La Bestia divoratrice

L’EDITORIALE
di don Giorgio

La Bestia divoratrice

C’è qualcosa di questa attuale società, demente e feroce, da lasciar stupiti per non dire disorientati perfino gli spiriti celesti.
Questa società, non solo apparentemente, non solo in parte, non solo a sprazzi, ma realmente, totalmente e radicalmente è una disgregazione o frantumazione dell’essere umano.
Già dire società è un paradosso che urla nel suo ammasso di egoismi scarnificanti la stessa realtà divina.
Forse sarebbe più corretto parlare di una società a delinquere, se al verbo “delinquere” si desse tutto il suo senso radicalmente etimologico (“venir meno”).
L’uomo è venuto meno al suo essere: si è fatto carne, pronta ad sacrificio sugli altari più osceni per onorare quegli idoli bastardi, insediatisi nei palazzi del potere politici o nei templi di religiosi maledette.
In realtà, non c’è che un unico Male, ed è quello che divora la realtà più interiore dell’essere umano.
In realtà, non c’è che un unico Idolo, immagine di quell’Ego che ha soppiantato il Divino in noi, rendendolo per lo meno del tutto innocuo.
In realtà, il Bene è solo un’energia virtuale, o in fieri, in attesa come una speranza a cui si spezzano in continuazione le ali.
Parlare di una Bestialità sempre vincente sarebbe forse una paradossale negazione di ogni vitalità dell’essere umano. E non basta neppure dire che siamo in una demenziale emergenza.
Da quando, in realtà, esiste questa emergenza? Non ha forse origine da quando l’Onnipotente ha “esternato” quel suo nobile tentativo di fotocopiare in parte la sua stessa Immagine?
Eppure, appena riesco a pensare, riattivo almeno in me qualcosa del Pensiero divino: sento e gusto qualche attimo d’Infinito.
Non mi sento solo carne da macello, non respiro solo acri odori d’incenso, non provo solo amarezza e delusione: in me si risveglia quello spirito dell’essere che mi fa sentire particella divina.
Non è una specie di credenza religiosa.
La società e la religione faranno di tutto per spegnere la particella dello Spirito.
La Bestia tenterà di fagocitarmi nella sua carnalità putrescente.
No! Non ci riusciranno, se squarcerò ogni struttura che vorrà imprigionarmi.
Ma la mia lotta non è per nulla individualista.
Lotto perché la Bestia venga trafitta e uccisa, per dare così ad ogni essere umano la sua libertà interiore.
Non è solo sogno o utopia.
È qualcosa di più reale.
13 ottobre 2018
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