Riuscirà la Diocesi milanese a uscire a testa alta da questa insostenibile situazione?

da Rete L’Abuso
LOMBARDIA

MILANO:

il caso di don Mauro Galli

arriva a Quarto Grado

Ieri sera (domenica 18 marzo) a Quarto Grado, il noto programma televisivo condotto da Gianluigi Nuzzi, si è parlato del caso milanese che vede coinvolto don Mauro Galli, l’ex sacerdote di Rozzano accusato di abusi sessuali da un giovane, all’epoca dei fatti 15enne.
Un caso il cui processo è solo alla seconda udienza ma che ha già fatto parlare molto di sé, sia per via di un accordo extragiudiziale avvenuto prima dell’inizio del rito penale dietro al quale vittima e familiari hanno rinunciato a costituirsi parte civile, di fatto stralciando la posizione della diocesi di Milano e della parrocchia di Rozzano, sia per quanto invece emergerebbe dall’atteggiamento tenuto nella vicenda da Mario Delpini, attuale arcivescovo di Milano, un atteggiamento di sicuro poco trasparente e anche poco in linea con i proclami della così detta campagna di tolleranza zero avviata da papa Francesco.

Vedi il servizio

A Quarto Grado

la testimonianza esclusiva del giovane

vittima di abusi

da parte dellʼex sacerdote di Rozzano

“Era un po’ che mi confessavo da lui, sapeva tutto di me, sapeva quello che avevo in mente quando stavo con la mia ragazza, quello che pensavo riguardo agli amici, alla scuola, alla fede”. Inizia così l’intervista rilasciata a Quarto Grado da Marco, il ragazzo vittima di abusi da parte di don Mauro Galli, l’ex sacerdote di Rozzano accusato di violenza sessuale aggravata.
“Non riesco a parlare di quella notte. Non avevo scampo. Non potevo andarmene”, dice il ragazzo che all’epoca dei fatti aveva 15 anni. La vittima ammette di vergognarsi e di essersi sentito in colpa perché pensava di “averlo provocato”. Ma a parlare di quell’incubo è anche la mamma di Marco che racconta quando il figlio le ha confessato le molestie subite: “Dopo due e tre settimane è riuscito a dirmi una parte di quello che è successo quella notte”.
Solo a distanza di tre anni però ha raccontato tutto ciò che ha subito e che lo ha portato a tentare il suicidio. “Non l’ho cercato, ed è questa la ragione per cui sono stato così male e ho tentato di togliermi la vita più volte. Ci ho messo tre anni per accettare tutto quello che era successo”.

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