Un principino piccolo piccolo ridicolo senza pudore…

Un principino piccolo piccolo ridicolo

senza pudore…

Anche se da un anno e più annunciato, sabato scorso, 10 settembre 2022, il paese di Santa Maria Hoè (Lc) ha potuto assistere al matrimonio del secolo: un matrimonio a dir poco principesco.
So che diversi cittadini si sono scandalizzati nel vedere il loro sindaco, vittima di un ego oramai incontrollabile.
Si sono sentiti offesi!
Io sinceramente non mi sono scandalizzato, sapendo già che il sindaco Efrem Brambilla avrebbe dato il meglio del proprio ego, mostrando davanti a tutti fin dove possa arrivare un pallone gonfiato.
Ma la cosa grave è che si è trattato di un matrimonio celebrato in chiesa, dunque un sacramento religioso è stato dissacrato in modo del tutto osceno.
Che dire d’altro?
Dico solo che quel matrimonio principesco è stato

uno schiaffo alla essenzialità
uno schiaffo al buon senso
uno schiaffo al sacramento
uno schiaffo alla povertà
uno schiaffo ai cittadini.

Siamo ancora nelle emergenze del Covid e di una guerra feroce, siamo in una campagna elettorale a dir poco oscena, e il sindaco sembra fregarsene, vivendo in quel suo “piccolo” mondo protetto da confini d’altri tempi. Per lui tutto gira attorno al suo ego!
Vorrei sapere quanto quel matrimonio è costato in soldi.
Una vergogna.
Una indecenza.
Una ingiustizia che grida vendetta al cospetto di Dio.
Ma l’amore, quello autentico, che cos’è?
Una messinscena del tutto esteriore?
Ma l’amore vero non richiede un certo pudore?
I cittadini di Santa Maria Hoè (Lc) apriranno finalmente gli occhi, preoccupandosi seriamente del futuro del loro paese?
Aspetto il miracolo, anche se l’ottusità mentale è dura da aprire.

2 Commenti

  1. luigi egidio ha detto:

    Dopo aver visto i video e le foto su merate online del principino a S.Maria Hoè e del petit eveque a Verderio ho pensato che tra Chiesa e Stato in Brianza siamo conciati male. C’è una parola che mi piace, ma non piace alla stragrande maggioranza dei brianzoli ed è: etica. Ho sempre privilegiato le virtù ai piaceri subendo la derisione di amici e parenti. Giunto all’età di 73 anni compiuti, non mi pento della scelta perchè ho vissuto le virtù senza divenirne un fanatico e goduto i piaceri senza caderne negli eccessi. Quello che all’inizio era prudenza col tempo è diventata saggezza. Tornando all’etica è quella che manca ai politici italiani salvo eccezioni partendo dal livello nazionale a quello dei paesi. Quella manca agli ecclesiastici è non essere stati capace di trasformare la prudenza in saggezza salvo eccezioni partendo dall’alto della piramide al pretino tuttofare. Trottolino se dalla prudenza fosse passato alla saggezza scusatemi il termine non avrebbe fatto le pirlate che ha fatto. Don Giorgio nella Chiesa è tra i pochi che si salvano e che stimolano a credere in quel Cristo del quale avevo perso le tracce e non solo ma a riscoprire quella mistica che è la sola che può rendere un matrimonio degno di essere celebrato in chiesa con poco sfarzo ma con una spiritualità che ti fa fare l’esperienza dell’eterno nell’evento.

  2. Martina ha detto:

    Più avverti e vedi “carnalità”, amor sui, e più don Giorgio ti
    fai battagliero.
    Sei l’opposto di tutto questo mondo illusorio, menzognero come direbbe la stessa Simone Weil.
    Guardando il video e le foto, ho visto solo tanta illusione e solo un grande ego da sfamare.
    È il mondo di oggi, che si fa in quattro per cercare un briciolo di notorietà.
    Tristi i giornali locali che evidenziano, alimentando, tutto questo.

    Una delle prime volte, in cui faticosamente cercavo di riprendere in mano la matita per dipingere, mi dicesti che tu dovevi diminuire e io crescere. Una frase molto bella del Vangelo.
    Tu don Giorgio sei così, il tuo ego è sempre più fievole.
    Quello che dovremmo fare tutti.

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