Anche due “don” e un “fra” della diocesi milanese firmatari di un allucinante documento in vista del 4 marzo 2018
di don Giorgio De Capitani
Proprio non sapevo che esistesse il Partito della Famiglia, denominato il “Popolo della Famiglia”!
Leggo sulla pagina facebook: “Il Popolo della Famiglia è nato l’11 marzo 2016 dall’esigenza di dare una voce alle migliaia di persone e famiglie scese in piazza in occasione dei Family Day del 20 Giugno 2015 e del 30 Gennaio 2016. Il Movimento Politico Autonomo fondato da Mario Adinolfi, Gianfranco Amato e Nicola di Matteo difende i principi non negoziabili”.
Udite! Udite! Tra i fondatori c’è Mario Adinolfi, sposato, divorziato e risposato! Nulla di male, per amor del cielo! Ma la coerenza dov’è?
Già! La coerenza! Non sembra proprio essere di casa in tantissime altre famiglie (non certo in perfetta linea con il Codice della Chiesa), che si vedono nelle manifestazioni in favore della famiglia cattolica.
Credo che neppure il Padre Eterno riuscirebbe a districarsi tra concubine, figlie di maria sverginate e papponi sempre pronti a sovvenzionare anche opere pie.
Popolo della Famiglia! Quale bestemmia!
Che i cieli aprano le loro cateratte e facciano scendere tanta acqua da ripulire ipocrisie e oscenità di convivenze cattoliche e le bestemmie di preti e di suore che vorrebbero demonizzare ogni respiro umano.
Il documento firmato da preti, frati e suore parla di “deriva”, di “orlo del baratro”, di cattivo “uso di ragione”, oltre che di dissacrazione della dottrina sociale della Chiesa e del bel volto del dio cattolico.
L’Italia cattolica sarebbe sul punto di sfasciarsi, sotto gli occhi sorridenti del demonio!
E tutto per colpa (così sostengono i firmatari) del cosiddetto “divorzio breve”, del “biotestamento”, della “pessima legge Cirinnà sulle unioni omosessuali”.
Questi fantomatici “nuovi diritti” sarebbero “una spinta violenta, ma non irreversibile, contro la vita e contro la famiglia, contro l’uomo e perciò contro di Dio”.
E i fedelissimi ministri della Chiesa fondamentalista temono il peggio: che la prossima legislatura, se sarà sostenuta dai partiti del demonio, possano introdurre il “matrimonio omosessuale egualitario, l’utero in affitto, l’eutanasia e il suicidio assistito, la droga libera». Ecco le vere “sciagure umane”, i “falsi miti di progresso, proposti elettori come simboli di avanzamento e scelte di civiltà”.
Bisogna ribellarsi, dicono questi preti e queste suore! Non guardiamo alle sottigliezze o alla vita privata delle persone: alleiamoci con tutti coloro che ci sostengono nella nostra lotta per salvare Dio, la Patria e la Fede!
Ecco il Popolo della Famiglia, l’unico baluardo all’insorgere della Barbarie!
Ed ecco che, con un loro documento in vista delle prossime elezioni del 4 marzo, questi preti, frati e suore insorgono, escono dalle catacombe dei morti, invocano le maledizioni divine, invitano a votare per il Popolo della Famiglia.
Un partito di maltrainsem? Che importa! Tutti uniti nel lettone berlusconiano, purché le puttanate siano a buon fine!
Le vie della provvidenza sono infinite! La Chiesa ha tanta quasi infinita esperienza nel “battere” tutte le strade, alla ricerca dei più sacri orgasmi: perfino il suo dio se la gode, pensando a quei figli così devoti da non saper più distinguere un “fallo” dal cervello!
Votate, votate, votate il Popolo della Famiglia! Aumenteranno i figli, di tutti e di nessuno, forse neppure di quel Dio che ne se guarda bene dal riconoscere i bastardi!
***
Ho visto che tra i firmatari del documento (più di 100 tra preti e frati e più di 50 suore) ci sono due preti milanesi (don Simone Borioli e don Fabio Giovenzana) e un “religioso” di Monza (Triglione padre Michele).
Non mi sono scandalizzato: già sapevo che i preti milanesi sono divisi su più fronti, e che il fronte più numeroso è quello tendenzialmente leghista (i preti più anziani) e sfacciatamente berlusconiano (i preti più giovani).
Ci sono anche preti di sinistra, ma questi se ne stanno zitti, per paura delle ritorsioni.
Non ho mai visto una diocesi, come quella milanese, così codarda e così succube del proprio orticello da togliermi ogni speranza per un suo possibile risveglio, tanto più che ora papa Bergoglio ci ha fatto il dono di un vescovo, che non è neppure un’ombra di se stesso, perché il suo se stesso è così evanescente che non fa neppure ombra.
E vai, chiesa di Milano, sei sulla buona “strada”!
Fra poco tu sì che ti troverai sull’orlo del baratro, ma neppure ti accorgerai di finirci dentro, tanto sei supponente e fuori di testa.
E voi, don Simone, don Fabio e padre Michele, vi siete esposti, e per questo vi ammiro. Vi faranno un monumento: ecco i futuri martiri sugli spalti per contrastare gli assalti delle forze del male.
Al di là, tra le “forze del male” anch’io vi combatterò, e, oltre a voi, respingerò quella marmaglia di ibridi connubi che gridano vendetta al cospetto di Dio.
Non voterò mai i partiti del Sacro Romano Impero, e tanto meno miscugli di puttane e di puttanieri, sempre pronti a vendere la propria coscienza per un pugno di cenere.
Gli spiriti liberi non dovrebbero votare per nessun partito, ma, finché si è su questa terra, non si potrà beatamente starsene con le mani in mano.
Voterò il minor male, che non è il presunto bene di chi si arroga il diritto di far prevalere i diritti di una chiesa puttaniera.
Per leggere il Documento, clicca
qui
Non ho capito perché uno che non è in regola con la morale della chiesa non possa dire la sua anche con un programma di questo tipo . Forse che Berlinguer (Enrico) era proletario ?
Che c’entra?
A questi della famiglia non glie ne può fregar di meno, è che pensano ancora che questo tipo di argomenti può procurare un sacco di voti, ma l’Italia è cambiata, e loro, poveretti, non se ne sono neanche accorti.
E’ singolare constatare che chi difende la famiglia ( che dicono naturale e voluta da Dio) siano quelli che non c’e’ l’hanno (il più’ delle volte perché’ rifiutata) oppure quelli che ne hanno più’ di una!
Adinolfi sposato, divorziato e risposato, questa non la sapevo.
Ah,ah,ah,ah,ah, troppo forte.
Oltre alla sessualità, che tra sensi di colpa e una malintesa concezione di stimoli e sensazioni del tutto naturali, rappresenta motivo di inciampo e di contraddizione e una sorta scoglio insormontabile per la mentalità dominante nell’apparato del clero e dei loro collaboratori e collaboratrici (sia laiche che consacrate) della chiesa cattolica, dove spesso più si sale nella scala gerarchica e più si va a sbattere contro un muro di pregiudizi ottusi e ostinati che tendono a dare più importanza all’apparenza che alla sostanza, l’altro simbolo con cui ci si riempie la bocca è “la famiglia”. Ovviamente intesa come nucleo tradizionale composto di padre e madre, regolarmente coniugati con matrimonio religioso, e figli. Entità idealizzata, facendo riferimento ad alcuni passi delle sacre scritture, ma di cui queste brave persone, all’atto pratico sanno ben poco.
Eppure la storia della chiesa cattolica non è che una continua smentita e dissacrazione sia della famiglia che della sessualità. A salvarsi, infatti, sono pochi spiriti illuminati, visto che tra papi, cardinali, vescovi, preti, frati e suore è difficile orientarsi nella nutrita schiera di figli naturali, amanti, concubine e concubini, talmente numerosa da fare invidia alle casate regnanti dei secoli scorsi o ai complicati legami di parentela dei romanzi d’appendice o delle telenovele alla Beautiful. Ma, mi chiedo: tutte queste persone coinvolte non avevano anche loro parte di qualche famiglia?
Ed ecco che adesso si sono messi in testa di dar vita al partito della Famiglia… che ipocrisia!
Ci troviamo di fronte a un partito che accumuna delle persone che ritengono il modello di famiglia tradizionale una immagine intangibile, dalla quale la società non può prescindere, sebbene la vita reale sia totalmente diversa. Oltretutto la chiesa cattolica e i suoi rappresentanti ne dovrebbero essere ben consapevoli, anzi, invece di ostentare disprezzo e disgusto, sarebbero tenuti a confrontarcisi, se non altro perché il messaggio di Gesù Cristo è un messaggio d’amore ecumenico, e quindi non esclude nessuno.
Non ci mancava altro che un partito del genere, come se non fossimo già soffocati dalla vasta proliferazione di partiti e partini che pretendono di rappresentare gli umori più disparati della cittadinanza.
Personalmente non so ancora chi voterò alle prossime elezioni, ma so per certo chi non voterò, e non posso escludere che alla fine la mia scelta cadrà su chi ritengo che rappresenti il male minore che non è il presunto bene di chi si arroga il diritto di far prevalere i diritti di una chiesa ipocrita e… “puttaniera”.
Ho letto l’articolo e sinceramente non lo trovo “allucinante”. Certo si può condividere o lo si può contestare ma esprime una idea che come tale è legittima.
Ah, ah, ah, altro scemunito!
condivido.