L’EDITORIALE
di don Giorgio
Perché oggi è così difficile parlare
di Bene, di Giustizia e di Nobiltà d’essere?
Forse è sempre stato così, non saprei esattamente se negli anni passati fosse così forte la voglia di distruggere il bene e di esaltare il male.
In realtà, allargando il discorso, dovremmo dire che ancora oggi, forse più di ieri, assistiamo ad una esaltazione collettiva di personaggi, foraggiandoli anche economicamente (collaborando al loro successo comperando come ebeti i loro prodotti firmati) per poi godersi la loro distruzione ad opera di vendette, ripicche, cattiverie, e la massa si gode sempre lo spettacolo, in ogni caso complice di una oscenità che prima esalta e poi abbatte.
Ma torniamo al problema di chi non sopporta il bene, e fa di tutto per screditare giusti e nobili, e il motivo è semplice: danno fastidio, irritano le coscienze sporche, sono un confronto mal sopportato per chi è abituato a guazzare nella fogna.
In poche parole, il bene è meraviglioso ma per gli spiriti puri, invece per i carnali vale la legge del fare il furbo, del fregare ogni legge morale, di rimanere a galla ad ogni costo, anche mettendo in vendita la propria coscienza, ogni virtù, e si arriva al punto di non sentire più alcun rimorso, perché la coscienza è stata schiacciata sotto i piedi.
Se parlate di bene, o di giustizia, o di nobiltà, succede che: o sarete esaltati perché intenderanno il bene o la giustizia o la nobiltà a modo loro, ovvero nel senso più egoistico delle parole, che volano alto nei cieli della imbecillità, oppure sarete sommersi da critiche, da vituperi, appena si accorgeranno che fate sul serio, che siete spiriti liberi e che quel bene o giustizia o nobiltà che predicate escono dai canoni di una omologazione di massa che livella tutto sul piano della bestialità.
Il problema forse è di fondo, ed è che oggi è difficile farsi capire quando si parla di Giustizia, di Bene o di Nobiltà, tutto al massimo di Ideali che volano sopra la testa di una massa bue. E ci vuole poco a volare sopra, quando la testa del bue è conficcata nella merda.
Come si fa a elevare le coscienze, quando la massa si gode lo spettacolo da un burrone da dove al massimo si vede qualche volatile volteggiare quasi sbeffeggiando i dementi, vittime della loro carnalità putrefatta.
Che fare? Demordere? Tirare i remi in barca? Chiuderci nel nostro orticello, stanchi o delusi o per paura di esporci troppo agli strali degli imbecilli?
Se tutti facessero così, a trionfare sarà sempre la bestialità o l’imbecillità di una massa di s-cervellati, sempre pronti ad accusare per distruggere i loro reali “nemici”, ovvero coloro che non cesseranno mai di pungere, di irritare, di risvegliare le coscienze assopite o immerse con la testa nella merda più puzzolente.
Ma attenzione! Non si fanno sconti per nessuno, a partire dalle alte sfere di una gerarchia coi piedi d’argilla: gerarchia di potere politico o di potere ecclesiastico!
Il credente ha una doppia responsabilità, in quanto cittadino e in quanto credente. Il guaio è quando, poco credente, agisce da cittadino imbecille!
10 febbraio 2024
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