Pacifismo alla deriva

Pacifismo alla deriva

Basta che senta un pacifista parlare, e subito mi sale il sangue alla testa.
Per i pacifisti, la guerra è un pretesto, solo un pretesto per stendere come panni logori scontate ideologie, con cui si intende far risorgere miti già estinti dal tempo, il quale a sua volta genera nuovi pazzi criminali, contro cui il pacifismo non è che una pagliacciata di ridicoli e inutili buonismi, destinati a finire nel calderone di manifestazioni colorate di ogni tipo di ipocrisie salva coscienze.
Tutto prefabbricato secondo lo schema di una destra falsamente pentita e di una sinistra oggi ancor più borghese dei capitalisti, prima odiati oggi riesumati nelle loro allettanti provocazioni per amore di quell’avere che supera di gran lunga l’”amor sui”, ritenuto il vero male condannato dalla Mistica medievale, perché fonte di ogni perversione umana.
Questi pacifisti forse non sanno, o fingono di non sapere, che la causa della guerra sono anche loro, perché ogni pazzo omicida che esce dal grembo della terra è quel frutto di una società che urla pace e poi oscenamente si mercifica all’ombra di campanili o di torri municipali, gestiti da gente che ama la pace come la propria tasca, dove si nascondono le tresche più luride e fratricide.
19/03/2022
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