Martina Viganò e la sua Arte nobile

Martina Viganò e la sua Arte nobile

Per Martina Viganò, con cui per i suoi dipinti collaboro con i miei scritti, partecipare al Concorso di Pittura Emilio Gola 2021 voleva essere anzitutto una bella sfida: comunicare l’Arte nobile, senz’altro incompresa, forse sarebbe meglio dire snobbata, in una società come l’attuale, dove a predominare è una estetica carnale. Già la parola “estetica” è fortemente significativa, perché richiama i sensi.
Dire che l’Arte pittorica di Martina sia intimamente Mistica sembrerebbe una patente di presunzione, quasi una punta d’orgoglio di chi vuole fare dell’Arte un qualcosa di “eccentrico”.
Ma Arte per sua natura è Mistica, altrimenti è pseudo-arte. Se l’Arte non sa cogliere l’Essenza divina è solo alienazione, in una sequenza di immagini che suscitano solo delle emozioni che inventano sempre qualcosa di “valido”, anche troppo, sempre troppo, a critici abituati a farsi catturare (è il loro mestiere!) da giochi di tratti, un impasto di colori messi su tele ignare di essere complici di mani eccessivamente carnali.
L’Arte nobile respinge ogni critica (anche la mia!), perché si impone nella sua misticità.
Purtroppo è fraintesa, per non dire ignorata, per non dire snobbata. Ecco perché ho detto la mia!
Per vedere il video
clicca qui

 

Lascia un Commento

CAPTCHA
*