«Sono tutti traviati, tutti corrotti; non c’è chi agisca bene, neppure uno». (Salmo 14,3)

L’EDITORIALE
di don Giorgio

«Sono tutti traviati, tutti corrotti;

non c’è chi agisca bene, neppure uno».

(Salmo 14,3)

Nelle intelligenze più lucide di un tempo c’era la coscienza della differenza tra realtà e apparenza, tra verità e inganno.
Oggi sembra che tale coscienza si sia ristretta a neppure dieci giusti.
Più che una massa di imbecilli, impressiona la mancanza dei giusti, ovvero gli spiriti liberi.
Certo, tutti si sentono spiriti liberi, ma a modo loro, anche coloro che sono coperti sotto un mucchio di macerie, frutto del loro superfluo.
La Bibbia dice che sulla terra non esiste neppure un giusto. Scrive il profeta Michea (7,2): «L’uomo pio è scomparso dalla terra, non c’è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno dà la caccia con la rete al fratello».
Così il Salmo 14,3: «Sono tutti traviati, tutti corrotti; non c’è chi agisca bene, neppure uno».
Ma la Chiesa istituzionale è così ingannevole da farci credere che i santi siano migliaia e migliaia, forse milioni.
Quali santi? Coloro che essa canonizza a tutto spiano. Santi per nulla nobili nello spirito. Santi castrati nel loro essere interiore. Santi solo nella forma. Santi funzionali alla stessa carnale struttura ecclesiastica.
La nobiltà dello spirito è un’altra cosa. È Mistica allo stato puro. È vivere la Grazia divina al di fuori di ogni speculazione teologica, fuori da ogni struttura mentale, al di fuori di ogni religione.
Nel “io sono” c’è tutto il Divino. Nel mio spirito allo stato puro c’è tutto lo Spirito nella sua libertà più rivoluzionaria.
“Sono”: questo basta per essere nobile, per essere giusto.
Il resto non conta, o se conta lo è in funzione a “ciò che sono”.
Ma c’è sempre qualcosa in più che disturba il mio essere: è ciò che fa sì che non sono ancora Nobile, Giusto.
Il giusto puro, il nobile puro non esiste sulla terra.
Sì, “tendo” ad essere nobile, ad essere giusto. Ma quanti veramente “tendono”?
La massa è imbecille, solo l’intelletto del singolo illumina il proprio essere, purificandolo in vista della nobiltà o della giustizia nello spirito.
Ma l’intelletto è appannato da carnalità invadenti. L’intelletto puro è nell’essere più puro.
C’è da fare un distacco radicale. Ma quanti sono decisi a farlo?
Non esiste un nobile puro, un giusto puro sulla terra.
La religione ci inganna, la Chiesa istituzionale ci inganna, proponendoci migliaia magari milioni di santi taroccati, solo funzionali alla struttura religiosa di una carnalità spaventosa.
16 gennaio 2021
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

2 Commenti

  1. Carantan ha detto:

    Ho letto con piacere questo editoriale. Trovo che sia una condizione umana meravigliosa. Oggi e domani, non è e non sarà mai stato così facile fare il bene. Arrivare primi in questo senso. Gli ultimi saranno i primi.

  2. MaM ha detto:

    Quanto leggo è ciò che è nella realtà. Ci fanno credere per cui fuori tutto è falso e ingannevole.
    Si ciò che impressiona è sempre più la figura del giusto e quindi anche del saggio che viene a mancare.
    Pullulano i santi ma ci sono molte discrepanze in questo. Chi è stato poi realmente giusto e in linea con il vero Cristianesimo è stato fatto sparire. Ancora oggi succede e non c’è da meravigliarsi se poi viviamo in un mondo puramente di inganni.

    GRAZIE don Giorgio per il Giusto che sei. Per illuminare.

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