Salvini mi ha querelato, ma non riuscirà a zittirmi!

saslviniquerela
di don Giorgio De Capitani
Il 14 marzo 2016, ore 9.30, un carabiniere della Stazione di Brivio mi consegnava l’avviso della conclusione delle indagini preliminari «in ordine all’ipotesi di reato p. e p. dagli artt. 81 cpv, 595 co. 3 c.p., perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, offendeva la reputazione di SALVINI Matteo, quale Segretario Nazionale e legale rappresentante di “Lega Nord per l’indipendenza della Padania”, commettendo i seguenti fatti… ».
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Sono sincero: non mi aspettavo che Salvini arrivasse al punto di querelarmi, visto che mai finora un politico l’aveva fatto, nemmeno Berlusconi, tanto più che tempo fa lo stesso Salvini aveva pubblicamente promesso di voler fare piazza putita dei reati di opinione. Altra prova delle molteplici e palesi contraddizioni di un politico che ama ritagliarsi, a proprio uso e consumo, anche ciò che potrebbe sembrare una buona cosa, come, appunto, l’eliminazione dei reati di opinione.
Probabilmente Salvini si è reso conto che anche lui non può fare a meno di difendersi da chi lo attacca, ed è per questo che il leader del Carroccio ricorre ad ogni mezzo, anche per via legale, per far tacere ogni voce dissidente, che altrimenti sarebbe difficile mettere sotto chiave.
Certo, non posso negare di aver scritto che Salvini è “un pezzo di merda” e altre cose simili, ma chi mi conosce sa che, quando la lotta si fa dura e sono in gioco valori Umani, non sono un tipo che mi tiri indietro, ricorrendo anche a un linguaggio volgare (popolare) ma efficace, mutuato tra l’altro dal mondo leghista.
La grande “passione” per gli Ideali è tale che non riesco a moderare i termini, caricandoli però di un significato che va ben oltre il senso letterale delle parole. La “passione” per le nobili cause si fa parola mordente, urtante, di fuoco, come ardente è la mia “passione”. Ed è qui l’ipocrisia di chi subito si scandalizza fermandosi all’aspetto formale, ritenuto politicamente, e nel mio caso anche ecclesiasticamente, poco corretto. Ed è qui la finzione di chi preferisce non vedere il significato sostanziale contenuto nella parola scorretta, ritenendola “offensiva”, e perciò da querelare.
Ecco perché sono contrario alle querele o ai reati di opinione, per il fatto che possono essere una comoda maniera per condannare solo la parola “formale”, e così coprire il senso reale di una voce che intende condannare un sistema corrotto o il comportamento di politici fanatici che, per avere un po’ di consenso popolare, fanno di tutto per accarezzare la pancia, strumentalizzando folle di disperati alla ricerca di un po’ di felicità.
E allora: perché dovrebbe far scandalo una parolaccia, più di un comportamento vergognosamente dis-Umano?
Ed ecco la domanda: chi è don Giorgio da far paura al giovane e rampante Salvini? Se mi ha querelato, vuol dire che teme la mia voce dissidente. Eppure, sono quasi ottantenne, un prete che, dopo aver lottato senza tregua, ora è forzatamente isolato dalla curia milanese, perciò senza più una comunità da cui lanciare messaggi contestatori contro la Chiesa-istituzione e contro il mondo politico italiano.
Probabilmente Salvini mi ritiene ancora “pericoloso”, al contrario di Angelo Scola che ha deciso di ignorarmi. Forse vede meglio Salvini, che sa che gli spiriti liberi non invecchiano con il corpo, e possono colpire nel segno, proprio perché sciolti da ogni struttura vincolante e da ogni cieca ideologia.
In fondo, la querela di Salvini fa più onore alla mia libertà interiore e mi rende ancor più deciso a combattere chi, come Salvini, vorrebbe fare e disfare come gli pare e piace, facendo terra brucia attorno. 
La querela – sia ben chiaro! – non potrà mai a chiudermi la bocca, anche se sarò costretto a eliminare qualche parola di troppo dal mio vocabolario, ma la grande “passione” politica non subirà alcuna flessione.
Lo prometto: sfiancherò “senza se e senza ma” il personaggio politico Salvini fino a metterlo k.o. Salvini mi teme forse per questo, ed è per questo che non temo Salvini.
 avviso quer

 

22 Commenti

  1. Giorgio ha detto:

    L’onestà o meglio la (vigliaccheria) di Salvini la si vede con questi comportamenti. A Lei la mia solidarietà

  2. Dato che le fondamenta dei nostri governi e governanti sono l’opinione del popolo, il primo obiettivo dovrebbe essere di tenere in considerazione questa opinione nel giusto; e se dipendesse da me decidere se dovessimo avere governo e governanti senza stampa o stampa senza un governo, non esiterei un momento a preferire quest’ultimo.
    Thomas Jefferson, Lettera a Edward Carrington, 1787
    Condivido il pensiero totalmente, l’Art. 21 della nostra purtroppo sempre bistratta Costituzione viene sistematicamente presa a calci come nel caso specifico, dove personaggi come Salvini leggono parole ritenendole offensive della propria reputazione senza saper leggere però, nel contesto. Meno male che Salvini al momento non è né governo e nemmeno governante, perché non ha ancora imparato a governare una cosa molto importante. IL PROPRIO CERVELLO.
    un saluto
    Alessandro Vertemati
    23875 OSNAGO

  3. sam ha detto:

    la cosa seccante è che con la vagonata di denari che riuscirà ad ottenere svuotandole il conto in banca magari ci finanzia qualche campagna politica di quelle che lei detesta

  4. gabriele ha detto:

    Don Giorgio,Le esterno, sentitamente, il mio sostegno.

  5. Luigi ha detto:

    Penso di aver capito un po’, se posso permettermelo, la “tua” personalità caro don Giorgio, che ti è costata il trasferimento dalla comunità di Monte all’attuale paese di Dolzago. Il tuo essere ignorato dalla attuale diocesi che si definisce “chiesa di Milano”. Non solo nella persona dell’attuale Arcivescovo, ma anche da parte di altri preti della diocesi. E’ il tuo essere “autorevole” e “libero” che si ispira al Maestro che ti rende insopportabile a loro e non solo a loro, ma a tutti quelli come Salvini ed altri (ho scoperto che hai avuto una denuncia in passato da parte di una giornalista RA) che non reggono questo tuo essere “libero e autorevole”. Sei troppo scomodo per queste persone che si sciacquano la bocca della parola libertà, ma non sanno cosa sia. Non avere paura. La dimostrazione di affetto e solidarietà che ho letto da parte di chi ti conosce e vuole bene ne è una testimonianza.

  6. GIANNI ha detto:

    Mi viene in mente anche la seguente riflessione:
    potrebbe essere rilevante andarsi a leggere interventi di Salvini verso avversari politici.
    Se egli stesso usa analoghi epiteti, o attribuisce determinati fatti, allora potrebbe significare che egli stesso considera lecito in politica un certo linguaggio e l’attribuzione di certi fatti, e quindi considerandoli leciti, o quanto meno consentiti, in certi ambiti, se usati verso avversari, poi non potrebbe considerarli diversamente, se usati nei suoi confronti.
    Insomma, non potrebbe fare tipo due pesi e due misure….
    Fossi un legale incaricato del caso, non escluderei questa linea difensiva.

  7. LANFRANCO CONSONNI ha detto:

    Può darsi che Salvini non voglia tanto difendere il suo onore ma speri di fare cassa in modo facile. Può darsi che non sia la paura che lo muova, ma la certezza di vincere la causa e trovare finanziamenti per se e per il partito.

  8. davide ha detto:

    D.Giorgio tutta la mia solidarieta’

  9. Che pena leggere questa notizia. Salvini è meglio che se ne stia a casa tranquillo o vada allo stadio a vedere il Suo povero Milan e non perda tempo per simili cose.

  10. cinzia ha detto:

    che cosa penosa, che misera realta` il mondo politico italiano, quelli che dovrebbero o vorrebbero governarci. uno che spara a destra e manca senza misura insulti, si sente poi di doversi difendere per essere stato ‘insultato’. piccolo uomo.

  11. Luigi ha detto:

    Per sdrammatizzare un po’ d’ironia. Prima alla guida della Lega c’era il leader fondatore che una volta, se la memoria non m’inganna, s’era definito un “asino”. Peccato non sapesse, per ignoranza sua, che ha offeso non sé stesso, ma l’asino. Nella Bibbia e nel Vangelo è un animale tenuto in grande considerazione. Il novello leader si offende per due parole che si possono ridurre ad una sola che inizia con s. Sappia almeno che a livello naturale quella parola può essere un ottimo concime. Non lo so se lo sia nel suo caso.

  12. Antonio ha detto:

    Che pena i politici che querelano! … e poi: da che pulpito, da che partito (considerandone anche la storia!) arriva la querela! A quanto parte questi soggetti politici si sentono satrapi: guai a toccarli, mentre, se avessero un minimo di senso pratico, dovrebbero sapere che mettersi nel pubblico arengo comporta il subire gli attacchi di chi non la pensa come loro-…: ma non l’hanno ancora capito, i tapini! In ogni modo, W DON GIORGIO!

  13. Luigi ha detto:

    Infierire su un ottantenne è una cosa che mi fa arrabbiare. Denunciare chi mette a nudo gli speculatori dei drammi di popolazioni che scappano dai loro paesi per fame, guerre e altri flagelli è davvero troppo. “Beati voi, quando in tutti i modi sarete insultati, perseguitati e calunniati ingiustamente per causa mia. Siate pieni di gioia, perché sarà per voi la ricompensa nel cielo. Così hanno perseguitato i profeti vissuti prima di voi. Mt 5,11-12. Un altro prete ottantenne scrivendo sul Giornale “Il Ticino” ha parlato di “invasione di campo” della Chiesa italiana ai tempi dei “Pacs” e dei “Dico” citando il commento di una senatrice della maggioranza che esultava per la caduta del governo Prodi del quale faceva parte dicendo: “Dobbiamo ringraziare il Padreterno che ci ha dato una mano”. Cattolica doc che porta il cilicio al posto dei tacchi a spillo. Ha poi citato il commento di un Arcivescovo del Nord che definiva Rosy Bindi posseduta dal demonio. E’ stato denunciato al suo vescovo da due preti zelanti, il quale ci ha riso sopra alla loro denuncia. Don Giorgio è stato meno fortunato. Comunque sia pur conoscendolo da poco attraverso il suo sito che ho trovato per caso, sono solidale con lui.

  14. ANTONIO ha detto:

    io invece voglio querelare salvini perché quando apre bocca offende tutti gli italiani.

  15. Giuseppe ha detto:

    Se è vero come è vero che i nostri tribunali sono oberati di lavoro, l’attività investigativa troppe volte procede a rilento e le cause si trascinano per anni, il motivo va individuato in gran parte nell’alto tasso di litigiosità, che nel nostro bel paese tocca livelli parossistici. Basterebbe fare capolino di tanto in tanto negli uffici giudiziari per rendersene conto. Venendo al caso specifico, non c’è alcun dubbio che don Giorgio abbia spesso criticato, anche pesantemente, l’operato del segretario politico della lega nord chiamandolo, per di più, con appellativi poco lusinghieri e, in qualche caso, anche un po’ grossolani, finendo in tal modo per provocare una reazione, tutto sommato, comprensibile. Resta il fatto però che: o Salvini ha sbagliato mestiere, oppure ha cercato di creare uno scandalo andando a prendere di petto, lui sedicente cattolico, proprio un prete. Oppure entrambe le cose. Personalmente sono propenso a credere che abbia sbagliato mestiere, anche perché non mi pare che, con lui al timone, il suo partito abbia prodotto iniziative di rilievo, anzi , a quanto pare è spesso incappato (giusta abitudine consolidata negli anni) in vicende dai contorni piuttosto “confusi” e in “incidenti” che hanno richiesto l’intervento delle procure della repubblica e di altri organi giudiziari. Oltretutto, il buon Matteo, quando ha intrapreso la carriera politica scegliendo di esporsi in prima persona e diventare un personaggio pubblico, avrebbe dovuto prepararsi ad affrontare anche i rischi che questo comporta. Quando si è in vetrina, è pressoché inevitabile subire delle critiche, magari anche velenose e pittoresche, fa parte del gioco ed è lo scotto che si paga per la smania di esibizionismo. In questi frangenti non c’è spazio per qualsiasi forma di suscettibilità, anche perché lo scontro dialettico non ammette mezzi termini, e non mi risulta che, da parte sua, Salvini si comporti da galantuomo e sia indulgente verso i suoi avversari (reali o presunti che siano) usando nei loro confronti un linguaggio da educanda. Forse sbaglierò, ma penso che un politico che non abbia altre risorse se non ricorrere alla querela, non sia in grado di far valere le proprie i dee e giochi la carta della disperazione, certificando così la propria inettitudine…

  16. zorro ha detto:

    A me dispiace vedere che dicendo la verita uno sia obbligato dalla legge a presentarsi davanti ad un giudice.Per salvini si possono ottenere buoni risultati attraverso la satira per esempio si puo definirlo pedestre e zoccolante privo di ingegno umano etc.Cmq un’ altra medaglia x il Don che giustamente combatte senza risparmiarsi un colpo tanto non sara una condanna da farisei a scalfire il suo operato CIAO

  17. Paolo ha detto:

    Caro don Giorgio, sono pronto a testimoniare che Salvini è un gran pezzo di merda. Quindi lei ha ragione e non ha querelato nessuno, ha solo detto la verità.

  18. GIANNI ha detto:

    Ho sempre pensato che i cosiddetti reati di opinione dovessero essere depenalizzati.
    Peraltro, mi pare ingiustificato e probabilmente incostituzionale non aver depenalizzato la diffamazione, ed invece l’ingiuria sì.
    Tra le strategie che un legale potrebbe seguire, quindi, anche quella di sollevare la questione di incostituzionalità.
    Comunque, se un processo di questo tipo termina con una condanna, si può comunque usufruire dell’eventuale sospensione condizionale, eventualmente sommata a condanna precedente, pure condizionalmente sospesa, purchè il cumulo non superi i due anni e 6 mesi.
    Fermo restando quanto sopra, direi che tra una cosa e l’altra, con ricorsi ecc. è facile che questo illeciti cada in prescrizione, sempre che non venga anche questo nel frattempo depenalizzato, come l’ingiuria.

  19. don ha detto:

    Salvini ha offeso la più alta carica dello stato, il Presidente Mattarella … quindi lui dovrebbe essere querelato! La mia solidarietà a te, don Giorgio, e spero che altri facciano altrettanto

  20. diogene ha detto:

    … ho letto parecchie affermazioni pari alla tua, anche molto più pesanti.
    Cosa intende fare Salvini querelarli tutti?

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