La coerenza di Giorgia Meloni
di don Giorgio De Capitani
Tra le donne in politica credo che Giorgia Meloni sia la più bassa, e nella sua bassezza politica fa mostra di una ineccepibile coerenza.
C’è coerenza di nobiltà, e coerenza di insipienza.
Giorgia Meloni vuole essere coerente, perché non sa andare oltre l’ideologia di una destra ermeticamente chiusa alla Democrazia, come dialettica, che fa a meno del partitismo più bieco, perché vola al di sopra di una destra ottusa e di una sinistra diventata cieca.
Giorgia Meloni è di una imbecillità politica spaventosa, che attira anche consensi tra un popolo analfabeta e corto di memoria.
E lei si crede un’aquila, ma è solo un’oca giuliva che starnazza in un pantano stagnante e puzzolente.
Poveretta!
E mi fa anche pena, quando la vedo, per caso, gesticolare da leader di un partito fascista come teatrante da quattro soldi, o la sento parlare buttando fuori a effetto da insipida parole e parole come una mitraglia che spara bossoli a salve.
Poveretta!
La vedo, e sorrido; la ri-vedo, e rido; la ri-vedo di nuovo, e la derido.
Non riesco a disprezzarla, perché non ha nemmeno qualcosa di concreto particolarmente spregevole.
È solo un’oca giuliva, a cui è rimasto un gracchiare petulante.
Sì, è una donna in politica tra le più basse, e ci vuole poco per superarla. Neppure un gradino, basterebbe solo un millimetro di saggezza, che è la dote di un “intelletto” che non sembra “attivo” tra le donne basse, abituate a starnazzare nel pantano.
Chiaro che (vorrei mettere le mani in avanti per non beccarmi una quarta querela), il mio giudizio è prettamente politico.
Chissà? Sotto le vesti della politica magari si nasconde la donna Donna, ma, se così fosse, perché non lascia la politica, e se torna a casa per riprendersi la saggezza della donna Donna?
Può esserci un dubbio! Una donna Donna non può nascondersi sotto le vesti di una politica di bassa statura (non in senso fisico!).
Queste donne in politica non si castrano nella loro realtà di Donna (mai esistita), ma sono ciò che si vedono, ovvero piccole donne donne che hanno anche la pretesa di mettersi a capo di un partito politico.
Sto leggendo parecchio su Rosa Luxemburg, le sue lettere soprattutto, da cui appare la sua grande umanità e la sua ”intelligenza” politica.
Vladimir Lenin così ha risposto a Paul Levi che voleva aggraziarsi la borghesia, ripubblicando precisamente quegli scritti di Rosa Luxemburg in cui lei era in torto. «Noi risponderemo a ciò citando due righe di un buon vecchio scrittore di favole russo: “le aquile possono saltuariamente volare più in basso delle galline, ma le galline non potranno mai salire alle altitudini delle aquile”».
Giorgia Meloni è un’oca e resterà sempre un’oca che sguazza in un putrido pantano.
Si sta meglio all’opposizione, anche perché chi lavora sbaglia, e la signora non vuole correre rischi. Propaganda, populismo e consensi a buon mercato. Ottima scelta.