La Democrazia potrà educare il popolo al Bene Universale?

L’EDITORIALE
di don Giorgio

La Democrazia potrà educare il popolo

al Bene Universale?

E allora la Democrazia non è dare al popolo più potere; il popolo va educato alla Democrazia, e questo magari richiederà anche millenni, supposto che il popolo arriverà finalmente a vivere di senso democratico, avendo innato in sé in quanto massa quell’oscuramento di coscienza del Bene Sommo, per cui a prevalere è sempre o quasi quell’egoismo individualista che si serve del bene comune per i propri fini.
La Democrazia è una realtà superiore al popolo, che difficilmente soggiacerà, essendoci immancabilmente chi (il cosiddetto populista!) che lo sfrutta, diseducandolo ai valori alti della Democrazia.
La Democrazia rimane così vittima della sua stessa Superiorità, in quanto non può cedere ai ricatti del populismo e dei suoi idioti cultori.
Se la Democrazia deve educare il popolo ai grandi valori del Bene Universale, e se il popolo in quanto massa è sempre tentato dal populismo a perseguire un’altra strada, allora spetterà agli spiriti liberi far prendere al popolo la coscienza di ciò che è il Bene Universale, liberandolo dagli intrighi e dalle violenze dei populisti.
Distinguendo il popolo-massa dai singoli cittadini, gli spiriti liberi più che sul popolo bue agiranno sui singoli cittadini, liberandoli dall’anonimato di una massa, in quanto popolo, per renderli coscienti di essere cittadini, ovvero attivamente partecipi del Bene Universale.
E non vorrei dimenticare che il populismo, virus antidemocratico, nasce nel popolo ed è coltivato dal popolo, e che perciò non basta eliminare il populismo e i populisti, se il popolo rimane popolo, ovvero massa anonima di invididualisti ciechi e ottusi.
Il popolo non si lascerà facilmente educare dalla Democrazia, se nessuno o solo pochi spiegheranno che cos’è la Democrazia.
Continuiamo a fare credere che la Democrazia è il potere da dare al popolo, e avremo sempre un popolo che farà della Democrazia una scempio, che lo porterà prima o poi ad essere più che selvaggio.
11 gennaio 2020
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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2 Commenti

  1. lanfranco consonni ha detto:

    DON Giorgio, hai centrato il problema!
    Credo che la miglior lotta contro il populismo, virus mortale per la democrazia, sia il comportamento delle persone impegnate in politica, il loro esempio.
    Se la gente vede in loro persone oneste che perseguono il bene comune possiamo uscirne fuori.
    E’ di questi giorni la forte pubblicità al film sugli ultimi giorni di vita di Bettini Craxi, simbolo di tangentopoli.
    Proprio in quegli anni, a causa della corruzione, la gente inizia a perdere fiduzia nei partiti.
    Berlusconi intuisce la situazione e cavalca questo scontento, pur essendo stato protagonista di corruzione, e inizia l’opera di demolizione dello spirito democratico.
    trent’anni non son bastati ai partiti per recuperare, anzi, la sfiducia è aumentata e il consenso è cresciuto per i nazionalisti o per i movimenti antisistema, fino a chè rimangono tali.
    Unica eccezione il 40% del PD alle europee di qualche anno fa, risultato reso vano dal forte contrattacco mediatico dei partiti di destra e dal fuoco amico di quelli di sinistra.
    La battaglia continua ……….

  2. Come al solito da mettere sul MARQUE PAGE per poterlo rileggere a mio agio.GRZIE DON GIORGIO.

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