L’EDITORIALE
di don Giorgiio
I referendum e… la democrazia
Quando sento dire che i referendum sono un’espressione di democrazia, o di partecipazione diretta del popolo alla politica, mi chiedo quale rapporto in realtà ci sia tra referendum, popolo e democrazia.
Ho l’impressione, o meglio la certezza che i referendum siano la prova più lampante di quanto il popolo sia scollato dalla democrazia.
In teoria tutto è possibile, e tutto può richiamare quella necessità che il popolo partecipi anche direttamente alla vita democratica.
In teoria è un conto, in pratica la realtà è tutt’altra cosa.
La realtà parla di menefreghismo, di una massa s-cervellata e di un mondo politico alla deriva.
Se ci fosse qualcosa di Politica, tutto inizierebbe a cambiare in meglio. Non ci sarebbero quelle manovre ingannevoli di abbindolare una massa, che si chiama ingannevolmente ”popolo” per dare una parvenza di maturità civica.
E che dire poi di quei cafoni e supponenti giornalisti o di pensatori da quattro soldi che si godono lo spettacolo di un popolo ridotto a giocattolo, con cui trastullarsi a piacere?
Forse è il caso di dire che la Politica sia così lontana o assente che più referendum si propongono più scollamento si crei tra il cittadino e lo stato, o, possiamo anche dire, che il cittadino abbia dello stato una concezione così misera da non riuscire a evadere da un vicolo cieco: quello di rincorrersi tra due nullità, manovrate da populisti che vogliono solo la morte della Democrazia.
La Democrazia potrà rivivere, solo a condizione che ci sia la Politica, ovvero quella Nobile Idea di Bene Sommo, da cui proviene poi ogni Idea di Bene comune.
Finché avremo politicanti che screditano il Parlamento, caricando una massa rincoglionita di responsabilità fuori posto, non avremo che una Democrazia frantumata sotto il torchio di demagoghi ammazza-coscienze.
Dunque, non si ricupera la Democrazia partendo dal popolo, ma da una educazione alla Democrazia da parte di grandi Maestri di Politica o di quell’Arte nobile che attinge al proprio essere interiore, in cui è iscritta l’Idea di Bene Assoluto.
Perché il popolo esca dal pantano, occorre che ci siano persone nobili che lo educhino alla Democrazia, e la Democrazia è una emanazione del Bene Sommo.
Credenti o non credenti, non si sfugge a questa tensione che lega lo Stato con l’Idea platoniana di Bene Assoluto.
19/02/2022
Commenti Recenti