“Tutto sbagliato, tutto da rifare”, direbbe ancora Gino Bartali…

“Tutto sbagliato, tutto da rifare”,

direbbe ancora Gino Bartali…

di don Giorgio De Capitani
Dire anche una sola parola su quanto sta succedendo in politica o, meglio, nel “mondo” della politica, dando alla parola “mondo” il senso giovanneo di qualcosa di tenebroso o di diabolico (nel senso etimologico di “qualcuno” o di “qualcosa che divide”), si riduce spesso all’istinto carnale di mass media da intendere come massa o groviglio di bestialità incontrollabili o, diciamo, controllabili sì ma ai fini di speculazioni economiche o di quel gusto sadico di soddisfazioni paranoiche, alla ricerca di qualche punto di audience, ma destinato a naufragare nella immediatezza o fragilità del tempo.
Se fate caso, i titoli dei giornali cambiano da un momento all’altro, scritti magari dallo stesso giornalista, vittima della fragilità o precarietà del tempo.
Sempre con il mio stile, anche discutibile e per nulla politicamente garbato, di graffiare l’ingraffiabile, procurandomi così noie ed emarginazioni, non potrei mai “misurare” le parole, che talora escono dal caricatore come di una mitraglia impazzita.
E come potrei anche solo accarezzare la prudenza, quando in modo del tutto evidente, sotto gli occhi di tutti anche degli allocchi, mi si offre un indecente spettacolo di imbecillità di politicanti castrati in ogni senso di dignità, pur nascosta (talora ne dubito!) nel fondo più profondo dell’essere umano?
Quando di mezzo vi è la Democrazia che si chiama anche Bene comune, non vi è silenzio che tenga, non vi è prudenza o rassegnazione di nessuna fede religiosa che possa trattenere tutta la mia rabbia di cittadino ferito da osceni atteggiamenti di chi, avendo responsabilità anche istituzionali, dovrebbe invece agire da persona corretta, in vista di ciò che è il vero bene della Nazione e dell’umanità.
Grillini o non grillini, sono da condannare implacabilmente atteggiamenti e scelte politiche di pazzoidi, in preda alla follia criminale.
Si pensa che i criminali siano solo coloro che uccidono fisicamente innocenti, ma sono criminali anche quanti colpiscono a morte la Democrazia o il Bene comune.
E i criminali non sopportano i Giusti, che essi, i criminali, in preda a invidia, gelosia, odio e vendetta, vorrebbero far fuori, isolare, colpire nella loro dignità più sacra.
Non bastano parole di condanna, servirebbero a poco, visto che l’imbecillità è come un muro di gomma.
La strada migliore è quella che parte della coscienza, educando già i piccoli al senso del dovere.
Smettiamola di dare la colpa sempre e unicamente agli adulti, lasciando che i piccoli rimangano come un prezioso oggettino da ammirare e da viziare.
I doveri nascono dall’interno del nostro essere, e già da bambini si è “essere da educare”.
Grillini o non grillini, chi sono i politicanti populisti di oggi, se non in bambini viziati di ieri?
La ruota gira, il circolo vizioso è come una prigione senza uscita.
L’imbecillità è sempre un grembo gravido, e la catena sembra allungarsi all’infinito.
Inutile scandalizzarsi del comportamento idiota dei grillini o non grillini di oggi: occorre rompere la catena che sostituisce il cordone ombelicale, quando si taglia dal grembo materno.
Non dico altro, cadrei nell’atavico vizio di tirare in ballo ogni campo educativo.
Sono già stati scritti libri e libri.
Bisognerà pur partire dall’inizio, e ognuno si faccia un serio esame di coscienza, che parta anche dai giovani, che oggi mi sembrano con il cordone ombelicale ancora legato alla madre della imbecillità.

1 Commento

  1. Patrizia ha detto:

    Caro don Giorgio rispondo anche al suo ultimo video che condivido.
    In fondo Draghi quando ha accettato non credo che ignorasse in quale liquame avrebbe dovuto nuotare, non è possibile che adesso cada dal pero. In questo momento la coerenza e la dignità possono aspettare, c’è da salvare il Paese e non solo, anche l’Europa e di conseguenza anche il Mondo intero.
    Bisogna andare avanti.

Lascia un Commento

CAPTCHA
*