Nepotismo, figli di papà… e la carriera è assicurata, anche senza alcun titolo di studio…

Nepotismo, figli di papà… e la carriera è assicurata, anche senza alcun titolo di studio…
In ogni campo, anche artistico, per non parlare poi del mondo politico, basta poco, qualche raccomandazione, e si diventa onorevoli, e altro.
E la competenenza? L’intelletto?

 

1 Commento

  1. Andrea G ha detto:

    Questo è un male che attanaglia anche la Chiesa. Mi tocca personalmente. Come penso che tocchi anche alla stimatissima Martina. In Italia, avere un diploma di Laurea in materie artistiche – che siano Accademie o Conservatori – non vi è molta differenza. Siamo eternamente presi per il culo da questa Chiesa, oggi ancor più che in passato, pur con un innalzamento dell’istruzione media e, soprattutto, una maggiore disponibilità di mezzi moderni di diffusione grazie alla tecnologia. Mancano saggezza e il giusto attribuir valore alle “cose”. Personalmente, dopo gli studi lunghi in conservatorio (quasi 20 anni tra due diplomi in organo, corsi di cembalo, direzione e masterclasses varie) mi sono trovato al secondo titolo di studio (quello accademico magistrale, per intenderci) con tanto di esami di liturgia obbligatori concordati dalla CEI presso i Conservatori. Risultato: agli organisti titolati nessuna possibilità di lasciare curricula presso la Curia o le Diocesi, figuriamoci le assunzioni! All’estero funziona diversamente… E intanto nel nostro Bel Paese, ricco di opere d’arte, monumenti ed edifici (di cui la Chiesa possiede innumerevoli proprietà) siamo allo sfascio culturale, con liturgie banali, organi spesso insuonabili – in alcuni posti manco “gratis” ti vogliono – cori distrutti e fedeli totalmente diseducati al Bello… e intanto la CEI si è fatta bella con questa intromissione scolastica, di fatto prendendoci per i fondelli. Ma quanto dovrà continuare questa situazione bastarda? Lasciamo stare, per modo di dire, lo Stato, ma se anche nella Chiesa è così, che speranze ci sono per portare avanti tutta la Civiltà che abbiamo costruito? Sì, parlo di Civiltà con la maiuscola, la parola cultura non basta, è molto di più, siamo tutti noi.

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