In attesa della ribellione delle nuove generazioni

L’EDITORIALE
di don Giorgio

In attesa della ribellione delle nuove generazioni

Stupidotti e ignorantotti, grossolani nello spirito e barbari nel corpo, pervertiti mentalmente e zoticoni tutto fare: figli di una società malata, in stato vegetativo, con i piedi e il cuore nella melma.
Gentaglia putrescente, al limite di decomposizione, senza alcuna speranza di rinascita.
Da affogare!
Sì, sono il risultato di una lega diabolica.
Disprezziamoli, senza pietà.
Neppure Dio userà misericordia per questi figli delle tenebre, quando compariranno, con la loro pancia gonfia di letame, davanti al tribunale della Storia.
Non c’è possibilità di conversione: una marmaglia è marmaglia, e tale resterà fino alla fine dei secoli.
Non mi fanno alcuna pena, seppure se li vedessi rosi dai vermi della loro stupidità senza fine.
Maledetti dai loro figli, quando inizierà una nuova era, e le nuove generazioni pisceranno per vendetta sulle tombe dei loro genitori.
Figli da strappare subito dalle mammelle di carnali procreatori di esseri innocenti, ma innocenti lo saranno per poco, se non saranno subito educati a ribellarsi alle loro matrigne e ai loro patrigni.
Nuovi figli si diventa, ma alla luce di una rinascita divina.
Tutto è possibile, ma lo spirito si genera nello Spirito, e non nella carne putrescente di una mandria di bifolchi incatenati tra loro con la violenza di un regime di giocatori di azzardo, che si godono le loro vittime solo assistendo compiaciuti al loro macello.
Figli maturi si diventa, ma con la potenza di una fede nel Dio Ben Assoluto tale da spostare le mandrie nella desolazione del deserto, e dal deserto arso e bruciante buttarle nella fornace del fuoco eterno.
Bisognerà pur sperare che tutto ciò avvenga, nel minimo tempo possibile, ma non prima che tutta la brace diventi cenere, e che la cenere si disperda in ogni angolo della terra.
Amen!
17 novembre 2018
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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