AH! AH! AH! LA COSA PIÙ OSCENA: LA LEGA DIFENDE LE TRADIZIONI CRISTIANE!
di don Giorgio De Capitani
Ci sono credenti che si ricordano una volta all’anno di avere un rimasuglio di fede, e vi si aggrappano con tutte le loro unghie, non importa se queste unghie, durante l’anno, abbiano ferito i più elementari sentimenti umani. Però a Natale le tradizioni cristiane vanno mantenute, e non importa se sono diventate tanto pagane da non capire più se nella grotta c’è ancora un bambino ebreo, un extra venuto dal cielo.
Il Presepe dovrebbe essere il richiamo di un mondo di Valori che abbiamo perso: se ne capissimo il Richiamo divino non saremmo tanto superficiali e ipocriti da invocarne la difesa, quando la nostra vita è tutta una contraddizione, una palese oscena contraddizione con quel cristianesimo radicale, calpestato dalle ideologie più blasfeme.
Tutti sanno chi è la Lega Nord e chi sono i suoi caporioni (lasciamo perdere per ora il mondo dei leghisti), e allora come possiamo sopportare che interferiscano nel mondo cattolico, quando di cattolico (parola che significa “universale”) hanno perso ogni traccia? Fino a quando la Lega vuole difendere gli interessi dei cittadini, posso anche discutere; fino a quando la Lega ci mette in guardia da una immigrazione selvaggia, posso anche dialogare; ma non accetto una ideologia che a priori è razzista, xenofoba, un partito che maledice la Chiesa quando applica il Vangelo radicale o i preti che parlano di fratellanza universale e difendono la dignità della persona umana, senza distinguere il regolare dal clandestino.
Il Presepe che cosa vuole ancora oggi insegnare? Forse farsi ammirare per le belle statuine o per i spettacolari giochi dell’acqua o per le dolci nenie natalizie? Che cosa in realtà i nostri presepi danno di “buono” (usando un termine caro a Scola) ai ragazzi di oggi? Con tutti i Presepi che vengono allestiti nel mondo, forse che la società è diventata un po’ migliore? Passato il Natale, imballate di nuovo le statuine, la capanna e altro, si torna come prima: anzi, ancor più aggressivi, più egoisti, meno cristiani.
Il Presepe evangelico, essenzialmente, consiste in una stalla, con una mangiatoia, un Bambino divino, e i loro genitori. Nient’altro. Tutto il resto, è venuto dopo, con l’immaginazione popolare. Basterebbe l’Essenziale per scuoterci dentro, e invece il presepe è diventato un oggetto decorativo tra mille altri senza senso, una tradizione da mantenere per farci sentire cattolici “diversi” dal mondo islamico che sembra aggredirci, guarda caso, con le stesse armi che noi cattolici abbiamo usato fino a ieri. Sì, la Lega strumentalizza il presepio per farci sentire “diversi” da coloro che noi giudichiamo “barbari”, quando i veri barbari sono quei caporioni leghisti che si strappano anche l’anima di dosso, pur di riempirsi la pancia.
E poi: c’è stalla e stalla. Quella di Betlemme odorava di Divino, ed era avvolta dal Silenzio profondo dell’Amore universale. Quella leghista puzza di marciume, ed è la dimora di predicatori di odio.
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