Dov’è finita l’epoca del martirio
degli spiriti liberi?
di don Giorgio De Capitani
Lo sanno tutti che non sono di destra (per me sarebbe la più grave offesa alla mia coscienza di essere umano!), e che non sono leghista (piuttosto mi sparerei alle palle!).
Per la mia schiettezza mi sono beccato diverse querele, e diverse condanne e sto pagando di tasca mia, versando soldi ogni mese per le spese processuali ecc.
Per me la verità non sta da una parte: né a destra né a sinistra né al centro. La verità è verità. Stop!
Ho sempre cercato di dire ciò che penso, senza guardare in faccia a nessuno, e, proprio per questo, ho avuto sempre rogne anche da parte della Chiesa istituzionale. Da più di sei anni sono ancora chiuso qui in casa, emarginato dal clero e dai superiori ecclesiastici.
Non ho mai scritto o detto qualcosa così per il gusto di esprimere la mia opinione. No, ma solo perché è un mio dovere chiarire le cose, contestare il marciò delle istituzioni o qualcosa che non va nei comportamenti delle persone, denudare ipocrisie e inganni.
Nel caso specifico della ragazza appena liberata in Africa, Silvia Romano, ho voluto dire la mia: sul criminale pagamento dei riscatti per i sequestri di persone, sul modo più autentico nel fare il bene verso i più bisognosi (senza etichettarsi in alcun modo, neppure il vestito conta, cavoli), sulle scelte cosiddette radicali, assumendosi tutte le conseguenze più radicali, dei cosiddetti cooperanti o volontari o volontarie, e contestando la facilità con cui la gente comune propone come eroine ragazze per lo meno superficiali e sciocche.
Certo, evitiamo di giudicare una ragazza psichicamente debole, vittima della follia di criminali degni eredi di Hitler, per di più fondamentalisti allo scopo di strumentalizzare una specie di religione, per giustificare i loro crimini.
Non ce l’ho con l’islamismo, ma con le caricature di europei che si convertono per opportunismo o per moda all’islamismo più fondamentalista.
Una volta era la Chiesa cattolica con i suoi Inquisitori a sequestrare i ribelli o i dissidenti, ma era anche l’epoca dei profeti e dei mistici, che, bruciati vivi nel corpo, esalavano il loro spirito di libertà fino a purificare il mondo intero fino ad oggi.
Oggi siamo qui a mettere sugli altari chi tradisce la propria coscienza, chi si vende per salvare la pelle, chi fa il gioco degli stessi criminali, rendendosi anche ridicolo davanti al mondo intero.
Non entro nel merito di certe scelte opportunistiche per salvare la propria pelle (non tutti hanno il coraggio di essere fedeli alla propria coscienza), ma attenzione: questi non sono i veri modelli di cui hanno bisogno i nostri giovani.
I giovani hanno bisogno di testimonianze radicali, e non di ridicole controfigure di un qualcosa che non c’è, o, se c’è, non è altro che il fondo di un vuoto d’essere.
Già i giovani, parlo in genere, sono quelli che sono, e se poi non sono stimolati al Meglio che fine faranno?
Non mi auguro un’altra epoca dei martiri della fede, ma dei martiri di spiriti che si ribellano a qualsiasi castrazione mentale, questo sì.
Ma forse ci meritiamo un’epoca di finti eroi e di finte eroine, di chi va in missione vuoti dentro e tornano ancor più vuoti dentro.
Chiamatela pure conversione!
Io questo lo chiamerei un cambio di vestito, con sotto il nulla.
Silvia su Facebook ieri ha scritto: VI CHIEDO DI NON ARRABBIARVI PER DIFENDERMI, IL PEGGIO PER ME’ E’ PASSATO, GODIAMOCI INSIEME QUESTO MOMENTO, VI ABBRACCIO TUTTI, VIRTUALMENTE, FORTE.
Brava SILVIA. Un abbraccio Giuseppe
C’è chi pensa che Silvia sia attaccata perchè donna. Chi crede per la sua nuova fede ritenuta inferiore al cattolicesimo. Chi … A don Giorgio la mistica è tanto cara, penso non per il numero delle mistiche o dei mistici (c’è tanta fuffa mistica nel cattolicesimo), ma la sua qualità. Silvia la può trovare non solo nel mistico persiano Rumi, ma nella mistica irachena Rabia(-al-Adawiyya).
Silvia ci è apparsa con un sorriso e un saluto: la normalità di chi arriva da o parte per una nuova esperienza. La mistica araba musulmana Rabia un giorno è stata vista correre per le strade di Bassora portando una torcia in una mano e un secchio d’acqua nell’altra. Le fu chiesto cosa stesse facendo. Rispose: “Voglio spegnere i fuochi dell’Inferno e bruciare le ricompense del Paradiso. Bloccano la strada a Dio. Non voglio adorare per paura della punizione o per la promessa di ricompensa, ma semplicemente per l’amore di Dio”.
La risposta della mistica RABIA riassume tutto il programma di vita che tutti dovremmo seguire:GENIALE!!!!!
Don Ciotti: “Silvia Romano è il capro espiatorio di un Paese malato”
14/05/2020 Per il sacerdote fondatore di Libera “gli insulti e la violenza contro questa ragazza dimostrano quanto odio ci sia in giro”. Per la rinascita dell’Italia è necessario “un nuovo umanesimo”. E sul ritorno della mafia commenta: “Qualcuno pensava che l’ecatombe del coronavirus avrebbe suscitato qualche scrupolo morale nei boss?”
PER CHI HA PAZIENZA E VOLONTA’ DI SENTIRE ALTRE VOCI RIMANDO ALL’INTERVISTA A DON CIOTTI DAL SITO DI . CORDIALITA’, GIUSEPPE
Io credo che Silvia non stia affatto bene. Cosa del resto più che comprensibile vista la lunga detenzione in cui ha potuto relazionarsi solo con i suoi sequestratori. Il suo tentativo di rassicurare genitori ed opinione pubblica la dice lunga, secondo me, sulle sue condizioni. Sulla sua conversione non voglio esprimermi essendo una cosa troppo personale, anche se qualche dubbio è più che legittimo. L’aspetto da censurare e il teatrino mediatico del suo sbarco con tanto clamore, ma sono i tempi che stiamo vivendo che sono estremamente esibizionisti, in tutti i sensi…
Un grande arcivescovo di Milano aveva scelto come motto e voluto nel suo stemma “… adversa diligere”. Gli spiriti liberi come Don Giorgio vanno incontro “… adversa diligere”. Dove sono oggi? Ci sono, solo che non fanno più notizia. La dimostrazione è la vicenda di questa ragazza. Tra lodi sperticate e critiche abominevoli ci si appiattisce nella mediocrità del pensiero delle persone perbeniste. “Se foste state voi avreste fatto la stessa scelta”. Qualcuno timidamente ha replicato che ci è stato, ma non ha fatto la stessa scelta (non si è convertito). Guccini cantava in una sua canzone famosa del “perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto”. Si può stare con la ragione con la scelta di questa ragazza. Ma si può stare anche con il torto come denuncia don Giorgio svelando l’ipocrisia che ci sta dietro. In un sermone Meister Eckart disse che “Dio opera maggiormente in un cuore umile, perché è là che trova la maggiore possibilità di operare, trovandovi la maggiore somiglianza con se stesso.” Perdendo quel cuore umile la ragazza pur ritrovando l’affetto dei suoi e temporaneo della folla osannante, ha perso la sua identità cambiando il suo nome da Silvia ad Aishia. Del grande arcivescovo un omosessuale famoso racconta di una sua lettera ricevuta quand’era a Gerusalemme nella quale scriveva: “Caro Alfonso, alla fine del nostro cammino sereno, quel che più conterà sarà solo quanto siamo riusciti ad amare!” Non è questo che gli spiriti liberi insegnano? Nella Bibbia si dice che Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Noi siamo ancora nella somiglianza (nella imperfezione) ma è all’immagine che dobbiamo tendere (la perfezione) che raggiungiamo quando riusciamo ad amare unendo l’umano femminile con l’umano maschile che è in ogni donna e in ogni uomo.
A proposito di spiriti liberi nel 2005 la Chiesa cattolica è stata abbandonata da uno che si può definire spirito libero: Eugen DREWERMANN. Gli è stato chiesto se si sentiva più libero dopo averla lasciata. “Lo sono sempre stato.” Era stufo di spiegare un sistema inumano in modo umano dove si vuole la superstizione, l’alienazione, l’arrendevolezza, la dipendenza. Non è entrato nella chiesa evangelica perchè per lui Gesù non era né cattolico né protestante. Il motivo era che è semplice essere membri di una istituzione, ma diventare cristiani è ben altra cosa.” Come ben altra cosa sarà per questa ragazza diventare islamica come il mistico sufi e poeta persiano Jalal ad-Din Rumi grande studioso del Corano: “Non legare il cuore a nessuna dimora, perché soffrirai quando te la strapperanno via.”
OK.Grazie ,DON GIORGIO,perchè tu dici delle verità che condivido pienemente ma che non avrei potuto esprimere .
Non è frequente (ma qualche volta succede) che io sia d’accordo con quello che scrive don Giorgio, ma questa volta sottoscrivo al 100% ogni sua parola.
Silvia Romano è semplicemente una stupida. Due dei miei più cari (e vecchi) amici sono musulmani da sempre ma hanno un’umanità invidiabile. Sapete cos’hanno detto?
Che Silvia è una donna immatura e che, avendolo mostrato all’età che ha, ha poche speranze di “crescere”.
a me sembra stupido chi da della stupida a una ragazza di 24 anni che ha vissuto l’ultimo anno e mezzo della sua vita in mano a rapitori in un paese in guerra. Prima di dare della stupida, Lei e i suoi amici mussulmani dovreste aver affrontato la stessa esperienza.
Caro Lanfranco, ho usato il termine stupido perché vuol dire di scarsa intelligenza oppure ottusa di mente. A 25 anni una persona è adulta e quindi responsabile di quello che fa. Ebbene Silvia doveva rifiutarsi, ora che era libera, di essere usata come un trofeo con la stessa fermezza che ha usato nel non voler cambiarsi d’abito. Doveva pretendere di rientrare in silenzio e riabbracciare i genitori senza cineprese che la riprendevano.
I nostri governanti dovevano annunciarne la liberazione e non fare il teatrino che hanno fatto: stupidi anche loro senza dubbio.
I miei amici musulmani che sembrano da te citati con velato disprezzo hanno detto anche che il voler affacciarsi alla finestra per apparire alla TV non è una caratteristica del buon musulmano, come del resto non lo è del buon cristiano, del buon buddista ecc…
È invece universalmente apprezzata la modestia e la moderazione in tutte le sue manifestazioni. Solo sui reality queste realtà vengono esaltate, ma Silvia, o Aisha che sia, non era ospite da Maria De Filippi.
Non commento il grande favore che ha fatto agli estremisti Jihadisti e l’offesa fatta ai buoni musulmani che rispettano il prossimo e le nostre leggi come fanno i buoni italiani.