Ogni anno mi è difficile dire qualcosa sul Mistero pasquale

Ogni anno mi è difficile

dire qualcosa sul Mistero pasquale

di don Giorgio De Capitani
Sì, ogni anno mi è difficile dire qualcosa sul Mistero pasquale.
Non tanto per evitare di ripetermi, quanto invece per evitare di dire sciocchezze.
E ogni anno ci pensa la Chiesa gerarchica, a iniziare dal papa, a dire sciocchezze.
E la sciocchezza più grossa è questa: annunciare solennemente che Cristo risorgendo ha distrutto definitivamente il regno della morte e ha tolto definitivamente il male.
Dopo duemila anni, e più, la morte c’è ancora, anche atroce, e il male sembra di anno in anno spalancare quasi infinitamente le sue fauci infernali.
Come prova lampante è la guerra in corso, scatenata dalla Russia più bestiale per invadere l’Ucraina: paese indipendente e democratico.
Una guerra che già alcuni storici definiscono come terza guerra mondiale: qualcosa di mostruoso, se pensiamo che sono passati circa ottant’anni dalla guerra scatenata dal diabolico Hitler.
Nessuno più pensava che si sarebbe arrivati ancora a spargere sangue innocente! Non facciamo certi paragoni, per piacere!
La Chiesa istituzionale, un tempo, mentre proclamava la Risurrezione, ammazzava milioni di infedeli, di miscredenti, di dissidenti, di eretici, pensando così di togliere al Cristo risorto ogni possibilità di perdono. Temeva che Dio perdonasse troppo a modo suo.
Infatti, la Chiesa istituzionale ha ridotto la misericordia divina a un rito sacramentario, quello della Confessione individuale per intenderci: strumento usato e abusato dalla Chiesa per deformare le coscienze, una presa per i fondelli del perdono di Dio.
A proposito, vorrei che qualcuno mi spiegasse bene la storia del perdono di Dio, così come l’ha inteso e l’intende tuttora la religione, tra cui la Chiesa cattolica istituzionale, ridotta a religione, tradendo così il puro Cristianesimo..
Mi viene il dubbio che anche in questo caso la religione detti legge al dio in cui essa crede e che impone, il quale dio, essendo un oggetto/idolo/immagine o manufatto della stessa religione, fa ciò che vuole la struttura religiosa. Una specie di burattino, nelle mani di una struttura religiosa idolatra di se stessa.
In ogni caso, pensando a ciò che di più criminale ha commesso la Chiesa, mi chiedo se già allora la violenza perpetrata dalla stessa Chiesa non fosse un “oltraggio a Dio”, come sta dicendo il Papa in questi giorni contro la guerra in atto tra Russia e Ucraina, senza naturalmente distinguere tra criminali e innocenti. Tutti nello stesso calderone, così si rimane neutri, equidistanti, senza ripercussioni da parte del criminale. La Chiesa istituzionale ama fare il Ponzio Pilato, quando le fa comodo, e ama farsi Putin quando vuole eliminare i nemici interni.
Papa Francesco ha detto che la guerra è un “oltraggio a Dio”, come se Dio non fosse purissimo spirito!
“Linguaggio antropomorfico”, mi si dirà. Certo, ma ciò non rivela quanto di Dio la Chiesa abbia ancora un concetto carnale?
Un linguaggio antropomorfico di un mostro istituzionale, nato da un rapporto carnale: tra potere politico e potere ecclesiastico.
Un mostro, quello istituzionale, che sembra sedutosi perennemente sulla cattedra di Pietro, con quella veste bianca che è solo una pagliacciata per salvare la faccia di un capo religioso che regge solo, perché in fondo in fondo tutti o quasi hanno timore a contestarne l’inettitudine carismatica. Timore reverenziale!
E pensare che nel passato ci sono stati Papi a dir poco osceni, tuttavia c’era una maggiore resistenza da parte di spiriti liberi e ribelli, che non temevano di affrontare le istituzioni ecclesiastiche criticandole radicalmente.
Oggi nella Chiesa c’è un vuoto spaventoso!
Vuoto nel vuoto, e così è rimasto solo un grosso animale, senza spirito.
Mi chiedo come mai, anche nelle emergenze, non salti fuori qualche spirito libero che contesti duramente una Chiesa in coma.
Forse è l’apparenza che inganna. In fondo la Chiesa di oggi appare meno truce, ma usa i guanti bianchi per strozzare gli spiriti liberi.
Una Chiesa che, di fronte a una guerra atroce come quella che sta scatenando il criminale macellaio Putin, indiscusso zar di una Russia genuflessa all’onnipotente omicida (una massa di idioti che non si ribellano!), se ne sta immobile sparando slogan innocui, tenendosi ben bene nel mezzo tra chi ha torto marcio e chi ha ragioni da vendere.
Ed è oscena questa Chiesa che gesticola e straparla, senza incidere sulla criminalità di una guerra, che non è un “oltraggio a Dio” (come può esserlo, se Dio è purissimo Spirito?), ma un oltraggio ai diritti di una civiltà che, se è vero che non vuole più guerre, è anche vero che si deve difendere anche con le armi contro i tiranni, sempre pronti a uscire dalla pancia di una imbecillità criminale sempre incinta.
Pasqua di Risurrezione!
E le campane a distesa rompono le corde dello Spirito, imbavagliato da una Chiesa che pensa solo a difendersi, questo sì, dalle voci dispettose o dissonanti, anche con le armi di condanne che vorrebbero uccidere i figli di Dio, tali perché lo Spirito ingravida il ventre, nonostante le minacce di una religione che stupra i bambini, e osanna le vergini.
Pasqua di Risurrezione!
In questi giorni, qui da noi, tra una balla e l’altra, tra minchiate di opinionisti dal cervello fuso, tutti in giro a godersi un po’ di pace, mentre altrove il dio degli ortodossi putiniani e il dio degli ortodossi ucraini si contendono la verità, nel sangue di innocenti che vorrebbero solo giustizia, giustizia, giustizia.
Pasqua di Risurrezione!
Nel profondo silenzio, alieno da ogni carnalità, gli spiriti liberi aspettano che lo Spirito divino spazzi via la stupidità umana e distrugga le armi di ogni potere, che ha sempre una marcia più per far tacere la voce di chi urla giustizia.
E il papa, i vescovi, i preti, le suore, le comunità cristiane, i ministri anche non cattolici, imboscati in confessioni religiose dove tutto è lecito, o dove tutto è proibito, sempre pronti a etichettarsi tra i migliori, vendendosi al principe padrone di turno, o alla moda del momento, preferendo parteggiare per il proibito, sono la contro-testimonianza di quel Dio che non si fa strumentalizzare da nessuno, e di quel Cristo sempre rifiutato “dai suoi”.
Pasqua di Risurrezione!
Quanti avranno il coraggio di denudarla di ogni ipocrisia religiosa e di ogni imbecillità profana?
Forse pochi, ma sotto la croce è stato un centurione pagano a confessare: “Davvero quest’uomo era figlio di Dio!”.
In realtà, anche quel pagano dicendo “era” non era arrivato là dove la Mistica medievale arriverà a dire: “Moriva sì il corpo di Gesù di Nazaret, ma, mentre moriva, il Crocifisso donava il suo Spirito”.
Ma la Mistica dov’è?
E i Mistici dove sono?
Ce ne sono, ma amano isolarsi in eremi comodamente lontani dal mondo carnale.
Se parlate loro di Meister Eckhart o non sanno chi è, oppure lo schivano come se fosse un lebbroso.
Già, i Mistici, veri spiriti liberi, dove sono?
Forse ce ne sono, ma sono ancora così maltrattati, stuprati da una Chiesa bestialmente carnale da rendersi invisibili, anche per un certo timore che la massa/popolo imbecille metta sullo stesso piano stupratori dei bambini e chi osa sfidare la carnalità dello spazio e del tempo per quella mistica unione di due spiriti che già in sé, come testimonianza interiore, provoca, irrita, scardina ogni potere bestialmente carnale.
La Chiesa istituzionale è fuori di sé, di quello Spirito che può compiere miracoli di risurrezione, ma chiede, esige, pretende una disponibilità e una apertura tali da spazzar via ogni ombra di carnalità.
Oggi la Chiesa istituzionale sfida ancora lo Spirito, boicottandone l’agire in libertà.
E lo Spirito attende che arrivi una provvidenziale tempesta che spazzi via ogni ombra di carnalità putrefatta.
Resistere, resistere, resistere: questo è il nostro dovere di credenti mistici che sfidano le minacce di una Chiesa che, come Putin vorrebbe invadere la libertà degli spiriti liberi.
Abbiamo un’arma di difesa che è ancora più potente di ogni ordigno nucleare: l’Energia divina in noi, talmente provocatoria da far saltare il vaticano, e oltre.
Cristo è risorto!
Ed è risorto per primo a Maria di Magdala, la prima mistica cristiana.
Donna e Mistica, Mistica e Donna.
La Donna è Mistica, ogni Donna.
Ogni grembo dell’essere è femminile, perché partorisce la Vita.
Cristo risorto e la Donna: esemplare della Misticità più pura.
La Chiesa non capisce questo Mistero: rende l’essere un grembo sterile di Vita.
Cristo è apparso per primo a Maria di Magdala. Dovrà pur dire qualcosa…

1 Commento

  1. Simone ha detto:

    A mio avviso il triduo pasquale è eccessivo.
    Eccessivo nella mole di parole, di messaggi che si lanciano.
    Sinceramente servirebbe un mese per meditare tutte le omelie del triduo.
    Eccessivo soprattutto se si tratta di ascoltare Delpinetto ripetutamente. In questo caso troppe parole vuote…veramente troppe.
    Don Giorgio auguri di una Santa Pasqua.
    Grazie per tutto quello che ci dona costantemente…

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