Caro candidato, 10 “brutte domande” sulla bellezza

 

Sarebbe scontato premettere che la lettera non sarà per niente capita né da Berlusconi la Bruttezza per eccellenza né da Maroni, poveretto, un misero politicante da due soldi, e neppure (voglio essere onesto) da quasi nessun altro politico, a cui preme solo il consenso popolare, per cui i discorsi sono tutti rivolti alla pancia.
Bellezza, quanto sei ignorata, disprezzata e barattata!

Da Articolo21.org

Caro candidato, 10 “brutte domande” sulla bellezza

Pubblichiamo di seguito le “10 domande” elaborate dal Comitato per la bellezza* e indirizzate ai singoli candidati e agli schieramenti politici coinvolti in questa tornata elettorale, in funzione di una possibile agenda per i Beni culturali e ambientali. “Voi candidati, voi leader dei partiti- si legge alla fine- siete pertanto disposti a condividere questa battaglia politica e culturale di civiltà per la Bellezza come bene di tutti e come diritto sociale nei termini che abbiamo qui esposto?”.

Caro Candidato, Caro Leader, Signor Partito
ecco 10 domande “brutte” Sulla bellezza

Noi del Comitato per la Bellezza, nato nel 1998 sul nome e sul lavoro di Antonio Cederna, vi chiediamo:
1) Può la Bellezza essere uno dei temi centrali, unitamente alla cultura e, in particolare, alla cultura della tutela, della vostra campagna elettorale, uno dei punti-cardine del vostro impegno politico?
2) La Bellezza è anche per voi un bene sociale, un diritto di tutti, uno dei pilastri di una nuova politica per la società italiana, partendo dal patrimonio storico-artistico, dal paesaggio, dai siti archeologici, dai centri storici?
3) La Bellezza è stata sfregiata, mortificata e profondamente intaccata, dalle coste alla montagna, dalla campagna alla città, nel patrimonio storico-artistico-archeologico e in quello di biblioteche, archivi e fondi musicali, a causa della latitanza di una politica per la cultura, a causa dell’imperversare di condoni, di abusi e di inquinamenti d’ogni genere. Siete d’accordo?
4) Concordate sul fatto che il lassismo di Comuni e Regioni verso una edilizia di mercato utilizzata come fonte di entrata corrente per Enti locali vicini al collasso si è trasferita sul paesaggio imbruttendolo, mentre mezza Italia crolla o smotta e che c’è un restauro colossale del territorio e del patrimonio edilizio vecchio e antico da promuovere, anche a fini sociali?
5) Ha senso una diffusione sfrenata di pale eoliche (che richiedono strade e sbancamenti di terreni collinari e montani già fragili anche laddove non c’è vento sufficiente, persino in zone di alto pregio paesaggistico e archeologico), di pannelli solari senza limiti di sorta, spesso su terreni coltivati, oppure la creazione di maxi-impianti fotovoltaici?
6) E per la pianificazione urbanistica e paesaggistica, oggi negletta, siete pronti a riportarla in onore attuando anzitutto il Codice per i Beni culturali e per il Paesaggio, la co-pianificazione Ministero-Regioni, contro un consumo di suolo e un dissesto spaventosi che esigono un piano pluriennale per “rifare l’Italia”, mettendola in sicurezza? Vi impegnate a votare, al più presto, una legge che riduca nel modo più drastico il consumo di suolo?
7) Siete disposti ad appoggiare una autentica “ricostruzione” del Ministero come quello dell’Ambiente e ancor più di quello per i Beni e le Attività Culturali, indebolito, snervato, semidistrutto dalle ultime gestioni, da Bondi a Ornaghi?
8) L’Italia era riuscita negli anni Ottanta e Novanta a recuperare sull’Europa “verde” più avanzata creando una ventina di Parchi Nazionali (da quattro che erano, da decenni) e coprendo con la tutela il 10 per cento del territorio nazionale. Ma da anni ormai i Parchi di ogni livello mancano di fondi persino per la sopravvivenza. Vi impegnate affinché la politica dei parchi venga ripresa e potenziata ad ogni livello?
9) Musica lirica, sinfonica, popolare, dal vivo, tutte le forme di teatro, di spettacolo, di cinema sono forse state degnate in Italia della giusta attenzione dagli ultimi governi? O non vi sono sembrate al contrario condannate alla più stentata e mortificata sopravvivenza, e magari ad una fine prematura? Vi impegnate a finanziarle in modo selettivo ma adeguato premiando le produzioni di qualità, i talenti meritevoli, le compagnie di giovani, le iniziative di ricerca e di riscoperta?
10) Arte, cultura, musica, paesaggio continuano ad essere trattati in due modi sbagliati: a) come materie da privilegiare soltanto a chiacchiere continuando in realtà a speculare sulle aree, sui centri storici, sulle coste e sulle montagne, ecc. b) come “il nostro petrolio”, come “una macchina da soldi”, cioè come una serie di giacimenti da “sfruttare” cavandone profitti laddove essere sono possibili, abbandonando il resto a se stesso. Non credete invece, con noi, che sia giunto il momento di considerarle un tutt’uno inscindibile, un valore strategico “in sé e per sé” (e non per i profitti che può dare), il “motore” reale di tante attività indotte, come il turismo culturale e naturalistico?
Voi candidati, voi leader dei partiti, siete pertanto disposti a condividere questa battaglia politica e culturale di civiltà per la Bellezza come bene di tutti e come diritto sociale nei termini che abbiamo qui esposto? E a verificare con noi periodicamente il vostro reale impegno su questi temi cruciali una volta eletti?

*Il Comitato per la Bellezza
Desideria Pasolini dall’Onda, Vittorio Emiliani, Vezio De Lucia, Paolo Berdini, Pier Luigi Cervellati, Andrea Emiliani, Gaia Pallottino, Bernardo Rossi Doria, Irene Berlingò, Rita Paris, Nino Criscenti, Fernando Ferrigno, Annarita Bartolomei, Gianfranco Amendola, Pino Coscetta, Andrea Costa.

14 gennaio 2013

 

 

9 Commenti

  1. Valdo ha detto:

    Fëdor Dostoevskij “la bellezza salverà il mondo” …se spegniamo le TV

  2. martin ha detto:

    Non so pensare alla Lega Nord ed alla bellezza è come pensare al sindaco di Busto Arsizio e alla Venere di Botticelli. Non c’entra un…. Oppure mi viene in mente una altro sindaco leghista, quello di Seregno che nel suo brillante mandato a cementificato praticamete dovunque ha potuto. Me no male che però c’è la Magistratura e la Guardia di Fiananza e le quote latte. Questo l’articolo sul sito della Stampa On line

    “Inchiesta sulle quote latte, perquisite
    le sedi della Lega a Torino e Milano”

    Dopo le indagini sui rimborsi elettorali e su Finmeccanica, è il turno delle quote latte. Un’altra inchiesta travolge la Lega Nord. Nella notte gli uomini della guardia di Finanza hanno passato al setaccio il quartier generale del Carroccio in Via Bellerio e la sede di Torino.
    Il blitz è scattato su ordine del pm milanese Maurizio Ascione, titolare di un’indagine sulle quote latte partita nei mesi scorsi dopo il crac della cooperativa “La Lombarda”, finita in bancarotta per un “buco” da 80 milioni di euro. La Procura di Milano ipotizza i reati di bancarotta e corruzione. Il sospetto degli inquirenti è che siano state versate tangenti a funzionari pubblici e a politici in cambio di interventi legislativi a favore degli agricoltori come le norme che hanno permesso di ritardare il pagamento sulle quote all’Unione Europea. (Continua…)

    Ecco da una parte c’è la bellezza dall’altra Belsito, Bossi, Borghezio e tutta la compagnia. Chissà chi tra tutti quelli del Sole della Alpi è il Re degli Ignoranti?

  3. Giampaolo ha detto:

    Bellissimo panorama, colori vivi, montagne superbe. E mi fermo qui.

  4. Paolo ha detto:

    Ogni Paese è ricco per le risorse che possiede: in Arabia hanno il petrolio, in Cina il loro boom lo devono alle miniere di carbone a cui pagano un contributo di morte di migliaia minatori all’anno, in Sud Africa pietre preziose e minerali, in Brasile coltivazioni, in Argentina allevamenti di bovini; noi abbiamo paesaggio, arte e cultura da esportare; non abbiamo altro. Non occorre un genio per capire che non sarà l’auto, l’acciaio o la grande industria il futuro di questo Paese.

  5. Giuseppe ha detto:

    Ipotizziamo che i candidati siano disposti a rispondere: d’istinto, l’unica bellezza che la maggior parte di loro prenderà in considerazione sarà associata alla loro immagine, e cominceranno a pensare al sistema o al trucco da utilizzare per renderla il più telegenica possibile. Il motivo è semplice: sono tutti (chi più chi meno) degli inguaribili esibizionisti che spesso hanno una considerazione esagerata della propria persona. Poi, col proseguire delle domande finalmente, forse, si renderanno conto dell’equivoco, ma ormai la frittata sarà stata bella e servita, con relativa figuraccia.
    La cura dell’ambiente, dell’arte, dei tesori che il mondo ci ha donato e di quelli che mani ispirate hanno saputo creare, è uno di quegli argomenti che a parole mette tutti d’accordo, specialmente se si tratta di persone che vorrebbero aspirare a gestire il bene comune e perciò desiderano apparire corrette e disinteressate. Poi, all’atto pratico, quando non si tratta più di racimolare voti e simpatie e si è costretti ad affrontare problemi pratici cercando di conciliarli con le esigenze di bilancio, si dà la priorità ad altro perché ci sarà sempre qualcosa di più importante e la tutela della salute, della cultura e del territorio non sarà quasi mai tra queste. Il mondo esiste da migliaia di secoli e continua, nonostante tutto, ad essere vivibile, che conterà mai qualche anno in più? E questo parlando di politici onesti che non si servono del loro ruolo per arricchirsi e “sistemare” situazioni particolari.
    Abbiamo la fortuna di vivere nel bel paese, un territorio baciato dalla natura, ricco di bellezze paesaggistiche e culla delle arti principali, ma anziché valorizzare tutto ciò, abbiamo lasciato che andasse alla deriva e con l’incuria, la maleducazione e la manipolazione dell’ambiente per scopi personali o settoriali ne abbiamo fatto scempio, distruggendolo a poco a poco fino a renderlo sempre meno accogliente e, in certi casi addirittura uccidendolo. La bellezza è vita, se ci teniamo alla nostra vita e a quella del mondo che ci circonda, non dovremmo mai dimenticarlo.

  6. ROBERTO ha detto:

    La bellezza per i politici non esiste, esistono solamente i dane’.
    Un piccolo esempio, si fa per dire, in provincia di Bergamo si vuole fare un’autostrda che da Bergamo porta a Treviglio. Una strada che dissesta il territorio, non e’ voluta dai cittadini che hanno firmato una petizione contro una strada inutile.
    Sembra che l’interesse intorno a questo progetto non interessa la presa di posizione dei cittadini.

  7. Gianni ha detto:

    Può anche darsi che molti politici italiani sarebbero disposti a condividere questo decalogo a parole, ma poi?
    Il problema della politica è sempre il dopo, il rispetto di quanto promesso.
    Se le risorse di un paese fossero pari alle promesse fatte e non mantenute, l’Italia sarebbe ai primi posti tra i paesi più ricchi, invece…..

  8. maximo ha detto:

    La bellezza salvera’ il mondo…e ‘ la bellezza e’ Cristo(Dostoevskij)

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