Avessimo in Italia qualcuno o qualcuna all’opposizione che avesse il coraggio di osare tanto in una protesta tanto spettacolare quanto estrema come quella della ragazza maori!
No, abbiamo mezzecartucce a salve, gente come giuseppe conte vendicativo e perverso, renzi che parla parla da incantare (chi?), calenda che fa il citrullo, bonelli e fratoianni che danno il solito spettacolino mentre la meloncella se la ride, e il solito super mediatico bersani che parla anche bene, dice cose anche giuste, ma…prima, quando era al governo, che fece?
E che dire della Schlein? Sinceramente non ho capito bene dove vuole arrivare! È forse in attesa di raccogliere al tempo propizio i frutti di una ragnatela che ora sta con fatica costruendo per poi incastrare la meloncella?
Forse non abbiamo ancora capito, educati (volere o no) come siamo da una pseudo-pietas cristiana che non ci permette di osare oltre le belle maniere del politicamente corretto, che la “tappetta da quattro soldi”, oscena e ridicola, tutta un inganno, bugiarda negando perfino le evidenze più provate sta prendendo tutti quanti per il culo? Una perfida schiavetta del proprio ego, gonfio come una mongolfiera che volteggia nell’immenso universo della imbecillità senza confini. Ma ha dalla sua parte la sicurezza di essere sostenuta da un popolo bue fino alla follia più imperdonabile. E questo popolo di dementi se ne frega, pensa a tutt’altro, lisciandosi il proprio pelo, riducendosi perfino a una massa di pezzenti che appena promettono loro 100 bonus che neppure gli extra accetterebbero senza borbottare, si mettono in ginocchio in adorazione del loro più grande mecenate.
Diamo il via alla rivoluzione, ribaltando radicalmente un mondo politico, che fa schifo per quanto lo si giri e rigiri: una rivoluzione che vada ben al di là del politicamente corretto, senza rispettare neppure le regole che impongono freni istituzioni.
La vogliamo capire che stiamo pazientando troppo, mentre il mondo sta bruciano?
Partiamo dai nostri paesi, dalla nostra nazione…
Certo, non vorrei dimenticare una chiesa più meretrix che sancta.
Non solo vorrei limitarmi a lanciare strali di pungenti pensieri. Se li lancio è perché qualcuno si muova, più giovane di me, ma anche a ottanta e più anni sarei disposto, magari tenuto in piedi con agopunture, a mettermi davanti a manifestazioni contro il vescovado milanese, o sulle strade verso il parlamento italiano.
Usare anche la forza? Se la intendiamo in senso evangelico, senz’altro sì. Anche Cristo ha usato la violenza verbale di inventive da querela, o una frustra fisica per rovesciare i tavoli dei mercanti, profanatori del tempio di Dio.
L’ha detto san Paolo: “Noi siamo il tempio dello Spirito”. Non dobbiamo perciò profanarlo, e neppure che altri lo possano profanare.
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Nuova Zelanda,
Haka in Parlamento dei Maori contro la modifica
del Trattato con la Corona britannica
In Nuova Zelanda parlamentari Maori hanno intonato la danza e il canto tribale dell’Haka contro una nuova proposta di legge in discussione in Parlamento. Una forma di ribellione verso la mozione che modifica il documento che regola le relazioni tra la popolazione Maori e la corona britannica, il trattato Waitangi firmato nel 1840 da più di 500 capi Maori e la corona britannica di quel tempo.
Nonostante il nuovo disegno di legge sia passato in prima lettura, la seduta ha subìto un’interruzione quando i partiti d’opposizione hanno deciso di unirsi alla danza tribale guidata dalla deputata 22enne Hana-Rawhiti Maipi-Clarke, che ha anche stracciato la copia della proposta in votazione.
I Maori e l’Haka contro la riduzione dell’influenza nativa
La nuova proposta di legge tende a ridurre l’influenza dei Maori, per questo motivo i parlamentari Maori hanno deciso di inscenare la danza di guerra. In base alle notizie riportate dal quotidiano The New Zealand Herald, la giovane parlamentare maori che ha guidato la protesta è stata sanzionata dal presidente della Camera Gerrie Brownlie, il quale ha inoltre criticato fortemente il suo atteggiamento. Invece, secondo quanto riportato dal canale YouTube del The Times and The Sunday Times, il parlamentare laburista e leader maori, Willie Jackson, ha ricevuto l’espulsione dall’aula dopo aver definito “bugiardo” David Seymour, l’ideatore del progetto legislativo.
Non è la prima volta che un parlamentare si esibisce con la danza tribale maori dell’Haka: nel 2023 il politico maori Rawiri Waititi aveva infranto il protocollo istituzionale neozelandese esibendosi prima nel canto e nel ballo e poi al giuramento al re inglese Carlo III.
L’innesco delle manifestazioni e le lettere degli avvocati
Anche alcuni cittadini neozelandesi hanno deciso di impegnarsi contro questa proposta, infatti migliaia di persone stanno reagendo contro il provvedimento con una marcia di 9 giorni: dopo essere partiti dalla punta dell’Isola nord, i manifestanti dovrebbero riuscire a raggiungere il Parlamento martedì 19 novembre. Più di 40 avvocati neozelandesi hanno deciso di inviare una lettera aperta al primo ministro Christopher Luxon e al procuratore Generale Judith Collins, cercando di persuaderli a cambiare idea e quindi a evitare l’approvazione della normativa.
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