di don Giorgio De Capitani
È già iniziata la campagna elettorale per scegliere la futura amministrazione che governerà il nuovo Comune “La Valletta Brianza” per i primi cinque anni?
Bene, non sarò certo io a fregarmene o ad assistere passivo come faranno tanti cittadini.
Ho lottato per la fusione, ed è mio sacrosanto dovere lottare perché il nuovo Comune non venga affidato a persone incompetenti o, per lo meno, discutibili.
Premetto subito che ho già letto il programma elettorale delle due liste in competizione. Tuttavia, prima di dire ciò che ne penso, vorrei fare alcune considerazioni sulle liste.
Anzitutto. Ambedue le liste – “Impegno per La Valletta Brianza per un futuro migliore” capeggiata da Alessandro Fagnani e “NOI La Valletta” capeggiata da Roberta Trabucchi – si presentano come “liste civiche”. Ormai è di moda nascondere ai cittadini la propria identità politica con l’aggettivo “civico”, così tanto accattivante, accomodante e omologante. Ma chi ci crede? Diciamo che: la lista di Fagnani è tendenzialmente “leghista”, mentre la lista “NOI La Valletta” è te tendenzialmente “di sinistra”.
Ancora. Leggendo i nomi dei reciproci candidati delle due liste, appare subito una notevole differenza nella loro età. Più anziani i candidati della lista di Fagnani, più giovani quelli della lista “NOI La Valletta”.
Ancora. Ci sono quattro donne da una parte e quattro dall’altra, anche se è proprio una donna a guidare la lista di “NOI La Valletta”, Roberta Trabucchi. Tuttavia, quattro donne su dodici siamo al di sotto della metà. Non sono mai stato d’accordo sulle quote rose imposte per legge. Se ci sono donne seriamente impegnate va bene, altrimenti è meglio farne a meno. Tuttavia, possiamo chiederci il motivo per cui le donne non si impegnino nel campo politico. Solo colpa dei maschi che non lasciano loro lo spazio?
Ancora. Le due liste hanno avuto un’origine del tutto differente. Alessandro Fagnani si è messo subito in gioco, di persona: si è auto-proclamato candidato sindaco, senza sapere inizialmente cosa sarebbe successo. La lista se l’è scelta personalmente, senza avere prima un proprio gruppo affiatato. Perciò, possiamo benissimo parlare di “Lista di Fagnani”. Non è successo così per la lista “NOI La Valletta”. C’era un gruppo abbastanza numeroso, composto di quelli di Perego e di Rovagnate, che si trovava settimanalmente a discutere sul programma ecc. ecc, senza avere però un nome ben chiaro in testa di chi candidare come futuro sindaco, che è arrivato in extremis. Perciò, dobbiamo sempre parlare di lista “NOI La Valletta”, perché in realtà è la lista di un gruppo più che di una persona.
Ancora. Se la lista “NOI La Valletta” è composta di diverse persone che hanno avuto una particolare esperienza nelle precedenti amministrazioni (basterebbe pensare alle due ex sindachesse, Paola Panzeri e Marina Galbusera), la lista di Fagnani è “quasi” del tutto composta di gente “inesperta”, anche se Fagnani fa valere la propria precedente esperienza nel campo amministrativo. In ogni caso, non mi si dica che un paese vale l’altro, e perciò non basta una conoscenza tecnica amministrativa generica, occorre anche la conoscenza del posto dove si è chiamati ad agire. È stato il primo errore della Lega: fare liste con componenti extra territorio, per evitare condizionamenti vari da parte di amici e di parenti. Ben presto, però, anche la Lega ha capito che non si poteva amministrare un paese senza conoscerlo nei suoi dettagli, nei diversi campi da quello sociale fino a quello geologico. Sì, c’è qualcuno nella lista di Fagnani che ha fatto parte della ex minoranza di Perego, e c’è anche un componente che aveva già fatto parte della amministrazione di Marco Panzeri. A proposito di quest’ultimo, vorrei ricordare le discussioni che facevamo, quando mi arrabbiavo perché l’amministrazione di Marco Panzeri mi sembrava rallentasse troppo alcuni permessi che chiedevo per lavori in corso della parrocchia di Monte, e lui mi spiegava, convinto di quello che diceva, che “bisogna essere in Comune per capire come funzionano le cose”. E le discussioni riguardavano anche coloro che si mettevano in lista per portare a casa interessi privati. A Monte sapevano quanta rabbia io provassi nel constatare che ogniqualvolta c’erano le elezioni ci fosse sempre qualcuno pronto a farsi valere per far valere i propri interessi. Chiusa parentesi. Per il momento.
Ancora. Sempre restando ai candidati dei due gruppi, è evidente la composizione apparentemente unitaria della lista Fagnani, e la composizione diciamo più complessa ed eterogenea della lista di “NOI La Valletta”. Provenendo, quest’ultima, dalle due ex amministrazioni di Perego e di Rovagnate, credo che non sia stato facile equilibrare la presenza pereghina e la presenza rovagnatese, e anche fare già subito certe scelte, ad esempio dove sarà la sede del nuovo Comune. Tuttavia, non è da sottovalutare il fatto che la candidata sindaco proviene dalla ex amministrazione di Perego.
Ancora. A favore della lista Fagnani gioca l’elemento “novità”, nel senso che potrebbe dare una svolta nuova ai due paesi, anche se ciò riguarderebbe solo l’ex comune di Rovagnate, ormai gestito da quasi vent’anni da una amministrazione di sinistra, iniziata con Fabio Sottocornola, continuata poi per due mandati da Marco Panzeri, e ultimamente, per quasi tre anni, da Marina Galbusera. Non si può dire la stessa cosa per Perego, che, negli ultimi decenni, è stato amministrato a fasi alterne, tra commissari e sindaci dimessi o deceduti. Ciò, come vedremo, potrebbe incidere sulla nuova amministrazione, se dovesse vincere la lista “NOI La Valletta”.
Ancora. Se è vero che, nel 1997, con la lista “Voltiamo pagina” si è iniziato a dare una svolta radicale al paese di Rovagnate, governato per decenni, decenni e decenni da amministrazioni diciamo “bianche”, con tendenze anche clientelari, di parentele varie, ecc, e il cambio è avvenuto (davvero interessante!) ad opera di un gruppo di giovani, è anche vero che, se è giusto dopo decenni cambiare le tendenze politiche delle amministrazioni, non bisogna però cadere nella tentazione di pensare: “È ora di cambiare: finora avete fatto i cavoli vostri, ora tocca a noi fare qualche nostro interesse. Un po’ per uno!”. Purtroppo, è un detto che rivela una mentalità reale e pericolosa. Ci si alterna per il “meglio” e non per scambiarsi il “peggio”!
Ancora. Non possiamo dimenticare che quelli della lista di Fagnani sono stati in gran parte, se non tutti, contrari alla fusione di Perego e di Rovagnate. E questo per me sarà un grave handicap, almeno psicologico, per affrontare, in caso di vittoria, la gestione amministrativa del nuovo Comune.
Ma… per quanto riguarda la lista “NOI La Valletta” il mio discorso non è chiuso. Anzi, come promesso, toglierò qualche velo di troppo. Al prossimo articolo.
(1/continua)
non mi piace fare nomi,mai fatti invita mia,,,posso dire che solamente un paio erano contro la fusione ( che tra l’atro credo sia stata fatta solo ed esclusivamente per non fare sprofondare il comune di perego nel baratro,ma purtroppo quasi nessuno sa quello che la vecchia amministrazione ha fatto alle casse comunali,riducendolo praticamente sul lastrico)…..mi chiedo visto che lei sa tutto o quasi,come mai oggi la lista trabucchi era a 10 m dalle chiese col gazeebo a fare volantinaggio,mentre alla lista fagnani e’ stato detto che non si poteva fare e che dovevano stare almeno a 300 m….questa e’ equita??? vabbe che a rovagnate ci sono i “potenti” che spingono per la lista trabucchi,ma nella vita ci vuole equita’ in tutto….
Della storia del gazebo della lista Trabucchi non so nulla. Comunque, mi interesserò: ciò che è giusto è giusto.
Mah…
da questi brevi cenni, non so, se fossi elettore, se andrei a votare.
Oramai sono giunto alla convinzione che il voto va dato se, e soltanto se, uno ne sia realmente convinto.
Sopratutto mi aspetterei, a parte la qualità delle persone, programmi chiari, diversificati tra le due liste (tra l’altro queste sono le due sole o ce ne sono altre?), e risolutori, congrui con le problematiche locali e, ovviamente realistici.
In assenza di certi presupposti, ripeto, mi asterrei.
A maggior ragione, se poi notassi che i programmi sono sostanzialmente analoghi, allora mi convincerei che prevale l’interesse di lista, quello di farsi eleggere fine a se stesso e, a maggior ragione, manderei tutti al diavolo.
Le liste sono solo due, ma calma!, il bello deve ancora arrivare, per poi esprimere alla fine chi voterò.
come fa a dire che quelli della lista fagnani erano quasi tutti contro la fusione del paese???? ha mai parlato con ,loro??
Dimmi qualche nome della Lista che ha lottato per la fusione? Alcuni magari non sono andati neppure a votare il referendum!
il non avere lottato per la fusione,non vuol certo dire essere contrari…..non mi sembra che tutte le persone che hanno votato si,si siano esposte piu di tanto..anzi la maggior parte non si e’ fatta sentire
Ti avevo chiesto di fare alcuni nomi degli appassionati per la fusione della vostra lista… Per il resto leggi il secondo articolo già pubblicato ieri sera che riguarda la lista “NOI La Valletta”, a cui seguirà un terzo riguardante la vostra lista.