Frammentazione

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Frammentazione

Dicono con insistenza, anche come moda perciò senza convinzione, che la peggiore causa del male di oggi sia la frammentazione. E poi succede che, oltre la parola “accattivante”, non si vada oltre, magari limitandosi solo all’aspetto esteriore, come se la frammentazione sia una questione solo carnale: cose che separano da cose, quasi una lotta intestina nel campo carnale.
Sì, tutto oggi è frammentato anche dal punto di vista esteriore. E ciò non può non far soffrire il corpo, che è sentito come qualcosa di unico, possibilmente da godere nella propria unicità.
Un corpo frantumato procura ansie, sofferenze, anche tragedie. Ma perché non chiederci quale sia la vera ragione o la causa di una frammentazione carnale o corporale?
Ricostruire l’unità esteriore non è come quando, rotto un vaso, si raccolgono poi i cocci nel tentativo di incollarli per riavere così una specie di unità originaria.
La frammentazione carnale è il prodotto di una frammentazione interiore, ed è, rientrando in noi stessi, che dobbiamo ricostruire o ricuperare l’unitarietà con lo spirito.
La vera causa di ogni frammentazione carnale è la frammentazione del nostro essere interiore, quando lo si separa dal mondo del Divino.
Qualcuno si chiederà: come è possibile rompere l’armonia del nostro spirito interiore, se è spirito, dunque realtà inseparabile?
La frammentazione interiore non è per nulla simile alla frammentazione esteriore, che è di cose tra loro. Nel nostro essere interiore possiamo parlare di divisone o di separazione dal mondo del Divino. Separare lo spirito dallo Spirito è qualcosa di indicibile, perché assurdo ontologicamente: si tratta di pura apparenza che tuttavia ha la sua verità, per il fatto che tutto si copre, tutto si seppellisce sotto strati di “ignoranze” o di “dimenticanze”, prodotte da quell’ego che ribalta la realtà, solo con l’inganno di una esigenza di unitarietà, solo utopia di alienati a cui piace godersi un altalenante bisogno di piaceri che passano facilmente da sapori psichici a sapori carnali.
L’alienazione non è già di per sé una separazione anche radicale dello spirito dal corpo?
7 novembre 2020
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