«Se dei pezzenti avidi di trar profitto personale si avventano sul bene pubblico…»

L’EDITORIALE
di don Giorgio

«Se dei pezzenti avidi di trar profitto personale

si avventano sul bene pubblico…»

Inizio con una citazione di Platone, uno dei più grandi filosofi greci, vissuto tra il V e il IV sec. a.C. Ben pochi ne conoscono il pensiero, e anche tra questi pochi c’è chi lo conosce a spanne, anzi ne travisa il pensiero.
Soffermiamoci su ciò che il grande filosofo ateniese ha scritto nel “Mito della caverna”.
«Se dei pezzenti avidi di trar profitto personale si avventano sul bene pubblico, con tutte le intenzioni di doverne strappare il proprio tornaconto, non ti sarà possibile avere una Città ben governata, in quanto, essendo il potere oggetto di discordia, una guerra fratricida e intestina prima o poi manderà in rovina i contendenti e con loro tutto il resto dello Stato».
Il sogno di Platone di dare in mano ai filosofi il governo di una città, oggi diremmo che era ed è una folle utopia. Ogni giorno che passa è sotto i nostri occhi la tragica realtà di nazioni in balìa di rozzi e di criminali, eletti e sostenuti da un popolo bue.
Platone parlava di “filosofi”, e non di storici di filosofia, che talora fanno solo danni, quando governano una città, o quando parlano di politica…
Torniamo alle parole di Platone: «Se dei pezzenti avidi di trar profitto personale si avventano sul bene pubblico, con tutte le intenzioni di doverne strappare il proprio tornaconto, non ti sarà possibile avere una Città ben governata…».
Platone li chiama “pezzenti”, e lo sono, ma le apparenze sanno nascondere la realtà, quella realtà che un popolo s-cervellato non capirà mai. Ecco perché il popolo bue voterà sempre dei “pezzenti”. Ed ecco perché toglierei al popolo bue il diritto di votare, fino a che non diventerà maturo al punto tale da capire per chi votare, distinguendo il bene comune dagli affari propri.
Pensate: “pezzenti” che si fanno eleggere, si fanno ammirare, amare, idolatrare.
Ieri, vedendo anche solo per pochi istanti (poi cambio subito canale perché starei male) la solita buffonata di un premier osannato come un idolo, pensavo alle stesse sceneggiate di Berlusconi osannato da folle in delirio. E poi che fine ha fatto il “pezzente dei pezzenti”? Ridotto in polvere in tutta la sua boria…
E mi chiedevo: la storia non insegna proprio nulla? Sempre le solite sceneggiate… Hitler, Mussolini, Berlusconi e ora la pistolina ridicola. Sempre di male in peggio. E arrivo a dire: Hitler era Hitler, Mussolini era Mussolini, Berlusconi era Berlusconi, ma questa scemetta che va in giro a farci deridere è veramente una “tappetta” da quattro soldi.
Sì, la storia non insegna proprio nulla, e pensare che basterebbe tornare anche solo con il pensiero a qualche anno fa, e potremmo apprendere tante cose: ad esempio che chi troppo vuole nulla stringe, chi fa un passo più lungo della gamba poi andrà in fallimento, chi si fa guidare da un cieco andrà nel fosso, chi non usa il cervello sarà sepolto dalla sua stessa stupidità, e così via.
Nel passato sono crollati imperi potenti (assiro, babilonese, egiziano, romano, ecc.) fino ai nostri giorni: è crollato l’impero austro-ungarico, sono crollati Stalin, Hitler, Mussolini, Berlusconi, e questa merda di una Meloni quanto durerà?
Ma come si fa a non vedere la realtà? E la realtà è sotto gli occhi di tutti: i menzogneri, i farabutti, i prepotenti, prima o poi saranno spazzati via.
Questa pistolina, tutta figlia di suo padre, tanto orgogliosa, petulante, quanto ridicola e oscena, che cosa vuole ottenere? Anch’essa cadrà nella merda da dove è venuta.
Certo, oltre la Meloni, c’è una marea di gentaglia da processare e condannare. A destra, a sinistra e al centro. E c’è anche il mondo ecclesiastico, dove non vedo un gerarca con la testa sulle spalle.
Che fare?
Resistere, controbattere, lottare, condannare, contestare, mettersi in gioco, uscire sulle barricate, andare in piazza, far fuoco e fiamme, bruciare, spazzando via tutto il marcio.
“Cieli nuovi terre nuove”: così parlavano i profeti, e l’autore dell’Apocalisse.
Tutto nuovo. Dunque, via tutto l’esistente.
Dobbiamo crederci, e non farci intimorire dai pazzoidi, dagli imbecilli, dai potenti e prepotenti di turno, dai populisti spara-merda.
Crederci nutrendo un grande Pensiero, nobile, giusto. Da risvegliare in tutta la sua forza rivoluzionaria. Dio ci indicherà i mezzi, e non saranno mezzi di perdono, di misericordia, di pazienza, di pace.
16 settembre 2023
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