Sogno americano? Sì, Impero statunitense!

 

 

di don Giorgio De Capitani

C’è chi stravede per l’America
(pardon: Stati Uniti dì’America!).
E c’è chi stravede per l’Europa.

Io non stravedo per gli Stati Uniti d’America.

In questi giorni ci sentiamo
un po’ tutti americani (pardon: statunitensi!).
Strano no?

– Gli Stati Uniti: patria della democrazia!
Ma quale Democrazia?

– Tutto il bene viene dagli Stati Uniti!
E il male? E le guerre? E l’egemonia economica?

Gli Stati Uniti: là dove sorge e tramonta l’Impero!
Là dove le parole si fanno Sogni,
ma per illudere milioni di poveri, sfruttati dai Sogni statunitensi!

Con i Sogni di qualche Idiota (nel senso positivo del termine),
si coprono ben altri sogni: quelli dell’Impero!
Ogni presidente eletto o rieletto
sa trovare, suggeritagli, qualche frase ad effetto,
e il mondo occidentale cade ai suoi piedi, entusiasta!

Il vero Sogno americano non è quello statunitense!
È presente nelle popolazioni latino-americane,
là dove l’Impero statunitense frantuma ogni Sogno.

E nel frattempo dagli Stati Uniti arriva ogni manipolazione del cervello,
attraverso il proliferare di nuove sette “religiose”
dietro cui si nascondono multinazionali, che hanno un solo dio:
mammona!

Sì, gli Stati Uniti sono la patria del plagio mentale!
Anche che fede religiosa!
Gli Stati Uniti d’America sono super creativi in questo:
con l’alibi della fede o di Dio, s’inocula nel cervello della gente
quel bisogno di facili risposte pre-confezionate
a domande esistenziali troppo pericolose
da essere lasciate senza… risposte pilotate dall’Impero.

Che bella Democrazia! No?

Certo – si dice – la democrazia ha anche i suoi rischi!
No, qui non si tratta di rischi,
qui si tratta di Strategia di Potere.

Il mondo è sotto ricatto degli Stati Uniti,
e noi occidentali tacciamo, rassegnati o costretti,
fingendo di essere amici, per convenienza.

Fino a quando durerà questo strapotere statunitense?

Fino a quando piangeremo di commozione
per l’elezione di un nuovo presidente a noi “gradito”,
che subito abbraccia moglie e figlie
scatenando in noi occidentali,
governati da politici freddi nei loro sentimenti quasi repressi,
una certa invidia, ma dimenticando che i buoni sentimenti
servono anche a coprire il retro della medaglia:
quello dell’Impero di dominio e di strapotere.  

Un presidente non fa certo l’America migliore:
è il frutto dell’Impero statunitense.

Che poi il presidente sia peggiore o migliore,
relativamente migliore,
questo fa parte del perverso gioco alternativo.

Eppure continuiamo a vedere gli Stati Uniti
come il contrappeso politico al terrorismo internazionale,
come se l’America statunitense fosse la patria della Libertà.

Schiaccia i piedi a tutti, e ogni tanto qualcuno si ribella,
e questo lo chiamano terrorismo.

E noi diciamo che è meglio usare la bomba atomica
per colpire coloro che la potrebbero usare
contro l’Impero statunitense.

Solo gli Stati Uniti hanno il diritto ad avere i mezzi più potenti
per colpire le nazioni ribelli!
Perché?

Certo, un perché c’è:
l’America statunitense super-potente è la nostra garanzia
di popoli alla mercé dei più violenti.

Ma in realtà chi è il più Violento?

Con gli Stati Uniti ricchi e potenti
noi occidentali ci sentiamo più sicuri,
e le popolazioni affamate potranno sopravvivere,
non importa se costrette a nutrirsi di sole briciole
che cadono dalla tavola dei padroni.

Eppure, se dovessi fare una scelta,
vorrei sentirmi ancor più europeo.
La civiltà non è nata statunitense:
casomai gli Stati uniti sono un ibrido di civiltà,
neppure le migliori,
un miscuglio di razze plagiate dall’Impero.

Basterebbe poco a noi europei:
accendere un fiammifero per riattivare quel Genio
che non invidiamo a nessuno.

Certo, siamo ridotti male, è vero.
Abbiamo ridotto a brandelli il nostro Genio,
colpa anche di una Idiozia politica e religiosa,
tanto pragmatica quanto cieca e ottusa.

Se noi cristiani occidentali, poi, ci lamentiamo di una Chiesa
poco profetica e lungimirante,
non dovremo certo guardare alla Chiesa statunitense
neppure per intravedere una Speranza.

Povera Chiesa statunitense!
Là dove la Profezia è una parola bandita!

 

 

 

14 Commenti

  1. Giuseppe ha detto:

    Io penso che l’America (USA) abbia due facce molto differenti tra loro. Da una parte c’è il paese delle opportunità, in cui un mediocre attore di Hollywood e un avvocato afroamericano, nonostante le sacche di razzismo ancora presenti, possono diventare presidente della repubblica; il paese dove da sempre hanno trovato rifugio i perseguitati politici e quelli religiosi (i padri pellegrini fuggiti dal regno sanguinario di Maria la cattolica ne sono considerati i fondatori) e contibuendone a creare un grande popolo multietnico e variopinto, privo di una vera e propria identità nazionale, ma ugualmente orgoglioso delle sue tradizioni. Dall’altra invece, ecco il paese delle potenti lobby (come quella delle armi) la cui influenza condiziona in maniera determinante l’attività sociale e politica; in cui la presunzione di una macchina del potere politico e militare super organizzata, che non lesina spese per riaffermare ad ogni piè sospinto la propria leadership in campo mondiale, l’ha portata di fatto a considerarsi il guardiano del mondo, benché nessuno l’abbia mai investita di questo ruolo, tantomeno l’Onu, nonostante ne subisca l’influenza. Il paese del capitalismo sfrenato, dei mercati finanziari che cercano di controllare l’economia mondiale, manipolando i flussi di denaro e decidendo volta per volta a chi dare fiducia e a chi toglierla. E così facendo vorrebbero darci a bere di poter risolvere una crisi paurosa che loro stessi e le loro speculazioni avventurose hanno provocato.
    Queste considerazioni hanno trovato conferma nelle seguitissime recenti elezioni costate agli Usa oltre 6 miliardi di dollari in propaganda elettorale. È apparso chiaro sin da subito ai tanti osservatori “neutrali” che questo assurdo spreco di denaro avesse un unico obiettivo: “l’eliminazione politica di Obama”. Per averne la prova è bastato osservare la reazione puntuale dei mercati e degli indicatori economici che hanno mal digerito la sua vittoria. Per questo oggi esulto, convinto che l’impresa di Barack Obama sia degna di tutta l’ammirazione possibile, anche se ho timore che adesso le cose saranno maledettamente complicate e più di qualcuno cercherà di fargliela pagare cara. Non c’è alcun dubbio del resto che fare il presidente di uno stato che è un monumento al capitalismo avendo contro il mondo finanziario, sia un compito pressoché proibitivo.

  2. michele ha detto:

    Obama è anche quello che fa pagare multe salatissime a quelle strutture (ospedali, istituti e università), molte di esse cattoliche, che non vogliono praticare l’aborto… negli USA si pratica anche l’aborto della NASCITA PARZIALE per i bambini fra i 4 e 9 mesi di gravidanza:
    il bambino viene fatto partorire forzatamente, fino a che il corpo, ma non la testa, è uscito. Normalmente il bambino si dimena. Quando il bambino ha solo la testa ancora all’interno… “Con le forbici il medico perfora il cranio del bambino all’altezza del foro occipitale. Poi allarga le forbici per ingrandire il foro”.

    • Paolo Fortuna ha detto:

      Se è per questo negli USA praticano anche l’aborto salino. Ma se giudichiamo un’intera nazione per alcune leggi o pratiche allora dobbiamo prendere in considerazione anche tutti i paesi arabi dove si pratica l’infibulazione!

  3. Patrizia ha detto:

    Una delle cose ammirabili di questo Paese, è che nelle campagne elettorale i candidati quasi si scannano, ma ad elezioni avvenute depongono le armi e collaborano tutti insieme. Quando fu eletto Bush per la seconda volta, ci furono sospetti di brogli, ma ad elezioni avvenute, l’altro candidato si arrese subito, per il bene del Paese.
    Esattamente quello che non succede in Italia,purtroppo.

  4. Carmen ha detto:

    Caro Don Giorgo,a pensarci bene, non posso che darle pienamente ragione.Ma non posso mentirle se le dico che l’elezione di Obama mi ha commosso due volte fino alle lagrime, perchè Obama è Obama. Egli è la realizzazione, anzi è l'”oltre” del sogno di M. L. King e i suoi seguaci con i quali King ha combattuto fino al sacrificio della sua vita pur di realizzare il Sogno Americano dell’uguagianza e dei diritti per tutti. Non si può nnegare che qualche passo avanti oggi si è fatto con la riconferma di Obama Presidente e questo mi emoziona,perchè non voglio perdere la speranza che… un altro mondo è possibile!

  5. Paolo Fortuna ha detto:

    Ho visitato gli USA molte volte per lavoro e, come in altre parti del mondo, vi ho trovato cose buone e cose cattive.
    Tuttavia di due cose ringrazio e ringraziero’ gli USA fin che potro’:
    1. Di aver mandato migliaia di giovani americani a morire in Europa per sconfiggere il fascismo.
    2. Di aver sostenuto nel 1948 l’Italia affinche’ non vincessero i comunisti e di conseguenza di averci risparmiato le sofferenze che hanno patito i paesi oltre la cortina di ferro sotto i carri armati sovietici.
    Questo debito non lo pagheremo mai.

    • pippo ha detto:

      Nonchè averci sfamato grazie al Piano Marshall.

      • pippo ha detto:

        C’è da aggiungere che oltre 400.000 (quattrocentomila) ragazzi Statunitensi hanno immolato la loro vita per la nostra libertà, nell’Europa scampata dal paradiso Sovietico.
        Ed inoltre, penso, che pure Don Giorgio e famiglia abbiano ususfruito degli aiuti del P.M.

      • Giuseppe ha detto:

        @pippo
        la “carità pelosa” del piano Marshall, che beninteso è costato pochissimo all’amministrazione americana in crisi da superproduzione, era il canale attraverso il quale esportare la caccia alle streghe del maccartismo e il dazio da pagare per restare vincolati all’alleanza atlantica, vista la fortissima presenza comunista nel nostro paese nato anche dalle lotte partigiane.

        • pippo ha detto:

          @Giuseppe.
          Carità pelosa? Agli USA il piano Marshall è costato pochissimo? Ma dove ti abbeveri?
          Dal 1948 al 1951 sono stati forniti aiuti a tutte le Nazioni (15) dell’Europa Occidentale esclusa Spagna comprese Svizzera e Turchia per l’ammontare di 12.780.000 (dodicimilionisettecentottantamila) dollari.
          Il maccartismo è stato un fenomeno limitato agli States.
          Affermare che sia stato esportato non è accettabile neppure sotto forma di barzelletta.
          Ringrazia ogni giorno l’Onnipotente, in ginocchio per qualche ora, di averci posto sotto la protezione del Patto Atlantico consentendoci così di evitare il paradiso sovietico.

          • Giuseppe ha detto:

            @ pippo e Paolo Fortuna
            Che l’Italia abbia dovuto rassegnarsi ad accettare condizioni pesantissime per avere gli aiuti americani è storia. Io non mi sono mai sognato di sostenere che avrei preferito restare sotto l’influenza sovietica e sono convinto che l’unica soluzione possibile per creare una vera democrazia (ammesso che ci siamo riusciti) fosse far parte del patto atlantico. Quello che volevo sottolineare è che gli Usa non sono dei benefattori, come certa propaganda vorrebbe darci ad intendere, ma degli abili affaristi che sono anche disposti a tenderti una mano, ma pretendono sempre pesanti contropartite (anche in termini di sovranità limitata, se necessario).

        • Paolo Fortuna ha detto:

          @Giuseppe
          C’è qualcuno che si ricorda cosa era successo negli anni ’80? L’Unione Sovietica aveva da tempo installato nei paesi satelliti dell’est una serie impressionante di missili puntati su tutte le città occidentali e l’occidente era diventato vulnerabile al ricatto sovietico. Ebbene questo ricatto fu sconfitto pacificamente dalla NATO con la installazione degli euromissili a Comiso che hanno rimesso in equilibrio la potenza degli armamenti salvando la pace.
          Ebbene, chi ha combattuto aspramente contro questi euromissili? Le migliaia di Giuseppe i quali, zerbini e reggicoda dell’URSS, lottavano affinché Italia ed Europa venissero liberati dalla schiavitù americana ed integrate nel paradiso comunista. Molti di questi Giuseppe hanno poi capito come le cose stavano veramente e se ne vergognano ancora oggi dopo 30 anni, ma evidentemente ne esiste tuttora qualcuno che rimpiange la vita oltrecortina! Com’erano belli i tempi in cui c’era poco da mangiare e non c’erano problemi di obesità fra la gente; si leggeva un solo giornale sul quale solo la verità vera era raccontata e c’era la pace sociale perché gli agitatori sociali sparivano dalla sera alla mattina per non più tornare! Ecco il paradiso rimpianto da Giuseppe.

  6. Gianni ha detto:

    Gli USA sono un paese per un verso come tanti,per altro verso tra le superpotenze mondiali.
    HA quindi i pregi e difetti di tanti altri paesi, e nel corso della storia ha usato il suo potere come altri paesi, talora per cause giuste, come la liberazione europea dal nazifascimo, talora no, come quando certi regimi li ha appoggiati.
    I presidenti USA non credo che possano più permettersi il sogno dei vari Kennedy (sua l’espressione del sogno americano) o i vari Yes, we can….
    Hanno semmai gatte da pelare ed ancora grazie che riescano a sbrigarsela senza troppo affanno.
    No, anche per gli americani di sogni ne sono rimasti ben poco, e la storia di questo periodo sta peraltro mostrando gli evidenti segni di sgretolamento della Nato, per cui anche l’influenza militare USA pare sempre più messa in crisi.

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