PRIMO VIDEO: Martina Viganò spiega i dipinti della nostra Via Mistica della Croce

Vi proponiamo una “Via Crucis” (meglio dire: “Via mistica della Croce”), con testo di don Giorgio e dipinti di Martina.
Testo e dipinti sono stati, nel mese di gennaio di quest’anno, pubblicati in un opuscolo, stampato in proprio, a disposizione presso qualche parrocchia.
Abbiamo recentemente realizzato anche 5 video, di cui il primo riporta le didascalie che spiegano i dipinti per ciascuna Stazione.
A partire da oggi, mercoledì santo, fino al giorno di Pasqua ve li proponiamo come meditazione in questi giorni della Settimana Santa, chiamata anticamente “autentica”, perché è la settimana eminente fra tutte le altre, proprio perché in essa il credente è chiamato a ripercorrere il Mistero pasquale di Cristo che per la nostra salvezza soffre, muore e risorge.
Un Mistero che, in quanto tale, va colto al di là della esteriorità di riti o cerimonie liturgiche, e al di là di una raffigurazione corporale o carnale di un Cristo puramente sofferente.
In altre parole, la “nostra” Via mistica della Croce vuole cogliere, nella drammaticità della Passione, la glorificazione mistica di una sofferenza che culmina sulla Croce, quando il Cristo, mentre muore, consegna il suo spirito, ovvero lo Spirito santo.
Il cammino (o via) verso il Golgota non è di un Cristo che subisce violenze d’ogni tipo, fisiche e morali, ma della gestazione e del parto dello Spirito santo.
Possiamo anche parlare di doglie di un parto, ma tutto in vista del figlio che sta per nascere che, paradossalmente, è lo Spirito santo, che prima ha generato Gesù di Nazaret nel grembo della vergine Maria, e sulla Croce è generato dal suo stesso figlio, e ai piedi della Croce è presente la stessa Madre.
Abbiamo cercato, benché con grande timore, attraverso il testo e soprattutto i dipinti, di mettere in evidenza questo Mistero paradossale che, purtroppo, solitamente le Vie Crucis non sanno cogliere se non nella sua carnalità rituale.
Martina Viganò
Don Giorgio De Capitani

2 Commenti

  1. Luigi ha detto:

    Perchè i grandi geni religiosi ci invitano a ripercorrere il cammino compiuto per ritrovare la purezza delle origini? Come ritrovarla nella “Via mistica della Croce”? Un grande genio religioso, Meister Eckhart, dice che la mente, passando il limite che separa il mondo profano dal mondo sacro, deve “ent-werden” (termine intraducibile nella lingua italiana). Giovanni Vannucci per farcelo comprendere usa l’immagine del tessitore. Quando porta avanti la tela, la tela sta divenendo (werden). Ma ad un certo punto del lavoro s’accorge di un errore commesso nel disegno della trama: ferma il telaio e comincia a disfare il lavoro riportandolo al punto iniziale. Questa operazione a rovescio è detta “entwerden”: dis-fare “ent-werden” il già fatto. Martina, che crea lo stupore nei dipinti, prende le distanze dalle “immagini di sofferenza, di dolore, di trasfigurazione, di sangue …” Don Giorgio le commenta con quella “passione” che lo contraddistingue. Penso di capire perchè insista molto sull’interiorità. Gesù dice che “è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”. Il nudo Essere, lo Spirito se accolto, passa nel vuoto della cruna di un ago e col suo fuoco brucia tutte le costruzioni mentali innalzate che definiscono, descrivono, delineano le “cose supreme” come per esempio Dio, Patria e Famiglia molto cari alla cattolica romana Meloni (non è sposata, ma convive). “Cristo a noi non ha nulla da dire?” Se crei il vuoto o il nulla dentro di te io entro con lo Spirito che ho esalato sulla Croce per donarlo a tutta l’umanità: lo spirito dell’Uomo nuovo. Il dramma mio, ma penso di molti è che temiamo questo Spirito, che è lo spirito del Risorto e non gli facciamo spazio nella nostra vita. E pensare che il saluto divino “Non aver paura!” risuona 365 volte nella Bibbia. Termino augurando una buona Pasqua a tutti anche se in clausura con la confessione dello scrittore García Márquez: “Sfortunatamente, Dio non ha uno spazio nella mia vita. Nutro la speranza, se esiste, d’avere io uno spazio nella sua”.

    • Palumbo Bartolomeo ha detto:

      La cattolica romana meloni:che bell’esempio di religiosirà!!!!!!!!!Apprezzo moltissimo la confessione diGARCIA MARQUEZ.CIAO E BUONA PASQUA,malgrado la situazione dolorosa in cui ci troviamo.

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