Ancora a proposito della polemica Leuci di Lecco e M5Stelle

Ricevo e pubblico

Ciao don, ho appena visto sul tuo sito il pezzo su Leuci e 5 Stelle di qualche giorno fa. Mi permetto d'inviarti, a tale riguardo, un mio personale contributo ed annessi testi originali dei 2 nostri precedenti comunicati di lavoratori sull'episodio indicato (vedi allegati). Il mio contributo è stato già pubblicato su merateonline.
Li ritengo importanti ai fini di una completa informazione.
Ciao e grazie
Germano

1° allegato

COMUNICATO DEI LAVORATORI LEUCI DI LECCO
Con l’atteggiamento di non sudditanza che da sempre ci contraddistingue nei confronti delle varie forze politiche e sociali con cui veniamo, a vario titolo, in contatto ci permettiamo brevemente di commentare quanto successo ieri a Lecco, a margine dell’oceanico comizio elettorale del Movimento 5 Stelle, che ha visto anche la significativa presenza del suo portavoce Beppe Grillo.
Avevamo chiesto in mattinata ad uno dei responsabili locali del Movimento di poter sinteticamente intervenire nel corso della serata per illustrare la nostra precarissima situazione di lavoratori che ci vede “sotto schiaffo” di una chiusura aziendale a brevissima (31 marzo 2013 ). Del resto nessuno ci aveva mai negato anche un pur breve spazio.
Con dispiacere invece, dopo una prima risposta possibilista, ci siamo sentiti negare questa opportunità per motivi sostanzialmente organizzativi e di rispetto delle loro decisioni collegiali interne.
Abbiamo indirizzato quindi , appena prima dell’inizio della serata, ad uno dei responsabili il seguente sms :
“ Visto il vostro no, che comunque rispettiamo, non verremo in piazza. Non vi nascondiamo però che molti lavoratori sono rimasti delusi di quello che a loro appare in sostanza una mancanza di sensibilità, nonostante abbiamo spiegato loro le vostre motivazioni “.
A tutt’oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Aggiungiamo solo, con ulteriore dispiacere, che rientrati a casa, abbiamo visto che il coordinatore locale del Movimento, nel corso di uno spot elettorale televisivo, ci aveva citati come esempio virtuoso di possibile riconversione “verde”.

Lecco, 14 febbraio 2013                                                                                               

I LAVORATORI DELLA LEUCI

2° allegato

VIAGGIO ATTORNO AL MONDO
DEL LAVORO, DELLA POLITICA E DELL’INFORMAZIONE

Per conoscere la realtà bisogna saper “leggere” la favola …..

Metti un Grillo Parlante in scena in una delle nostre città
Metti il mondo del Gatto e la Volpe ( la Politica … politicante) che strumentalmente sfrutta l’occasione
Metti la Citta dei Balocchi ( i Media …. Amplificanti ) che “cavalcano”, enfatizzano e “semplificano”
Ecco il quadro del mondo di Pinocchio !!!!

Ma il mondo del Lavoro che c’entra con questo  ?
Il mondo concreto e spietato di  chi il 31 Marzo rischierà di perdere il posto di lavoro cosa ha a che fare col mondo di Pinocchio ?

Quella che voglio raccontare non è una fiaba, tutt’altro, ma la voglio raccontare come se lo fosse :

Metti una fabbrica lecchese, la mia (come purtroppo tante altre), nei prossimi giorni sotto “schiaffo di chiusura”.
Metti che i lavoratori, nella ricerca dell’ennesima “cassa di risonanza” efficace per coinvolgere l’opinione pubblica, chiedano al Movimento 5 Stelle Locale di poterne parlare brevemente dal palco di un loro comizio elettorale.
Metti che con valutazioni discutibili, ma comunque rispettabili, il  Movimento Locale ti dica di no, che fai ?
Si discute quindi tra i lavoratori su due ipotesi : andare comunque in piazza attrezzati di tutto punto con striscioni e quant’altro per “disturbare” quando arriva il Portavoce del Movimento, richiamando sonoramente la sua attenzione per poter comunque cercare di parlare dal palco oppure, rispettando la scelta del Comitato locale, evitare semplicemente di andare in piazza .
Essendo persone ragionevoli (fino a quando i lavoratori lo saranno ? ) si sceglie la seconda lasciando ovviamente la libera scelta ad ognuno d’andarci o meno. Infatti qualcuno legittimamente ci va, ma tutti si è d’accordo nell’andarci senza striscioni, perché se è comunque legittimo negarci uno spazio di “risonanza”, si ritiene altrettanto sbagliato dare, anche involontariamente, l’idea che la nostra lotta sia “marcata”  5 Stelle.
Questo è un concetto a cui noi lavoratori teniamo moltissimo: mai andare da nessuno “col cappello in mano” chiedendo come favore quello che la nostra preziosissima Costituzione ci garantisce come un diritto:
anzi pensiamo che perorare e promuovere la causa del  lavoro dignitoso per tutti è un preciso dovere di tutta la Collettività e specialmente di chi la rappresenta. In particolar modo quando, a detta di altri, si finisce col rappresentare un modello di non rassegnazione e di azione progettuale e propositiva dal basso che può essere d’esempio ad altre realtà in crisi.
Questo atteggiamento l’abbiamo in  passato sempre applicato con tutte le forze politiche di vario colore che ci hanno contattato  impedendo a chiunque di fare “passerella” più o meno elettorale ma semmai richiamando tutti ad un preciso dovere di passare dalle parole ai fatti.
Lo stesso quindi doveva ovviamente valere anche per 5 Stelle.
Quindi, come chi ci segue sa bene e come usiamo fare in casi analoghi, abbiamo indirizzato ai media una nostra sobria nota di rammarico che, per rendere comprensibile il discorso a chi mi  legge, allego in fondo.
E’ da quel momento che inizia la “favola politico – mediatica” :
Titoloni sui media che “semplificando” attribuiscono a Grillo stesso la scelta di “negarci la possibilità di parlare”, nonostante il nostro testo (vedi  sotto) facesse ben intendere che semmai era stata una scelta locale, peraltro da loro motivata. E poi ricostruzioni perlomeno parziali o, al contrario,  “liberi completamenti di  tesi”, ed anche interpretazioni che ai più sembrano trasudare “visioni speculative”. Anche il bel gesto, da noi riconosciuto pubblicamente, di un attivista di 5 Stelle che, con semplicità e parlare schietto, si scusa coi lavoratori autoassegnandosi una certa dose di  ingenuità e d’inesperienza, viene da alcuni tacciato di sprovvedutezza ed addirittura di insensibilità sociale.
No, non va bene una politica ed una informazione tesa più ad enfatizzare e  trovare “speculativamente” i presunti “passi falsi” degli altri  che ricercare le vere e concrete soluzioni ai tanti enormi problemi che abbiamo davanti e, tra i più importanti, quello dei posti di lavoro sempre più a rischio anche nelle nostre zone e di  certo non solo i nostri.
E’ questo, più di ogni altra cosa, che mi sconcerta nella “fiaba reale” : il voler ricondurre tutto a logiche “partigiane” rischiando così di perdere di vista la priorità dei contenuti reali.
Perché molti, anche tra chi si è affacciato da poco sul mondo della politica, non riescono proprio ad immaginare che ci sia qualcuno che non  ragioni secondo ristrette logiche d’appartenenza  ma di volta in volta, avendo certo una propria base “culturale”, cerchi il meglio per la Collettività mantenendo un’onestà intellettuale che va ben aldilà delle convenienze della propria parte politica o  sociale ?
Così pure il servire, più o meno consciamente, la causa dell’informazione “ad effetto” non rappresenta certo il meglio per una libera e consapevole formazione  delle coscienze.
E’ questa la morale della “favola reale”, visto che dietro ad ogni favola che si rispetti c’è sempre una “morale” ?
Io questo non lo so, perché l’ultima cosa che vorrei fare è quella di essere un “moralista”.
Quello che so invece è che, assieme a molti altri miei compagni di lavoro, vorremmo, per quanto prodotto in termini assolutamente concreti in vari anni di spinta e di lotta, trasformare col concorso di tutti il nostro possente sinergico percorso di riconversione manifatturiera ecocompatibile in una concreta opportunità occupazionale che rappresenti un segnale ed un “modello virtuoso” di rilancio innovativo per  tutto il nostro Territorio.
E questa non è una “favola” ma una concreta opportunità che anche tutte le forze sociali e politiche della nostra Provincia non possono disattendere !

Oggiono, 17 febbraio 2013                                                       

Germano Bosisio, lavoratore e cittadino pensante

  
3° allegato

COMUNICATO  DEI  LAVORATORI  LEUCI DI  LECCO
Gentile sig. Riva Valentino
supponendo che lei non parli certo solo a titolo personale ma in qualche modo anche a nome del Movimento 5 Stelle locale, o perlomeno come co-organizzatore dell’evento di venerdì, volentieri le/vi rivolgiamo la nostra puntuale e doverosa risposta alla sua/vostra pubblica lettera apparsa su di un quotidiano on line locale.
Naturalmente cerchiamo tutti di evitare di essere usati a livello mediatico per costruire castelli interpretativi strumentali riconducibili a logiche che, come lavoratori ed anche come cittadini, non ci appartengono.
Innanzitutto apprezziamo l’atteggiamento chiarificatore e, senza giri di parole, anche l’assunzione di una diretta responsabilità locale di quanto successo.
Anche il riconoscere pubblicamente perlomeno il vostro peccato d’ingenuità non è cosa così frequente  nel quadro della cosiddetta “politica tradizionale”.
Accettiamo quindi di buon grado le vostre scuse e ci rendiamo disponibili ad un incontro, come da voi auspicato, per definire meglio le modalità di un vostro concreto aiuto nei confronti della nostra delicatissima situazione occupazionale, pur in un quadro di rispettivi autonomi ruoli .
Del resto abbiamo da tempo potuto contare sul sostegno concreto di altre forze politiche e sociali, da sempre e non retoricamente, vicine a noi lavoratori nella difesa non solo dei nostri posti di lavoro ma anche di un concreto percorso d’implementazione di un progetto di riconversione manifatturiera innovativa ed ecocompatibile che da anni perseguiamo. Tutto questo nella consapevolezza che ciò possa costituire un concreto segnale di speranza operosa per tutto il nostro Territorio.

Cordiali saluti

Lecco, 16 febbraio 2013                                                         

LA RSU ED I LAVORATORI DELLA LEUCI DI LECCO

PS. Avevamo preparato questo breve comunicato sopra evidenziato ma poi abbiamo visto la risposta ufficiale del Movimento locale.
Ne prendiamo atto rimarcando solo quanto già sopra richiamato :
“Naturalmente cerchiamo tutti di evitare di essere usati a livello mediatico per costruire castelli interpretativi strumentali riconducibili a logiche che, come lavoratori ed anche come cittadini, non ci appartengono”.
Aggiungiamo solo che pur comprendendo il rischio da “sindrome d’accerchiamento” che potreste correre in questi febbrili momenti elettorali, vi invitiamo a ben valutare i vostri interlocutori ed a non correre altrettanti rischi di “prevenzione valutativa”.
E’ per questo che rimaniamo in attesa di una  conferma definitiva riguardo all’ipotizzato ( da parte del sig. Riva) invito alla vostra plenaria di martedì 19 febbraio e relativa ora e luogo.
cordiali saluti

Lecco, 16 febbraio 2013                                                         

LA RSU ED I LAVORATORI DELLA LEUCI DI LECCO

 

 

6 Commenti

  1. Alberto ha detto:

    Grillo dice di darsi da fare, di partecipare alla politica attivamente. Ha ragione, ovviamente. I lavoratori della Leuci, che comprendo bene, vogliono dal M5S spazio per dire la loro e “urlare” la loro rabbia, senza però capire il M5S DEVE ottimizzare ciò che fa in vista delle elezioni, per poter meglio rappresentare anche quei lavoratori.
    I quali si arrogano il diritto di “essere ascoltati” da una forza politica nascente. Che collaborino! che cambino il loro modo di urlare e di lottare. Troppo facile condannare che NON FA CIO’ CHE DESIDERI. Domandati piuttosto tu che altro puoi fare: magari cercare nuove strategie.
    Non solo l’M5S ha fatto bene a non rispondere loro: l’avrebbe potuto fare esclusivamente per strumentalizzarli. L’M5S si è dimostrato movimento serio, i lavoratori della Leuci si sono mostrati doppiamente miopi.

  2. Gianni ha detto:

    Due brevi considerazioni.
    Prima considerazione:
    Il M5S, almeno in una parte dei suoi esponenti, si è dimostrato l’ennesimo partito demagogico, che poi più che ascoltare e lasciar spazio ai cittadini, ne da solo a chi dice lui…

    Seconda considerazione:
    nel commenti di Sandro c’è un riferimento alla vera ragione della crisi.
    Va precisato che il problema, in quanto tale, non è la permanenza o meno nell’eurozona, ma i vincoli che l’appartenza all’euro ha posto, limitando in particolare le decisioni di politica monetaria alla BCE.
    Se venissero tolti questi vincoli, si potrebbe, come già ho cercato di spiegare altre volte, trovare una soluzione della crisi, senza neppure pagare lo scotto di un’inflazione galoppante, ma appunto, come dice quel commento, molti economisti sono stati messi a tacere, perchè non ortodossi rispetto al pensiero imperante della Merkel.

  3. Giuseppe ha detto:

    Spero con tutto il cuore che il M5S non ottenga il risultato elettorale che si prefigge e che i suoi avversari temono. Siamo già in una situazione difficilissima, da cui si può uscire solo con serietà, applicazione e senso del dovere, ma soprattutto con la voglia di costruire e non di distruggere, non facciamo scelte avventurose, se non vogliamo ritrovarci nel baratro.

  4. Paolo ha detto:

    Seguo GRillo da molto tempo; fa molte sparate e ultimamente concordo che ultimamente si sia fatto anche più arrogante; io credo che lui sia una testa di ponte per insinuarsi in quel bunker che i partiti hanno creato per garantirsi una egemonia assoluta; poi fatta la rivoluzione, quello che succederà può prendere varie direzioni, così come nel 94 con tangentopoli la fine della prima repubblica ha portato all’inizio del berlusconismo, ora la fine della seconda cosa porterà non lo so. Quello che è certo che tutti i partiti tradizionali anche IDV e SEL hanno tradito le aspettative, anche loro si sono consociativizzati e hanno banchettato coi partiti tradizionali. Io credo che solo uomini liberi siano in grado di costruire un futuro migliore, ma in Italia non ne vedo tanti; anche nel M5S purtroppo ultimamente vedo che molti si stanno mettendo paraocchi e vanno avanti, la vicenda di FAVIA a me personalmente ha molto scosso; perchè la sua perdita non è da addebitare al non rispetto delle regole, c’è altro dietro: forse era troppo libero per essere accettato in toto. Comunque sia se non cadono prima i lestofanti che ci hanno governato, non ci sarà nulla di buono per noi.

  5. Sandro ha detto:

    Concordo con Osvaldo sul fatto che il M5S, è una conseguenza del disastro di decisioni tecnico politiche azzardate, che ora presentano il conto …

    Colgo l’occasione per sfatare un falso mito, Grillo a parte, quando lo sentii dire usciamo dall’ €, ho pensato come lei e molti altri, ad una sparata …
    Poi qualche mese fa, ho iniziato a documentarmi, trovando con sorpresa, autorevoli opinioni di diversi economisti, come ad esempio il Prof. Alberto Bagnai (non grillino, come da lui stesso precisato, ne tantomeno leghista), il quale in una lunga intervista dello scorso estate, ed in molti altri video, spiega i meccanismi alla base della crisi, ed i motivi per cui prima usciamo dall’ € e meglio è, sfatando molti falsi miti, tra cui quello per cui se uscissimo dall’ € saremmo morti, cito: “quando nel ’92 noi svalutammo del 20%, grossomodo, su base annua – poi bisogna vedere qual è il riferimento, se consideri la svalutazione rispetto al marco, se consideri quella rispetto all’ecu, che era il nostro riferimento del sistema monetario europeo, comunque una forchetta tra il 20 e il 30 – l’inflazione l’anno dopo scese, scese dal 5 al 4%. Quindi chi oggi dice che se svalutassimo del 20% l’inflazione aumenterebbe di 20 punti è un criminale.”
    Se uscissimo dall’ € oggi, realisticamente, svaluteremmo di un 20% 30%circa, per cui sarebbe una manovra delicata, da gestire attentamente, ma non sarebbe il bagno di sangue che ci hanno prospettato Qui c’è l’intervista completa:
    http://www.byoblu.com/post/2012/07/06/Alberto-Bagnai-ce-lo-chiede-lEuropa!.aspx
    Il professore Ribadisce spesso, che tutto quello che lui dice, è arcinoto da almeno vent’anni, nella letteratura scientifica e da ben oltre nella teoria economica, ma che è stato palesemente ignorato da tutti i politici, soprattutto europei, ed opportunamente nascosto all’opinione pubblica europea, non che italiana …

  6. Osvaldo ha detto:

    Da quello che ho capito io sul Grillismo è che c’è tanto populismo e demagogia,se fa un comizio con artigiani e piccoli imprenditori dice occorre abolire i sindacati,se fa un comizio con i disoccupati parla di salario minimo o di referendum sull’euro,senza dire alla gente che uscendo dall’euro poi andremo a fare la spesa con le sporte di banconote.
    È facile svincolare il confronto televisivo,fare tante chiacchiere poi una volta eletti,(vedi Parma),ci si deve organizzare per governare,dove poi è dura trasformare le chiacchiere in fatti concreti.
    Una cosa comunque è certa,se c’è questo movimento lo dobbiamo attribuire ad una politica asente,menefreghista e opportunista che ha sempre pensato ai propri privilegi e agli amici degli amici quando poi in Italia con il cambio lira/euro il cono gelato da mille è diventato da 1,30euro,cioè 3000 lire mentre lo stipendio da un milione e mezzo è rimasto 800 euro.
    Contenta la politica che con il raddoppio dei prezzi sono entrati più soldi dall’iva.
    Contenti gli esercenti,artigiani,che hanno raddoppiato i prezzi.
    Smarriti i pensionati,i lavoratori dipendenti,i quali si sono dovuti adeguare a questa nuova moneta dove i prezzi lì hanno trovati in euro con gli stipendi in lire.
    La politica ha delle colpe ed anche gravi,quindi giustifico l’adesione all’antipolitica,ma anche il popolo ha delle colpe,la colpa di non informarsi,poi non meravigliamoci delle code alle poste per ritirare l’imu,perchè Berlusconi ha mandato una lettera di rimborso!.
    Credo che chiunque vincerà queste elezioni i veri rimborsi lì avranno i partiti,cioè quelli elettorali!
    Mentre i veri problemi come il lavoro,non si risolveranno dall’oggi al domani come l’edilizia scolastica,ospedaliera,carceraria,con anche problemi organizzativi,classi pollaio,tagli sanità,carceri sovraffollate,ecc.
    Qua occorre un miracolo!

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