Solo qualche giusto sopravvivrà a testimoniare…

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Solo qualche giusto sopravvivrà a testimoniare…

Ho capito o sto capendo meglio una cosa.
Tutti dicono anche enfaticamente che il Coronavirus ci cambierà la vita o lo stile di vita, ma credo che sono tutte parole buttate al vento: a quel vento che ci ha portato via il senso profondo del nostro vivere umano e sociale.
Sì, ci sono rimaste le parole, e le parole sono l’unica voce di quel vento impazzito.
Siamo anche noi il vento impazzito che parla come voce di una specie di coscienza che sibila, riempiendo il mondo di suoni assordanti.
Siamo interiormente sordi oramai, e prendiamo il silenzio come fosse la voce di un dio.
Siamo afoni, e per noi parla il vento impazzito.
Siamo ciechi di dentro, e vediamo il buio prendendolo per la notte dello spirito (come fosse quello dei mistici).
Tutto tornerà come prima, con l’illusione che sia cambiato qualcosa, solo perché ci crediamo “fortunati” per il fatto che il virus ci ha risparmiati nel corpo.
E se ci ha risparmiati, lo ha fatto per punirci, lasciandoci vivere nella non-vita di questa società in balìa di un vento impazzito, il quale continuerà a sibilare ricoprendo il mondo di suoni striduli.
D’improvviso tutto tacerà, e una immensa valle accoglierà una massa di ossa sparse ovunque dal vento fattosi muto, che andrà a morire oltre la valle dei morti.
Nessuna speranza di rinnovamento? Rassegnati al peggio?
Qualche giusto rimarrà a testimoniare la follia di una società, ridotta a una distesa di ossa che man mano anch’esse si sbricioleranno, facendosi povere di quella terra dalla quale tutti siamo venuti. E la polvere sarà portata via dal vento dello Spirito di Dio.
13 giugno 2020
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