Luoghi di culto – chiese e santuari – alla ricerca di anime spente offrendo reliquie, ovvero resti di cadaveri di beati/santi

Luoghi di culto – chiese e santuari –

alla ricerca di anime spente

offrendo reliquie,

ovvero resti di cadaveri di beati/santi

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5 Commenti

  1. Martina ha detto:

    Terribile questo culto cadaverico. Fa spavento come ci si aggrappa a qualcosa di morto solo per cosa?
    È terrificante davvero! Anziché rivolgersi alla Luce, alla Vita… si aggrappano a cadaveri.
    Lo Spirito è una continua ri-nascita, una continua generazione e sta nella Luce.
    Questo culto è proprio lo specchio di questo mondo di tenebre e di fatti Cristo ha detto chiaramente che il suo Regno non è di questo mondo.

  2. Luigi Egidio ha detto:

    I conservatori e ostensori di reliquie a chi sono paragonabili? Ai mercanti del tempio? E a chi quelli dei rosari, crocifissi, madonne in ceramica …? Ai mercanti della religione, della politica …? Salvini docet? Nel vangelo secondo Giovanni ci sono le ultime parole del Risorto: “Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto” (20,29). Cosa non hanno visto i seguaci giovannei? Il Gesù storico? E cosa hanno creduto? Il Gesù risorto o Cristo? Come si può credere alle reliquie di un ragazzo che abbiamo veduto? Perchè non credere a quello Spirito (del Risorto) che lo ha abitato? Lo Spirito che lo ha abitato non è in chi lo ha amato e in chi, questo sì beato, perchè non la storia ma il credo o la fede ce lo ha testimoniato? Non è questo il cristianesimo e il cattolicesimo dal quale proviene? Non è questa l’essenza e l’essere cristiano? Perchè morire per una fede come i cristiani sotto il dominio imperiale per non piegarsi alla devozione divina all’imperatore? Perchè paradossalmente rispetto alle altre religioni erano ritenuti “atei”? Perchè … lascio a voi porvi altre domande se volete andare in profondità nella vostra fede.

    • simone ha detto:

      Luigi questi sono farisei. Gente attenta alle regole, alle devozioni ma lontanissima dall’incontro con Dio. Mi dispiace ma traspare dall’attenzione ai paramenti, alle regole (idiote) e ai ritualismi inutili. Nella bellissima (si fa per dire) foto di don Biraghi con un bellissimo pivialone ricamato, il rocchetto…quello che ha in mano vale zero. Una ciocca di capelli di un beato. Dobbiamo venerare una ciocca di capelli? A sto punto torniamo al vitello grasso…almeno quello era d’oro.

      Dispiace dirlo ma a fine Agosto sono andato al santuario della madonna del Bosco con mia figlia e i miei genitori. Mia mamma voleva entrare nel santuario per dire una preghiera, accendere un lumino ma era iniziato il rosario e dopo ci sarebbe stata la messa e l’addetto del servizio d’accoglienza ha detto di no (alla faccia della buona accoglienza…probabilmente se avesse chiesto di svaligiare una cassetta delle offerte avrebbe concesso l’ingresso).
      Allora scendiamo per la cappella del miracolo, ci son due scalinate e don Biraghi stesso, dopo che io avevo percorso la scalinata deserta a due scalini dall’arrivo, mi ha rimproverato urlandomi dall’alto, evidenziando che quella era la scala per salire non per scendere. Io ho risposto che era una scala deserta. Fatto sta che son dovuto risalire e riscendere dalla scala che lui aveva deciso (era segnalata da cartelli ma non essendoci nessuno mi sembravano indicazioni del tutto trascurabili) come quella giusta. Non nascondo di averlo mandato platealmente a quel paese.
      Gente così ottusa, chiusa, come la puoi definire se non col termine ‘farisei’?
      Per loro la salvezza viene dal rispetto della legge….probabilmente son rimasti a Mosè e si son persi tutta la parte più bella della storia.

      Un padre spirituale un giorno mise questo cartello all’interno della porta della cappellina di modo che tutti potessero leggerlo uscendo: “Hai veramente incontrato Dio? Oppure hai semplicemente adempiuto le tue devozioni?”

      C’è una piccolissima differenza.
      Farisei, burocrati, impiegati….chiamateli come volete ma questo sono.
      Tutto, tranne persone illuminate dallo Spirito e che guidano all’incontro con Dio. Loro dirigono i riti, come il vigile dirige il traffico. Chiuso.

      ps:niente di personale verso don Biraghi; lui ha il suo carattere e io il mio. Lui vuole il rispetto delle regole e io l’ho mandato a quel paese. La militarizzazione delle chiese in tempo di Covid è un ulteriore segno del declino morale dei pastori. Pensano di poter controllare ogni cosa; forse dovrebbero dimostrare meno presunzione e più fede. (Mia osservazione personale).

      • Luigi Egidio ha detto:

        Simone abito vicino al santuario di Madonna del Bosco. Si regge su una fede più pagana che cristiana. Se entri nella libreria “Buone Notizie” trovi pochi libri che ti aprono ad una fede adulta, quella dei figli di Dio. Il resto tra libri, rosari, crocifissi, madonne in ceramica … ti lasciano in una fede bambina quella degli schiavi di Dio. Non più un Dio Padre, ma un Dio padrone. Il padrone ti offre le sue sicurezze, ma ti toglie la tua libertà come quella di don Giorgio degli spiriti liberi. La libertà dello Spirito è precaria perchè non sai da donde venga e donde vada. La puoi affidare ai custodi dei dogmi. Si prefersice il lavoro fisso a quello precario. Coi custodi scegli più il consenso al senso degli spirito liberi. C’è una frase di Gesù sulla quale occorre meditare a lungo: “La tua fede ti ha salvato”. Non la sua o altre fedi, ma la mia. Ma se la mia fede resta “bambina” e non diviene “adulta” sarò sempre schiavo dei custodi della fede con i loro dogmi. Non sarò mai uno spirito libero. Solo uno spirito libero può vivere in pienezza la sua esistenza dando un senso alla propria esistenza, se no vivrà lo stesso ma sempre legato al consenso per i custodi di tutte le religioni, ideologie, filosofie …

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