Chi è più criminale: Berlusconi o il popolo italiano che lo vota?

 

 

di don Giorgio De Capitani

Da anni sto sostenendo con articoli, video e interviste che Silvio Berlusconi non solo è un porco, un pederasta, ma anche un ladro, un farabutto, un criminale, e stragista. Eppure vince sempre, anche quando perde consensi. Lui è sempre l’unico grande regista della politica italiana. Volere o no, tutto dipende da lui. Nonostante le condanne.
Mi chiedo quale sia il fascino che ha sul popolo italiano. Siamo proprio così malridotti? Lasciamo stare i suoi fan e le sue baldracche che sbavano al solo nominarlo (bruttine fisicamente le parlamentari del Pdl, e quelle più carine riescono sempre a rendersi schifose) che cosa fa sì che milioni di italiani continuino a votare un bastardo.
Tempo fa mi hanno rimproverato per aver detto che il Coso maledetto è stato concepito da una madre degenere. Non era solo uno sfogo, come quando si dice ad uno che ti fa incazzare: “Figlio di una troia!”, c’era molto di più nelle mie parole. C’era tutta una rabbia verso un immondo che purtroppo è nato qui in Italia (fosse nato altrove, probabilmente non avrebbe avuto la fortuna che ha avuto!), e che da anni sta rovinando il nostro Paese, nei suoi valori democratici e soprattutto nei valori umani.
Certo, la colpa è di un popolo che lo ha votato e continua a votarlo. Allora mi viene spontanea una domanda: chi è più criminale, Berlusconi o il popolo che lo vota?
Smettiamola di dire che per la legge della democrazia Berlusconi può fare i cazzi che vuole!
Qui non si tratta di farlo fuori, anche fisicamente (forse bisognava farlo abortire appena nato), ma di rendere almeno innocuo, con una castrazione mentale, un popolo che proprio non riesce a capire di usare la testa, di riprendersi almeno un po’ di Umanità, per tornare ad essere Umano.
Dobbiamo aspettare che il virus berlusconiano si estingua da solo, o venga assorbito dagli anticorpi? Non è che il nostro Paese sia l’unico ad essere una eccezione, e che il Padre Eterno ci punisca chissà fino a quando per le colpe di generazioni del passato che tuttora pesano come macigni sulla storia dell’Umanità?
Se talora mi sfogo dicendo a Berlusconi “figlio di una troia”, lasciatemi anche sfogare dicendo ai milioni di italiani che lo sostengono: “Anche voi siete figli di troie””.

 
 

da L’Unità

Mediaset, Berlusconi condannato a quattro anni

8 maggio 2013

Anche la Corte d'Appello dopo il tribunale condanna Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione per frode fiscale nel processo sui diritti tv di Mediaset e conferma i 5 anni di interdizione dai pubblici uffici che in caso di esito negativo del ricorso in Cassazione costringerebbero l'ex premier fuori dal Parlamento.

La sentenza è stata emessa dopo 5 ore e mezza di camera di consiglio. «Sentenza assolutamente scontata ma anche dal di fuori di ogni logica, contro la forza dei fatti. In nessun altro tribunale avremmo avuto una decisione del genere» dicono Ghedini e Longo, gli avvocati difensori. Secondo i legali, «visti i modi e i torni utilizzati dai giudici nella conduzione del processo non ci si poteva aspettare nulla di diverso».

La sentenza di secondo grado conferma l'assoluzione del presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Condanne confermate per Frank Agrama, Gabriella Galetto e Daniele Lorenzano. Gli altri imputati sono stati prosciolti o nel merito o per prescrizione. Tra 15 giorni le motivazioni della sentenza. Un termine breve perché incombe la prescrizione che scatterà a settembre del prossimo anno.

C'è il rischio che la Corte Costituzionale accogliendo il conflitto di attribuzione tra poteri dello stato in merito al legittimo impedimento del primo marzo 2010 induca la Cassazione ad annullare la sentenza di oggi e a ordinare la celebrazione di un altro processo. I giudici stamani avevano rifiutato di sospendere in attesa della decisione della Consulta.

Berlusconi in primo grado era stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale sull'acquisizione diritti tv Mediaset e all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri è stato assolto mesi nell'ambito del processo d'appello per i diritti tv acquistati, secondo l'accusa, dalle reti del Biscione da major americane a prezzi maggiorati per creare dei fondi neri. Per lui il pg Laura Bertolè Viale aveva chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi perché a suo dire «la sua responsabilità è certa» dato che il presidente di Mediaset «ha sempre seguito gli ordini dell'azionista di riferimento, venendo meno ai suoi diritti e doveri». Già in primo grado Confalonieri era stato assolto.

DIECI ANNI DI INDAGINI
E PROCESSI INFINITI

Quasi 10 anni di indagini. Un'udienza preliminare convocata e continuamente aggiornata di mese in mese fino ai rinvii a giudizio nel 2006. Per il primo grado quasi 6 anni di processo 'a singhiozzo tra richieste di ricusazione avanzate dai legali e l'istanza di astensione presentata dal giudice. E ancora slittamenti dovuti al Lodo Alfano e al conseguente ricorso alla Consulta, richiesta di trasferimento del procedimento a Brescia, legittimi impedimenti di Silvio Berlusconi, cambi di capi d'imputazione. Simile la situazione per l'appello 'tormentato' da legittimi impedimenti per malattia dell'ex premier, per la campagna elettorale, per l'elezione del Capo dello Stato e la nomina del Governo. IL tutto per altri 5 mesi. Un vero e proprio percorso a ostacoli che ha portato oggi alla sentenza di secondo grado.

 

Da Articolo23.org

Berlusconi condannato
sorseggia l’ambiguo gusto dei conflitti d’interessi

di Gianni Rossi

Più che la conferma della condanna in Appello, a Milano, di Silvio Berlusconi per frode fiscale sui diritti televisivi Mediaset (fatti avvenuti nella seconda metà degli anni Novanta!), questa sentenza conferma che sono i conflitti d’interessi tra il Cavaliere politico e il Cavaliere imprenditore a segnare il corso della storia negli ultimi 20 anni del nostro paese. Certo, dal punto di vista giudiziario Berlusconi potrà sperare nella Cassazione (ora presieduta da un giudice ritenuto benvoluto dalla sua cerchia) e nella Corte Costituzionale, sulla quale aleggia un clima di “pacificazione” quirinalesco. Nell’attesa potrebbe incorrere in un giudizio di ineleggibilità da parte del Senato, come vorrebbero il Movimento5Stelle, SEL e alcuni settori del PD. Ma nella speciale commissione i numeri potrebbero non esserci e quindi tutto rimarrebbe in sospeso, in attesa dei verdetti ultimativi delle due Corti.

Nonostante i lamenti e le grida manzoniane dei suoi fedeli parlamentari ed esegeti mediatici, Berlusconi in realtà non ha nessuna intenzione, almeno per il momento, di staccare la spina a questo governo di “larghe intese” né di far precipitare la situazione politica. Da una parte, la ritrovata calma politico-istituzionale sta facendo abbassare lo spread sui mercati (il che significa meno interessi da pagare sui debiti, piuttosto pesanti per le sue imprese) e favorisce il rialzo dei suoi titoli in Borsa; dall’altra, quasi tutti i media stanno promuovendo un’immagine del Mago di Arcore da statista, forzando gli eventi e la mano del Quirinale affinché venga nominato senatore a vita e così in pratica improcessabile. Secondo gli ultimi sondaggi, inoltre, anche i suoi elettori, stanchi di 5 anni di recessione e timorosi di una nuova stagione conflittuale, vorrebbero un periodo di governabilità sicura, in grado di far ripartire il volano dell’economia, magari attuare qualche riforma come quella elettorale e tagliare l’imposizione fiscale, a partire dall’IMU.

Ma è la “Roba” che sta a cuore al Cavaliere: il suo inestricabile conflitto d’interessi, che spazia dai media, alla pubblicità, al cinema, alla finanza-assicurazione, all’energia (attraverso terzi). Sarà stata una coincidenza, ma in questi ultimi due giorni, alcuni apprezzati analisti dei conti della “galassia berlusconiana”, hanno tolto il velo all’impudico patto di non belligeranza tra Berlusconi e il governo. E così si scopre che Mediaset e Mediolanum, i due gioielli di famiglia, nel giro di soli 6 mesi, sono ritornati ai livelli di valore del 2011. Altro che la crisi depressiva che morde il tenore di vita di milioni di famiglie italiane! Da quando il Cavaliere è “ridisceso in campo” nella campagna elettorale, i suoi titoli hanno iniziato a volare, come le sue percentuali nei sondaggi demoscopici.

Mentre la Borsaitaliana, sulla scia di quelle mondiali, ritorna in positivo, ai guadagni antecedenti la crisi del 2008, negli ultimi sei mesi i due titoli legati a Berlusconi addirittura fanno balzi da gigante: 100% in più Mediaset. Come riporta Ettore Livini su Repubblica: “La ritrovata (e insperata) centralità politica del Cavaliere ha messo le ali dal voto di fine febbraio ai titoli delle sue aziende quotate in Borsa. Mediaset e Mediolanum sono balzate rispettivamente del 32 e del 30% (contro il +8% dell’indice Mibtel) regalando al leader del centrodestra in poco più di un mese un guadagno virtuale di 570 milioni di euro. Il valore delle sue partecipazioni nelle due società è lievitato da 1,8 a 2,37 miliardi…Dal giorno dell’insediamento del nuovo esecutivo, il patrimonio della Fininvest a Piazza Affari è salito di 220 milioni, garantendo all’ex premier un assegno di 22 milioni al giorno… A beneficiare del clima positivo è stata pure Mediolanum, ormai da qualche mese la partecipazione di maggior valore nel portafoglio di Silvio Berlusconi (il suo 35% nell’azienda di Doris vale 1,38 miliardi contro il miliardo del 40% delle tv). Il titolo della banca viaggia oggi a 5,3 euro, il suo massimo dal 2008” . E questo nonostante Mediaset abbia chiuso per la prima volta i conti del2012 in rosso con una perdita di 287 milioni e le azioni fossero scese al minimo storico dal1995 a 1,1 euro, per poi risalire oltre gli attuali 2 euro.

Quello dei conflitti di interessi è dunque un calice che contiene una bevanda dall’ambiguo gusto, agrodolce. Berlusconi e la politica italiana dipendono dagli andamenti delle aziende quotate e dalle bizzarrie degli investitori, più che dalle scelte di strategia economica o dalle differenti visioni strategiche tra centrodestra e di centrosinistra. Come spiega Simone Filippetti sul Sole 24 ore: “Debito più politica rendono oggi Mediaset una sorta di derivato sulla tenuta dell’Italia… Per due motivi: le società con un debito consistente (1,7 miliardi quello di Mediaset a fine anno) hanno una forte correlazione con lo spread. Quando sale, quei titoli scendono (perché aumentano gli oneri finanziari) e viceversa. Con il differenziale Italia-Germania in discesa su livelli più sopportabili, chi ha debito, è più alleggerito. C’è poi l’elemento politico: un anno fa l’ex premier Silvio Berlusconi sembrava fuori dai giochi. Oggi è tornato al centro della scena e il Governissimo delle larghe intese da una parte rassicura le cancellerie europee, dall’altra lascia presagire che non ci saranno interventi legislativi “punitivi”. La questione, semmai, è capire se davvero Mediaset vale quel prezzo. Perché l’industria editoriale vive la crisi più terribile dal Dopoguerra e vedere nel frattempo un titolo media salire all’impazzata appare contraddittorio”.

Di conflitto di interessi, insomma, il nostro paese potrebbe davvero morire, se non si pone rimedio con una legislazione severa, come avviene negli altri paesi del Nord Europa e negli Stati Uniti, e se non si modificano le norme Antitrust e sulle nomine delle Autorità di controllo. Sono queste le vere riforme di cui il paese ha bisogno, anche perché una volta avviate si libereranno le forze sane dell’imprenditoria, si tutelerà la libera concorrenza e si sbloccheranno gli investimenti per far ripartire anche l’occupazione. Sempre che le forze politiche che hanno dato vita al governo delle “larghe intese” non si facciano ancora irretire dalle bevande dal gusto ambiguo che il Cavaliere propina loro. Confessava ad alcuni top manager dell’IRI, durante una cena di lavoro, alla fine del 1998, l’allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, Enrico Micheli, stretto collaboratore di Romano Prodi già ai tempi della sua presidenza all’IRI: “Da alcune fonti riservate abbiamo saputo che Berlusconi può contare ogni anno su circa un miliardo di euro a titolo personale, in grado di essere impiegato a suo piacimento per influenzare settori della politica in Parlamento e modificare maggioranze o anche nel mondo degli affari. E poi, oggi, per vincere le elezioni bastano pochi voti di scarto”.

Un giorno qualche storico riuscirà forse a spiegare perché Prodi, da capo del governo, non sia mai riuscito a promulgare due leggi, cui teneva molto, come la riforma del sistema radiotelevisivo per rompere il duopolio RAISET e quella sul conflitto di interessi, e poi sia stato “impallinato” nelle elezioni per la presidenza della Repubblica!
9 maggio 2013

 

22 Commenti

  1. Claudio ha detto:

    La mia teoria è che l’Italia è il paese dove molti di coloro che hanno potere economico o di posizione pensano al proprio orticello a scapito degli altri . Questi altri criticano ma appena raggiungono loro stessi una posizione di potere si comportano come quelli che prima hanno criticato. E’ una specie di propensione nel DNA. Io sono onesto ma mi chiedo: se avessi potere resisterei alla propensione a fare gli affari miei in primis ?
    E lei ?
    Se la maggioranza di noi ha questa propensione è democraticamente corretto essere governati da un personaggio come B.

  2. Carmen ha detto:

    Caro don Giorgio,da lei, mi sarei aspettata che la domanda finisse diversamente: “Chi è più criminale, Berlusconi o il PD che lo sostiene e gli fa da ciambella di salvataggio da 20 anni?”.

  3. Osvaldo ha detto:

    QUANDO UNO IN CAMPAGNA ELETTORALE PARLA DI AMNISTIA,CONDONI EDILIZI,CONDONI FISCALI,NON CREDO CERTO CHE SI RIVOLGA A QUELLA PARTE DI POPOLO CHE PAGA LE TASSE FINO ALL’ULTIMO EURO,NON CREDO CHE SI RIVOLGA A CHI PER AMPLIARE LA CASA FA 1000 CARTE,RICHIESTE DI PERMESSI,E ASPETTA LE COMMISSIONI PER IL VIA DEI LAVORI.
    QUESTO È UN PAESE CHE OGNI ANNO CONTA SUI 170 MILIONI DI EURO DI EVASIONE FISCALE E 60 MILIONI DI CORRUZIONE,SOLDI SOTTRATTI AI SERVIZI,ALLA SCUOLA,ALLA SANITÁ.
    CHI È UN EVASORE O UN FURBACCHIONE IN QUEL PERSONAGGIO CHE LEI DON GIORGIO HA DESCRITTO TROVA IL SUO REFERENTE POLITICO!

  4. mario ha detto:

    beh poi non dimentichiamoci che qualche mese fa era dato per “politicamente morto” ma che grazie a BERSANI ed al PARTITO DEMOCRATICO è di nuovo al governo…

  5. coguaro ha detto:

    Ammiro profondamente Don Giorgio! Anche se usa espressioni assai forti, non è un Fariseo come fanno molti nel clero! Essendo solo degli sterili vanitosi delle verità bibliche ed evangeliche, senza peraltro mettere in discussione la realtà del male sociale e politico, laddove nei vertici si delega molto spesso la vera forza materiale e morale ai soldati semplici ecclesiatici! I frati sono molto più coerenti nell’interpretare le parole del Cristo a mio dire! Ora abbiamo un Papa col saio! Dice cose condivisibili universalmente e credo e spero non condivida coi potenti le udienze compiacenti! Anzi…in certe ufficialità, possa garbatamente rompere gli schemi, dire pane al pane e vino al vino, come fa con il popolo! E’ il coraggio di preti come Don Giorgio che potrebbe far diventare dei Don Abbondio attuali degli Zeloti laddove lo strapotere dell’attuale Babilonia gemellata con Gomorra e Sodoma non si può più tollerare! Riconosco in Don Giorgio il fiero coraggio di Giordano Bruno! Rimanendo nei canonici dogmi di un prete, che con tinte forti e mezzi di comunicazione informatici, vorrebbe perlomeno salvare il salvabile! Io sono cosciente come ho scritto nel mio primo post, che il mondo è di pochi potenti…ecc.ecc. Ma si può e si deve combattere ogni ingiustizia sociale e politica! Sia in nome di un popolo laico o veramente cattolico! Non ci si deve scandalizzare per termini come aborto o morte! Ma Ingiustizia, la vera e sola causa della morte fisica e psichica! Nessun machiavellismo alberga in me! Quando si combatte per la giusta causa della vita, non bisogna aver paura di morire soprattutto a fin di bene! Per i credendi un pai di migliaia d’anni fa qualcuno diede esempio no? Tanto se l’anima torna dal grande Uno o si reincarna, la sostanza non cambia siamo eterni! La vita materiale può essere bella e crudele, ma bisogna viverla con coerenza, altrimenti quella parte di divino legata a noi si attenua lasciandoci ai soli sensi come gli animali!!! Concludo dicendo…Uno…Dieci…cento…mille…diecimila preti come Don Giorgio! Sveglia o popolo, non dormire davanti alla televisione! Erudisciti! Leggi! Il potere ti vuole fesso e ignorante! Non scandalizzarti agisci!!!

  6. Pietro ha detto:

    Un popolo che non ha sviluppato gli anticorpi contro il culto della personalità verso il primo decisionista che si mette a pontificare ed ostentare sicurezza, a millantare benessere per tutti quelli che lo votano e chiamare coglioni quelli che non lo votano, a mostrare il dito medio alla platea e le corna sulle foto ufficiali degli incontri internazionali,che promette mari e monti ed in un ventennio ha messo in ginocchio l’ITALIA, è un popolo che non ha metabolizzato gl’insegnamenti della storia,quella dell’altro famoso ventennio e si adatta e si adopra e s’ingegna su come farsi un bel posto al sole, adottando una vera e propria lotta di classe al contrario di quella del Quarto Stato. Come uomo e come italiano mi sono vaccinato a riguardo, ma non ho rimedi per il senso di nausea che tutto ciò mi provoca…

  7. Sandro ha detto:

    Sindrome di Stoccolma, il popolo italiano è affeto tra le altre cose pure da questo, e di sfumature della vicenda Berlusconi-polo italiano, a cui aplicare questa lettura ce ne sono eccome, vi è poi un’altra, a cui il Berlusconi è strettamente legato, l’egoismo più sfrenato e degenerato, post anni di piombo, iniziato negli anni’80 con Craxi, e continuato ed esploso con lui, ed i suoi media decerebrati, dove si è indotto, con le stragi ad orologeria prima, ed le tv poi, portando gli individui, ad sempre più bastardi menefreghisti e divisi (Divide et impera)
    Educando i giovani a praticare frivolezze e basta, a non pensare alla politica ed alla realtà… Guai! Se pensi quelle cose li sei uno sporco comunista! lascia perdere la politica, ed il mondo vanno come vanno! pensa solo a divertirti ed a fare soldi, alle parti intime delle donne e basta.(quanti ex-comunisti sono diventati berlusconiani svendendo se stessi e la loro anima in cambio di soldi …), alternativa più perbenista la chiusura mentale ermetica di CL
    Non che la “sinistra” fosse e sia stata meglio, corrotta totalmente rinnegata e decerebrata com’è in gran parte astutamente divisa su tutto, per non fare niente, e che grazie a loro, un titolare di concessioni pubbliche poteè entrare in politica e compiere lo scempio che ha compiuto e continua tuttora nell’ombra.

  8. Patrizia ha detto:

    La delusione peggiore per me, oltre ai voti dati al caimano. è stata quella dei voti dati a Grillo, questo vuol dire che dopo 20 anni di catastrofi la gente ancora non ha capito niente di democrazia, perché il vero problema è questo.

  9. Giuseppe ha detto:

    Una bella lotta non c’è che dire.
    Che il popolo italiano sia affetto da perenne servaggio è un dato di fatto ormai consegnato alla storia. Forse potremmo anche essere un popolo “di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori e di trasmigratori” come pomposamente annuncia l’iscrizione che campeggia sulla facciata del palazzo della civiltà italiana fatto costruire dal fascismo all’Eur, ma per la verità di eccellenze ce ne sono sempre state un po’ dovunque e il genio non è una prerogativa solo italiana. In ogni caso preso come insieme di persone , o meglio come massa (definizione che trovo più calzante), sembra più che altro un popolo inebetito, quasi addormentato, che subisce passivamente il potente di turno e, anzi, all’occasione se l’arruffiana e lo loda incondizionatamente. L’orgoglio e la dignità si risvegliano solo in occasione degli eventi sportivi o come paravento per giustificare il campanilismo o, peggio ancora, il razzismo verso lo straniero immigrato che rappresenta una minaccia per il tran-tran del nostro quieto vivere. Per questo chiunque sia in grado di imporsi, anche usando mezzi illeciti o inadeguati, riesce con facilità a conquistare popolarità, simpatie e potere, almeno fino quando qualcosa di imponderabile, o comunque indipendente dalla volontà popolare, non lo farà crollare. Se poi questi individui uniscono all’ambizione personale il giusto grado di demagogia, facendo balenare l’idea (o il sogno) di un benessere diffuso, ovviamente in prospettiva futura, perché il presente è quasi sempre insoddisfacente, e sfruttando la piaggeria compiacente dei leccaculo di mestiere riescono a costruirsi un personaggio, una facciata pubblica da persona smaliziata, furba e intraprendente quanto basta, il gioco è fatto. Nelle vicende quotidiane e nelle chiacchiere di tutti i giorni, ci si lamenta della casta, dei potenti, dei politici e di chi in genere vive alle spalle della povera gente, poi però quando arriva il momento della resa dei conti e, nel segreto della cabina elettorale, si impugna quella matita che dovrebbe rappresentare la spada con cui fare giustizia, il coraggio viene meno e i vecchi difetti che hanno sempre fatto la fortuna del “tanto peggio tanto meglio” o del “chi me lo fa fare…”, riprendono il sopravvento, favorendo per l’ennesima volta il berlusconi di turno.

  10. Elodie ha detto:

    Avete tenuto conto che il Senato, anche se verrà confermata la sentenza in Cassazione, lo assolverà? Avendo il PdL la maggioranza in questa Camera?

  11. MAH! ha detto:

    QUESTO E’ UN PESSIMO ARTICOLO. PIENO DI OFFESE GRATUITE. ANCHE SE BERLUSCONI E’ UN PECCATORE UN PRETE NON PUO’ PENSARE CHE SAREBBE STATO MEGLIO CHE LA MADRE ABORTISSE. E’ UN ARTICOLO SQUALLIDO E MESCHINO. NON DEGNO DI LEI, DON GIORGIO, MA DEL GRILLO DI TURNO.

  12. dioamore ha detto:

    Don Giorgio, ti rigiro la domanda:
    Chi è più criminale: Pilato o il popolo che grida “crocifiggilo”?

  13. coguaro ha detto:

    Purtroppo il mondo è sorretto da poche persone! Banchieri famosi uniti a illuminati e massonerie, Che in tempi passati hanno scatenato guerre e alterato sorti politiche di chi li contrastava! Berlusconi è uno di loro! La moglie tardivamente ha fatto molte rivelazioni che dovevano far riflettere tutti, invece…. Se ragionassero i suoi elettori invece di farsi ipnotizzare e Dio lo voglia, cambierebbe quasi tutto in meglio, ci vorrebbe un miracolo, qualcuno con carisma e lealtà potesse avere il giusto potere per il controllo mediatico delle masse, per contrastarlo, ma se finora non c’è stato, mai ci sarà! L’immondo parla alla gente con linguaggio semplice come se avessero dodici anni! conosce la strategia della PNL, programmazione neuro linguistica, approccio alla comunicazione, sviluppo personale e psicoterapia! Mettiamoci il potere economico, stimolare attraverso le sue reti per anni un malizioso paese dei balocchi, il potere delle logge massoniche (era ed è un membro della sciolta P2) il gioco è fatto! Chi lo vota? La maggior parte un anziano popolo di insoddisfatti anzianotti bevitutto! Un altro bel gruppo sono coloro che hanno interessi a che tutto ciò non cambi perchè vogliono conservarsi evasioni e benessere personale, un altra bella fetta, voti comperati soprattutto al Sud Italia col beneplacido della mafia! Secondo me stà spianando le basi per il NWO il nuovo ordine mondiale, il progetto voluto dai poteri occulti sopracitati che a livello mondiale, agiscono, per il controllo fisico, mentale ed economico! Sarà lui l’immondo antiCristo che si stà rivelando???

  14. enniovico ha detto:

    Don Giorgio, come non darLe ragione, ma purtroppo è l’amara realtà! A riflettere bene, però, la colpa non è così facile da circoscrivere… Sempre più vero il detto che dice: chi va in questo mare, questi pesci pesca!

  15. GIANNI ha detto:

    Già tutto previsto nel fatidico ’94…modestamente…
    Un piccolo aneddoto:
    io ed un mio amico, usciamo dalla casa di nostri amici,in quel ’94 preelettorale, e lui mi dice cosa io ne pensi di B.
    GLi dico che sarà colui che avrebbe rischiato, per chi di destra, di affossare il centrodestra.
    Lui mi domanda in che senso.IO gli risposi che mi pareva un personaggio particolare, che avrebbe anche potuto gravemente danneggiare l’immagine del centro destra.
    Perchè, quindi, molti lo votano?
    Secondo me, il voto a B. non è tanto il voto a lui, ma al centro destra.
    Mi spiego.
    Se davanti a te hai un rapinatore che dice..o la borsa o la vita, tu scegli il minore tra i due mali.
    Una volta Montanelli diceva: turatevi il naso e votate DC…..
    Per molti B. non è considerato diversamente da come si manifesta, ma pensano che possa essere magari il minore dei mail possibili.
    VIsto che l’Italia non è complessivamente un paese di sinistra, ma semmai di centro, o centrodestra, si vota centrodestra chiunque lo rappresenti, tanto che anche il voto di protesta non va a sinistra, ma ai nuovi….tipo Grillo.
    E’un po’ la stessa cosa di quando si votata DC……
    si conoscevano le porcate fatte…ma il voto andava alla DC non per votare a favore della DC, ma contro la sinistra, ed in particolare perchè si riteneva che tra un PCI eventualmente moralmente puro e corretto ed una DC corrottta e corruttrice la seconda opzione fosse forse non un bene, ma il minore dei mali.
    Probabilmente ancora oggi si ritiene che la sinistra sia il peggiore dei mali, anche se la sinistra fosse guidata da un santo ed il centro destra da……
    a voi gli epiteti!!

  16. vale ha detto:

    Comunque due dettagli dell’ultimo articolo non mi convincono: nel 1998 non c’era ancora l’euro e l’insuccesso di Prodi nel promulgare una legge sul conflitto di interessi non è così fuori dal mondo. Consideriamo che nel 2006 era con una maggioranza risicatissima e fra i suoi non tutti avrebbero votato a favore, quindi sarebbe stato tempo (già poco) perso. Il primo governo invece ha avuto alcune complicazioni (il referendum del ’95, che tutelava le reti Mediaset in numero e in pubblicità, avrebbe fatto sembrare punitiva una legge sul conflitto di interessi), la mancanza di una proposta forte e probabilmente l’aver considerato superficialmente il problema. Secondo me se si fosse fatta o se si facesse oggi una legge seria, al prossimo governo di centrodestra verrebbe abrogata subito; e così via finché Berlusconi non uscirà di scena definitivamente. Ma anche allora, chi ci garantisce che non ci sarà un suo “degno” erede? In fondo nessuno punta la pistola alla tempia degli elettori per continuare a legittimare e finanziare il suo impero (col voto, con l’assiduità ai programmi mediaset, con l’acquisto di libri Mondadori, con l’andare al cinema a vedere film Medusa…).

  17. vale ha detto:

    Don Giorgio,
    sono sempre più convinta che sia colpa di noi italiani che o votiamo il Porco o non siamo riusciti a convincere gli altri a non farlo.
    D’altronde Grillo non è affatto meglio. Anzi, se un giorno ci capitasse (eventualità che non mi sento di escludere per come vanno le cose) che andando a votare potremo scegliere solo fra Berlusconi e Grillo forse annullerei la scheda, sicuramente non voterò il secondo.
    Ma ultimamente mi sono sentita delusa anche da certo elettorato di sinistra. Posso capire, non per forza condividere, ma posso capire uno che si stufa, alza lo sguardo al cielo e si domanda se ne valga ancora la pena crederci. Ma quelli che, nella settimana dell’elezione del Presidente della Repubblica, si sono tanto risentiti, come se il PD fosse un partito di supereroi buoni che, se mai un giorno riuscisse ad andare veramente al governo risolverebbe ogni nostro problema (e non, più modestamente ma realisticamente, che se tutto va bene riuscirebbe a sistemare un po’ di conti dello Stato, fare qualche riforma minimamente equa per Sanità e Istruzione e cose del genere… insomma, quello che è possibile fare). Anche questo tipo di persone mi preoccupa. Perché significa che siamo in vendita più di quanto crediamo. Ci piace cedere a quello che la spara più grossa, ci piace pensare che verrà la Repubblica delle Fate… salvo poi indignarsi per il cosiddetto inciucio ma dimenticarsi in due giorni i gravissimi insulti razzisti ricevuti dal ministro Kyenge.

  18. Michelina Cicalò ha detto:

    Certamente il popolo italiano che lo vota, perchè è uguale a lui; perchè se da subito avesse capito chi è ( segnali se ne erano visti, esempio il plagio al professor Luigi Firpo), tutto il marcio che ne consegue dovrebbe far riflettere.

  19. Bobo ha detto:

    Finalmente Don Giorgio, adesso si che mi piace, avevo paura che si fosse ammosciato. Ora riconosco il vero Don.
    Stupendo veramente, così è parlare chiaro!!!
    W Don giorgio De Capitani!!!

  20. claudio lo zoppo ha detto:

    Vedi,caro don Giorgio su qualcosa siamo d’accordo, e vero anch’io mi chiedo com’e’ possibile che 8/9 milioni ( oggi penso anche 10 milioni )di italiani votino un personaggio del genere. Veramente non lo capisco. Comunque vedremo quando il M5 stelle presentera’ in parlamento la proposta di legge per rendere ineleggibile il suddetto signore, vedremo cosa fara’ il P.D che tanto difendi. Non hai ancora capito che sono ventanni che p.d. e p.d.l. si scornano in televisione e poi vanno a cena a braccetto.
    Sono come due pilastri inclinati, appoggiati uno all’altro, ma se cade uno cade anche l’altro.Non vorrei che un voto contrario del P.D. sia giustificato dal fatto che il governo non puo’ cadere.
    Chi vivra’ vedra’. Un affettuoso saluto, il claudicante

    • vale ha detto:

      Ovvio che il PD voterà a favore di Berlusconi. Se cadesse adesso il governo le borse andrebbero in rovina, lo spread salirebbe a 500 nel giro di tre giorni, i cassaintegrati rimarrebbero con un pugno di mosche e tante emergenze sarebbero rimandate con conseguenze catastrofiche (penso ad esempio al problema del lavoro o alla preparazione dell’EXPO che stenta a decollare grazie al tentennamento dei passati governi e al menefreghismo di certi amministratori).
      Il signor Grillo poteva proporre subito l’ineleggibilità di Berlusconi. Anzi, era stato annunciato da Crimi in persona due mesi fa che l’avrebbero fatto subito. E invece hanno aspettato ora giusto per sentirsi sempre più legittimati a parlare di “inciucio”. E se l’alternativa è mandare a ramengo il Paese chi se ne importa? Loro hanno la ricetta per salvare il Paese a suon di redditi di cittadinanza, wifi gratuita (di vitale importanza per tutti; casualmente anche per uno che guadagna milioni di euro col suo blog per fedeli/adepti e per il suo amico che ha una società di consulenze di marketing sul web) e referendum per uscire dall’Euro.
      La “rivoluzione” è iniziata. Auguri a tutti e si salvi chi può…

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