio quella proposta, in cui sono state raccolte, se non sbaglio, 350.000 firme, dove si chiedeva che le persone con pendenze giudiziarie in corso, non possono essere elette.Ci sono dei sindaci del movimento che sono stati appena eletti, vediamo come gestiranno il territorio a loro affidato. Grillo è una figura carismatica che ha la sua espressione molto colorita e radicale, che però non deve essere identificato con il movimento. Mi pare che questa affermazione sia stata sottolineata da diversi esponenti del movimento 5stelle. Grillo a me non piace molto. Spara su tutto e tutti, però ha anche ripetutamente asserito di non volere entrare nei palazzi del governo. Per cui, a me va bene che continui a stimolare il desiderio di un cambiamento radicale, sono in sintonia con lui, quando urla che tutta questa pseudo classe politica attuale se ne deve andare a casa, restituendo prima, tutto il maltolto al popolo italiano. Non si può andare avanti così! Questi politici, continuano a credere di essere invincibili ed inattaccabili. Prendiamo in considerazione, anche le ultime nomine dei vari garanti … in palese conflitto di interessi!!! BASTA!!! Diamo spazio al nuovo, fatto da persone pulite che sono in mezzo alla gente, che le ascoltano e che lavorano nel territorio per il bene comune, insieme alle persone che vogliono liberarsi da queste pastoie luride e corrotte, imposte da dei delinquenti che assurdamente, pensano di rappresentarci e di decidere i loro sporchi affari, sulla nostra pelle. Benvengano altri movimenti di rinnovamento. Più ne arriveranno e più ci sarà libertà democratica per indicare i nuovi rappresentanti, degni, per questo popolo assetato di Giustizia, di Libertà e di Democrazia!!!

    • enniovico ha detto:

      Mi trovo d’accordo con quanto ha esposto Luciano alle ore 6,56; in effetti le persone di buon senso e non in malafede comprendono bene la precarietà e pericolosità del momento e per questo al di là delle coartazioni (di ogni tipo) imposte loro vorrebbero fare sì i sacrifici, ma almeno gli si riconoscesse un minimo di riconoscenza; invece no si vedono sfruttate, vessate, umiliate con tale e tanta protervia che, compreso bene modo con cui ciò viene praticato,ci si accorge quanto sia spessa l’impotenza cui si è avvolti, per cui ogni reazione è destinata a fallire! Spero che il prof. Monti che ritengo una persona seria se ne accorga prima che sia troppo tardi, grazie.

    • piero ha detto:

      Ho scritto,qui,le stesse cose,ma la tua esposizione è più efficace.Il m5s è l’unica speranza per i miei e i nostri nipoti.Speriamo di non vederla naufragare..colpevolmente.

  12. Daniele ha detto:

    Io sono con loro. Anche se nella peggiore delle ipotesi non fossero capaci di governare,sono convinto che sono puliti a differenza di questa massa di cialtroni ladri che ci hanno governato fino ad ora.

  13. Gianni ha detto:

    Devo dire che, a mio modesto parere, è spesso questa una pecca di molti politici, nonchè partiti e movimenti:
    non avere programmi, o avere programmi tutti uguali.
    Tanto per prendere voti.
    Poi, in concreto, cosa vogliano fare, solo Dio lo sa.
    Grillo esprime questo: critica, ma non dice cosa vuol fare.
    Come dire…occorrerebbe passare dalla protesta alla proposta.
    Era un vecchio slogan di Fini, ma l’ho tirato fuori non perchè di Fini, ma perchè sono proprio convinto che spesso manca la proposta.

    • piero ha detto:

      E’ tempo che ciascuno abbia una proposta e la confronti con gli altri.I “sudditi” parmigiani si sono ritrovati con 1,2mld di buffi delegando.Ora gli stessi artefici dei guai(tutti a piede libero),si fregano le mani perchè ora la patata bollente ce l’ha grillo.Finalmente,però,i “cittadini” hanno capito che il più grosso problema l’hanno risolto.A livello nazionale è la stessa cosa e mi auguro che si giunga alla stessa soluzione.

    • Andrea ha detto:

      il programma c’è e come.!! Informati caro mio.

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