“La piazza del 7 ottobre sarà strapiena. L’Italia sta male, ma il governo si chiude nei resort”

www.huffingtonpost.it
15 Agosto 2023

“La piazza del 7 ottobre sarà strapiena.

L’Italia sta male, ma il governo si chiude nei resort”

di Huffpost Italia
Il segretario Cgil, Maurizio Landini, alla Stampa elenca le priorità per l’autunno. “Lotta all’evasione fiscale, superamento del lavoro povero e della precarietà. Si comincia da qui. Poi ci sono la sanità e l’istruzione. L’esecutivo non può scaricare i problemi sul Cnel, come fa per il salario minimo”
“Se il governo, anziché chiudersi nei resort, ascoltasse quel che dicono le persone che non possono andare in vacanza e quelle che hanno dovuto ridurle capirebbe sin d’ora perché la piazza del 7 ottobre a Roma sarà strapiena”. Il segretario della Cgil rispedisce indietro le accuse di faziosità mossegli dalla premier e la invita a fare i conti con il paese reale, in una intervista alla Stampa. “Le diseguaglianze sono aumentate, salari e pensioni in calo, profitti in crescita, prezzi e tariffe senza controllo, tagli alla sanità e all’istruzione, nulla sulle pensioni, precarietà e povertà che crescono, sino al taglio degli investimenti del Pnrr”. E “il governo vuole stravolgere anche la Costituzione con l’autonomia differenziata, il presidenzialismo e l’attacco all’autonomia della magistratura”.
Sul lavoro e l’azione di governo il segretario della Cgil elenca solo cose negative. “Ha allargato il part time involontario e la precarietà reintroducendo i voucher, liberalizzando i contratti a termine e il subappalto a cascata, tagliando il reddito di cittadinanza e il fondo affitti e non intervento con il sistema bancario sull’aumento dei mutui”.
Per Maurizio Landini è urgente stilare un quadro di priorità:
“La lotta all’evasione fiscale, il superamento del lavoro povero e della precarietà, in modo da dare un futuro a tutti e in particolare ai giovani. Si comincia da qui. Poi ci sono la sanità e l’istruzione. Il governo non può scaricare i problemi sul Cnel. Deve assumersi in prima persona la sua responsabilità attraverso un confronto con i sindacati confederali rappresentativi e le parti sociali. Se no, a che serve avere un ministro del Lavoro?”.
Salario minimo o meno per il segretario Cgil “il governo deve aprire una trattativa vera con il sindacato confederale sul rinnovo di tutti i contratti nazionali scaduti, a partire da quelli pubblici”. E poi “serve una legge che permetta di attuare l’articolo 39 della Costituzione con il diritto dei lavoratori di votare sui contratti che li riguardano”.
Per Landini i nove euro su cui stanno puntando le opposizioni sono “una base di discussione da cui partire. Anche su questo ci saranno le consultazioni e chiederemo un voto ai lavoratori”.
E poi la piazza del 7 ottobre.
“Mi aspetto una grande manifestazione intergenerazionale che apra un processo diffuso di partecipazione attiva, nei luoghi di lavoro e sul territorio. Il momento in cui le persone diventano protagonista del cambiamento, attuando la Costituzione, nell’indisponibilità ad accettare l’attuale livello di ingiustizia sociale. Chiederemo di vivere lavorando dignitosamente, mettendo al centro la questione della pace per fermare questa guerra assurda. Siamo partiti. Dopo le manifestazioni unitarie di maggio, abbiamo fatto due scelte. Una è stata quella di avviare una consultazione straordinaria sui luoghi e territori di lavoro, chiedendo a tutti se sono d’accordo con nostre proposte e se sono disposti a impegnarsi sino alla mobilitazione generale. Secondo, abbiamo organizzato con una partecipazione vastissima del mondo dell’associazionismo, laico e cattolico, la manifestazione di ottobre. Servono il salario minimo e la legge sulla rappresentativa, per cominciare. E sulla precarietà, se non cambiano le leggi sui voucher e il tempo determinato, dobbiamo essere noi a cancellare gli strumenti che bruciano il futuro dei lavoratori. Valuteremo tutti gli strumenti, anche il referendum. Non escludo nulla”.

Lascia un Commento

CAPTCHA
*