Salvini ancora assente per “impegni istituzionali”. Slitta nel ’19 il processo contro don Giorgio

Ci sarebbero tante cose da dire.
Anzitutto, Matteo Salvini non fa che querelare tutti i suoi detrattori. E così possiamo parlare del “metodo Salvini”, che sta facendo scuola anche localmente.
Le querele sono per lo più delle minacce per far zittire i dissidenti. E pensare che lo stesso Salvini tempo fa aveva sostenuto la libertà di espressione, di opinione, di parola, ecc. ecc.
Nei giorni scorsi, e tuttora, ricevo migliaia e migliaia di insulti d’ogni tipo, ma non querelo nessuno. Ciò fa parte del fatto che, volere o no, pur nel mio piccolo, sono un personaggio pubblico, per cui metto in conto tutto, anche le minacce. Ma Salvini e company vorrebbero essere personaggi pubblici: onorati, venerati e incensati.
E poi c’è un’altra cosa da dire: Salvini aveva più volte espresso di voler snellire la macchina giudiziaria, e lui che fa? Rimanda sine die le Udienze. E non ditemi che ora è impegnato al massimo. Scusate: chi ha querelato, io o lui? E che rimetta la querela!
In ogni caso, anche se venissi condannato di nuovo, non chiuderò la mia bocca e non mi auto-censurerò. Farà ancor più scintille e scatenerò il putiferio.

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